La transizione energetica è stato uno dei temi tratti al Forum Ambrosetti di Cernobbio. Durante la presentazione dello studio “European Governance of the Energy Transition“, il CEO di Enel Francesco Starace ha evidenziato che occorrono circa 3.600 miliardi di euro per il piano Fit for 55 proposto dalla Commissione europea. Valerio De Molli, CEO di The European House – Ambrosetti, ha invece sottolineato che, in base ai ritmi attuali, l’obiettivo verrà raggiunto solo nel 2051.
Emissioni CO2: impossibile -55% entro il 2030
In base al Green Deal europeo, la neutralità climatica dovrà essere conseguita entro il 2050. Questo obiettivo potrà essere raggiunto solo se ci sarà una considerevole diminuzione delle emissione di CO2. La Commissione europea aveva proposto una serie di misure per ottenere una riduzione dei gas serra del 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990. Lo scorso mese di luglio, la percentuale è stata portata al 55%, da cui il nome “Fit for 55”.
Lo studio evidenzia che gli investimenti nei settori coinvolti nella transizione energetica avrebbero un impatto sul PIL europeo di circa 8.000 miliardi di euro (400 miliardi di euro in Italia). Sono tuttavia necessari investimenti per circa 3.600 miliardi di euro (190 miliardi di euro in Italia). Sarà quindi importante sfruttare adeguatamente il 30% della somma prevista dal PNRR per la “rivoluzione verde”.
Lo studio rivela però che, in base ai ritmi attuali, l’obiettivo del Fit for 55 verrà raggiunto solo nel 2051, mentre gli obiettivi per l’energia rinnovabile (40%) e l’efficienza energetica (36%) verranno raggiunti solo nel 2043 e 2053, rispettivamente. In Italia non è stato ancora aggiornato il PNIEC (Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima), ma si prevedono ritardi ancora maggiori.
Enel ha fornito diverse soluzioni per velocizzare la transizione energetica, tra cui la semplificazione delle procedure di autorizzazione per gli impianti a fonte rinnovabile, la promozione di interventi di efficienza energetica, la creazione di un meccanismo di interazione omogeneo e standardizzato tra le autorità locali, distributori di elettricità e gestori dei punti di ricarica per favorire lo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica.