Durante la sua testimonianza in tribunale, Phil Schiller ha confermato alla giudice Yvonne Gonzalez Rogers che era contrario all’introduzione di una nuova commissione per i pagamenti effettuati all’esterno di App Store. La dichiarazione potrebbe rappresentare un punto a favore di Epic Games nel secondo atto dello scontro con Apple iniziato oltre quattro anni fa.
Phil Schiller contro Tim Cook
Il primo round era terminato con la vittoria di Apple. L’azienda di Cupertino non è stata considerata monopolista, ma doveva eliminare la cosiddetta clausola anti-steering, ovvero consentire agli sviluppatori di aggiungere link o pulsanti che portano ad un sito esterno dove gli utenti possono completare l’acquisto.
Apple ha rispettato l’ordine della giudice Yvonne Gonzalez Rogers in un modo “originale”. Gli sviluppatori possono indicare l’esistenza di metodi di pagamento alternativi, ma devono versare una commissione del 27%. Epic Games ha quindi presentato una nuova denuncia per il mancato rispetto dell’ingiunzione e ora è in corso il secondo processo.
Durante la sua testimonianza, Phil Schiller ha dichiarato che non voleva introdurre la commissione del 27% per i pagamenti effettuati all’esterno dello store (a differenza del CEO Tim Cook e dell’ex CFO Luca Maestri) per due motivi. Il primo era relativo alla modalità di raccolta della commissione. Nel caso dei pagamenti in-app con il sistema proprietario, Apple incassa l’intera somma, trattiene la sua percentuale e gira il resto agli sviluppatori.
Con i pagamenti esterni avviene il contrario: gli sviluppatori devono versare la commissione ad Apple. Potrebbero quindi rifiutarsi di pagare e ciò innescherebbe uno scontro tra le parti. Schiller ha inoltre evidenziato che l’introduzione della commissione del 27% rappresenta un rischio di conformità, ovvero il mancato rispetto dell’ordine della giudice.
Dai documenti mostrati in tribunale è emerso che Apple ha studiato un design specifico per i link in modo da limitare il numero di app con metodo di pagamento esterno. Le prove dimostrano inoltre che Tim Cook ha chiesto di aggiungere “scary screen” per avvisare gli utenti del pericolo per sicurezza e privacy.