ExoMars, il robot che farà parlare Marte

ExoMars, il robot che farà parlare Marte

L'Agenzia Spaziale Europea ha presentato il proprio automa che partirà nel 2011 e perlustrerà in piena autonomia il Pianeta Rosso. L'obiettivo? Cercare tracce di vita extraterrestre. I dettagli
L'Agenzia Spaziale Europea ha presentato il proprio automa che partirà nel 2011 e perlustrerà in piena autonomia il Pianeta Rosso. L'obiettivo? Cercare tracce di vita extraterrestre. I dettagli

Roma – Il robot europeo che esplorerà il pianeta rosso si chiama ExoMars e partirà nel 2011 per eseguire rilevamenti biochimici e geologici sulla superficie marziana. Concettualmente simile al Mars Rover della NASA , ExoMars verrà interamente sviluppato dagli scienziati di ESA , l’agenzia spaziale europea.

Il robot, compatto ed equipaggiato di ruote resistenti, sarà il protagonista di quella che viene considerata la prima missione puramente esobiologica , ovvero pensata per “andare a caccia” di vita extraterrestre. In realtà nella pagina dedicata alla missione appare chiaro come il lavoro di Exomars potrà rivelarsi determinante soprattutto in vista di una futura colonizzazione del pianeta.

ExoMars potrà essere comandato da Terra, ma gode di numerose funzioni d’intelligenza artificiale: secondo gli scienziati europei, il robot è capace di muoversi in maniera autonoma e condurre i propri esperimenti senza bisogno di interventi umani . “Si guiderà da solo e riuscirà ad identificare gli obiettivi della propria missione a seconda della situazione e degli ordini precedentemente ricevuti”, ha detto Bob Chesson, responsabile del programma d’esplorazione spaziale di ESA.

Il roboexplorer europeo Grazie ad una serie di sensori ottici polifunzionali, ExoMars potrà “tastare” le condizioni ambientali ed atmosferiche circostanti ed adattare i propri movimenti in base al luogo in cui si trova. Durante l’esplorazione di Marte, ExoMars userà una telecamera a 360 gradi per ricostruire con estrema precisione un modello geografico tridimensionale del pianeta rosso.

La missione del 2011 sarà il primo tentativo di ESA nell’esplorazione della superficie di un altro pianeta. L’unico precedente nella storia dell’esplorazione spaziale europea è il lancio della sonda Huygens all’interno della tumultuosa atmosfera di Titano, grande ed affascinante satellite di Saturno. ESA ha naturalmente partecipato in varie forme a numerose altre missioni spaziali perlopiù organizzate dalla NASA americana.

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Pubblicato il
13 lug 2006
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