È rimbalzato rapidamente in Rete, pur rimosso dai responsabili di YouTube per violazione delle policy sui contenuti NSFW . Rimasto sull’altra piattaforma di video sharing Vimeo, il test di Ashkan Soltani ha seminato il panico tra gli utenti in blu che tengono alla privacy, ripreso dai grandi quotidiani internazionali. Facebook si intrufolerebbe nei messaggi privati dei suoi iscritti per pompare il numero di like sulle singole pagine web?
Questo suggerisce la prova di Soltani, che ha spedito un messaggio privato ad uno dei suoi contatti sulla piattaforma di Mark Zuckerberg. L’esperto in sicurezza informatica ha allegato un link al sito web di un fotografo professionista, andando immediatamente a controllare il totale dei like nel plugin social sul sito stesso. Subito dopo l’invio del messaggio, il numero di “mi piace” sale di due unità .
Dopo svariate prove con i messaggi privati, Soltani ha deciso di effettuare un secondo controllo con il tool di Facebook Graph API Explorer. Lavorando con il codice relativo al messaggio inviato all’amico, si ottiene lo stesso risultato: il totale dei like sulla pagina web del fotografo aumenta ogni volta di due . “Fino a 1800 like in un’ora”, spiega l’esperto sul sito Hacker News .
Cosa succede? Si tratta forse di un bug nelle API in blu? O più semplicemente Facebook legge il contenuto dei messaggi privati, considerando di fatto l’invio di un link come un “mi piace” da parte dell’utente? Come noto, il social network di Menlo Park analizza i messaggi privati per contrastare le attività di spamming o l’invio di materiale di stampo criminoso. Ma gli utenti in blu non si aspetterebbero certo un collegamento diretto tra link e like .
Immediata la reazione dei vertici del sito californiano, che avrebbero trovato un bug nei plugin social sui siti terzi, dunque non presente sulle singole pagine interne alla piattaforma . Nessun problema per la privacy degli utenti, dal momento che gli algoritmi in blu partono alla ricerca automatica di contenuti classificabili come spam. L’invio di un link via messaggi privati andrebbe a rimpolpare il totale delle condivisioni sui vari plugin.
Secondo i responsabili del social network, nessuna informazione privata verrebbe condivisa, né verrebbero modificate le impostazioni per la tutela della privacy. “I link condivisi attraverso i messaggi privati non vanno a modificare il calcolo dei like sulle pagine Facebook”, ha spiegato un portavoce. In pratica, nessuna condivisione pubblica dei link inviati dagli utenti agli amici social .
Mauro Vecchio
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prova
provaLuca AnnunziataCriteri per essere start-up
I criteri per essere considerati una start-up andate a leggerli nel testo originale. Pagina 79, punto 2.Anche oggi un'ulteriore dimostrazione che di questi articoli non ci si deve fidare troppo.mr_caosRe: Criteri per essere start-up
Da ignorante ti chiedo se per cortesia puoi spiegare in modo semplice cosa c'è che non va.Graziecarlo2002Re: Criteri per essere start-up
Non è che io sia un esperto. Semplicemente, il fatto che una start-up dovesse obbligatoriamente essere titolare di un brevetto non mi convinceva. Registrare e mantenere un brevetto è un pratica estremamente onerosa, sia in termini di costo che di tempo.Sono andato a controllare nel testo e, contrariamente a quanto si evince dall'articolo, dei tre criteri citati uno solo deve essere rispettato. In piu' ce ne sono diversi altri. Inizio dell'attività da non piu' di 4 anni, sede principale in Italia, non superare i 5 milioni di fatturato, non distribuire utili, etc.mr_caosRe: Criteri per essere start-up
non distribuire utili? e come fai ad attirare i capitali privati?facebook e soci distribuivano utili pure quando erano in fase di startupmah, onestamente mi convinco sempre di più che i vecchi dovrebbero smetterla di riempirsi la bocca di parole come innovazione, internet e webcollioneRe: Criteri per essere start-up
- Scritto da: mr_caos> Non è che io sia un esperto. Semplicemente, il> fatto che una start-up dovesse obbligatoriamente> essere titolare di un brevetto non mi convinceva.> Registrare e mantenere un brevetto è un pratica> estremamente onerosa, sia in termini di costo che> di> tempo.> Sono andato a controllare nel testo e,> contrariamente a quanto si evince dall'articolo,> dei tre criteri citati uno solo deve essere> rispettato. In piu' ce ne sono diversi altri.> Inizio dell'attività da non piu' di 4 anni, sede> principale in Italia, non superare i 5 milioni di> fatturato, non distribuire utili,> etc.Mi sembrano tutte cose ragionevoli, se sta aperta da 10 anni e fai i milioni che start up è?Roby10Re: Criteri per essere start-up
- Scritto da: mr_caos> Non è che io sia un esperto. Semplicemente, il> fatto che una start-up dovesse obbligatoriamente> essere titolare di un brevetto non mi convinceva.> Registrare e mantenere un brevetto è un pratica> estremamente onerosa, sia in termini di costo che> di> tempo.Beh, no! In Italia bastano poche centinaia di euro (se uno fa da se e visto la tipologia di attività, dovrebebro essere in grado di farlo), mentre per quelli internazionali ci vuole di più (sopratutto per le traduzioni tecniche) ma con il deposito italiano si ha una priorità, mi pare, di un anno.Comunque si tratta di qualche migliaio di euro.E' un po' come voler fare gli imbianchini senza comprare manco un'ApecarCiao!Surak 2.0Re: Criteri per essere start-up
Quando i filtri sono molto stretti, i papabili che restano sono molto pochi. A pensare male si scelgono i papabili e si creano le regole intorno alle loro caratteristiche. Questa cosa cesserà quando la gente andrà a prenderli sotto casa. Non ci sono alternative civili.prova123Re: Criteri per essere start-up
- Scritto da: mr_caos> I criteri per essere considerati una start-up> andate a leggerli nel testo originale. Pagina 79,> punto> 2.> Anche oggi un'ulteriore dimostrazione che di> questi articoli non ci si deve fidare> troppo.Gia' che c'eri, potevi fare un bel copia incolla, risparmiando a tutti la fatica di cercare.panda rossaRe: Criteri per essere start-up
a) la maggioranza delle quote o azioni rappresentative del capitale sociale e dei diritti di voto nellAssemblea ordinaria dei soci sono detenute da persone fisiche;b) è costituita e svolge attività dimpresa da non più di quarantotto mesi;c) ha la sede principale dei propri affari e interessi in Italia;d) a partire dal secondo anno di attività della start-up innovativa, il totale del valore della produzione annua, così come risultante dallultimo bilancio approvato entro sei mesi dalla chiusura dellesercizio, non è superiore a 5 milioni di euro;e) non distribuisce, e non ha distribuito, utili;f) ha, quale oggetto sociale esclusivo, lo sviluppo e la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;g) non è stata costituita da una fusione, scissione societaria o a seguito di cessione di azienda o di ramo di azienda;h) possiede almeno uno dei seguenti ulteriori requisiti:1. le spese in ricerca e sviluppo sono uguali o superiori al 30 per cento del maggiore valore fra costo e valore totale della produzione della start-up innovativa. Dal computo per le spese in ricerca e sviluppo sono escluse le spese per lacquisto di beni immobili. Le spese risultano dallultimo bilancio approvato e sono descritte in nota integrativa. In assenza di bilancio nel primo anno di vita, la loro effettuazione è assunta tramite dichiarazione sottoscritta dal legale rappresentante della start-up innovativa;2. impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale uguale o superiore al terzo della forza lavoro complessiva, di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso80ununiversità italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno tre anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o allestero;3. sia titolare o licenziatario di almeno una privativa industriale relativa a una invenzione industriale, biotecnologica, a una topografia di prodotto a semiconduttori o a una nuova varietà vegetale direttamente afferenti alloggetto sociale e allattività dimpresa.mr_caosRe: Criteri per essere start-up
si ma non è cosi sbagliato, se sei una persona che ha un idea geniale che nessuno ha avuto la prima cosa che devi fare se vuoi lucrarci è registrare il brevetto, poi tiri su una startup per iniziare a farci soldi commerciandola. Perchè se parti con l'idea in quarta realizzi il prodotto e lo vendi senza tutelarti ci saranno altre 10 aziende che non appena lo vedono ne realizzano una versione migliore avendo più soldi e risorse...NemoTizenUna domanda seria.
Dunque parliamo dei libri di testo elettronici, che sono una idea "divertente" e portereanno ad uno sconto dello 0.0001% sui libri di testo, un po`di banda larga finanziata dallo Stato e distribuita da privati a costi proibitivi, e dei documenti in formato aperto senza specificare quale ... probabilmente DOCX ! La Posta Elettronica Certificata poi è perfettamente in linea con l'idea di Agenda Europea, visto che è stata studiata esplicitamente per impedire la comunicazione formale tra l'Italia e il resto d'Europa (sono stati fatti sfozi notevoli in proposito).Per un paese dove il 90% delle persone non va al di là dell'intranet aziendale e di Facebook e non sa nemmeno usare la mail (quella normale) dove stanno le opportunità di Business del Web ? Nelle startup ? Chi se la compra una Startup in un paese dove se uno falsifica un bilancio non è reato e se assume tutta la sua famiglia compresa la nonna di novant'anni a sua insaputa, non è conflitto di interessi ... glielo spieghi tu a Google ? Col 75% di imposizione fiscale, se la prende e se la porta SUBITO in America o in Polonia e qui ci lascia al massimo due uffici di rappresentanza con tre persone.Questi sono ancora convinti che il WEB possa essere italiano, non hanno capito che quando c'è competitività internazionale i parassiti devono sparire, altrimenti i costi diventano troppo alti e possono permettersi di competere solo sull'ostacolo linguistico, che è un'altra caratteristica di questo paese ed una vera Agenda Digitale Europea dovrebbe garantire di superare.L'idea di innovazione in Italia è sempre stato di prendere due o tre ingegneri come quei sessantamila licenziati da Nokia e compagnia, buttarli in una cantina per fare un prodotto inutile, al costo di un manovale, e vivere alle spalle di qualche grossa azienda (di solito di telefonia) grazie a regali e tangenti offerte ai responsabili degli acquisti e del personale.Se non si cambia la mentalità completamente dove vogliono andare ? Sarebbe stato meglio finanziassero il settore agro alimentare e l'esportazione di pizze e gelati, e non l'Agenda Digitale Europea con due anni di ritardo.Senza contare che se tanto mi da tanto, ora riscaveranno tutta la Salerno Reggio Calabria, per farci passare le fibre della banda larga, quindi forse non riusciranno a finira l'anno prossimo, come lo stesso Ministro in versione 1.0 ci ha garantito.QueloRe: Una domanda seria.
- Scritto da: Quelo> Dunque parliamo dei libri di testo elettronici,> che sono una idea "divertente" e portereanno ad> uno sconto dello 0.0001% sui libri di testo,Considerando poi che l'iva sul testo elettronico e' del 20% invece che del 4%...> un> po`di banda larga finanziata dallo Stato e> distribuita da privati a costi proibitivi, e dei> documenti in formato aperto senza specificare> quale ... probabilmente DOCX !DOCX non e' aperto, o meglio M$ non salva nel DOCX aperto, ma in una sua personalissima interpretazione.> La Posta Elettronica Certificata poi è> perfettamente in linea con l'idea di Agenda> Europea, visto che è stata studiata> esplicitamente per impedire la comunicazione> formale tra l'Italia e il resto d'Europa (sono> stati fatti sfozi notevoli in> proposito).Anche per impedire la comunicazione formale tra cittadini e PA se per quello, anche se il vero motivo e' stato quello di spartirsi l'enorme finanziamento europeo e poi affidare il progetto al ragazzetto stagista sub-sub-sub-sub-sub appaltato che lo ha scritto in vb. > Per un paese dove il 90% delle persone non va al> di là dell'intranet aziendale e di Facebook e non> sa nemmeno usare la mail (quella normale) dove> stanno le opportunità di Business del Web ? Nelle> startup ?Nel phishing!> Chi se la compra una Startup in un paese dove se> uno falsifica un bilancio non è reato e se assume> tutta la sua famiglia compresa la nonna di> novant'anni a sua insaputa, non è conflitto di> interessi ... glielo spieghi tu a Google ? Che c'entra google? Google poi ha gia' imparato a sue spese come funzionano le cose in italia: se 4 idioti postano un video dove viene preso in giro un ragazzo down, non sono gli idioti a passare le grane, ma l'AD italiano di youtube.> Col> 75% di imposizione fiscale, se la prende e se la> porta SUBITO in America o in Polonia e qui ci> lascia al massimo due uffici di rappresentanza> con tre persone.Ma neanche, visto che rischierebbero la galera.Gli uffici di rappresentanza li apre a S. Marino.panda rossaRe: Una domanda seria.
- Scritto da: panda rossa> Che c'entra google? Google poi ha gia' imparato a> sue spese come funzionano le cose in italia: se 4> idioti postano un video dove viene preso in giro> un ragazzo down, non sono gli idioti a passare le> grane, ma l'AD italiano di> youtube.La causa però non è ancora conclusa, c'è l'appello.E non è affatto vero che i responsabili di quel video, tutti studenti all'Albe Steiner di Torino, non siano stati puniti:sono stati sospesi per un anno dalla scuola e condannati dal giudice per il tribunale per i minorenni a lavori socialmente utili. Pulire i gabinetti. http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/scuola_e_universita/servizi/bullismo-2/rieducazione/rieducazione.html?ref=searchÈ stata condannata anche l'insegnante che in quel momento non era presente in classe. Lì è davvero ecXXXXX di zelo. :|LeguleioRe: Una domanda seria.
> - Scritto da: panda rossaP.S.: Anche tu, ancora con quest'errore? Non era Youtube!!! :@ Era Google video. All'epoca dei fatti Youtube apparteneva ai suoi creatori, non a Google Inc.LeguleioRe: Una domanda seria.
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: panda rossa> > > Che c'entra google? Google poi ha gia'> imparato> a> > sue spese come funzionano le cose in italia:> se> 4> > idioti postano un video dove viene preso in> giro> > un ragazzo down, non sono gli idioti a> passare> le> > grane, ma l'AD italiano di> > youtube.> > La causa però non è ancora conclusa, c'è> l'appello.Bell'esempio di spreco di risorse all'italiana.Il giudice avrebbe dovuto rigettare immediatamente l'istanza, e invece avremo i soliti tre gradi di giudizio all'italiana che si concluderanno con la prescrizione per sopraggiunta scadenza dei termini.> E non è affatto vero che i responsabili di quel> video, tutti studenti all'Albe Steiner di Torino,> non siano stati> puniti:> sono stati sospesi per un anno dalla scuola e> condannati dal giudice per il tribunale per i> minorenni a lavori socialmente utili. Pulire i> gabinetti.Questo mi consola.C'e' mica il video di qugli idioti mentre puliscono i cessi sul tubo?> È stata condannata anche l'insegnante che in> quel momento non era presente in classe. Lì è> davvero ecXXXXX di zelo.> :|Ma anche no. Se si verifica una situazione che interessa la magistratura, in un'aula scolastica, tra minori, l'insegnante ha la sua responsabilita'.panda rossaRe: Una domanda seria.
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: panda rossa> > > Che c'entra google? Google poi ha gia'> imparato> a> > sue spese come funzionano le cose in italia:> se> 4> > idioti postano un video dove viene preso in> giro> > un ragazzo down, non sono gli idioti a> passare> le> > grane, ma l'AD italiano di> > youtube.> > La causa però non è ancora conclusa, c'è> l'appello.> > E non è affatto vero che i responsabili di quel> video, tutti studenti all'Albe Steiner di Torino,> non siano stati> puniti:> sono stati sospesi per un anno dalla scuola e> condannati dal giudice per il tribunale per i> minorenni a lavori socialmente utili. Pulire i> gabinetti.> > > http://www.repubblica.it/2006/12/sezioni/scuola_e_> > È stata condannata anche l'insegnante che in> quel momento non era presente in classe. Lì è> davvero ecXXXXX di zelo.> :|già l'AD di google invece "era in classe?"No giusto per capire ... cosa significa "era (o non era) in classe?Il punto è diverso 1) poteva o era in condizioni <b> oggettive </b> (aveva i mezzi idonei a farlo) di controllare?2) era <b> soggettivamente </b> tenuto a farlo (cioè era suo preciso compito e responsabilità).In assenza anche di uno solo di questi 2 elementi una condanna è palesemente contraria alla sostanza (e alla lettera) di ogni dottrina giuridica che possa essere sostenuta!tucumcariRe: Una domanda seria.
le proposte del governo mi paiono, finalmente, buone. Il problema sarà l'applicazione delle stesse.Libri di testo elettronici. Il minimo.Open data. Necessità.PEC. Ci sarà anche di meglio, ma funziona ed è comoda (nessuna fila ai vari uffici, nessun motivo di doversi recare fisicamente negli uffici per stare poi in fila). Io la uso e mi è comoda.Certo che se poi il libro elettronico è una brutta copia di quello di carta, l'open data resta chiuso in un cassetto, le belle proposte non servono a nulla.mcmcmcmcmcRe: Una domanda seria.
> Libri di testo elettronici. Il minimo.E che vorrebbe dire questa frase???Libri di testo elettronici, si, il minimo è che ci siano, ma devono costare sensibilmente meno (almeno il 60% meno del cartaceo).> > Open data. Necessità.Si, necessit... il problema è se vai sui siti ministeriali, anche i pdf per il pubblico sono cifrati... questo per farti capire che nelle P.A. non c'è la mentalità del "dobbiamo offrire ai cittadini documentazione facilmente fruibile" ma "dobbiamo dare il minimo indispensabile e che non sia utilizzabile per altri scopi". > > PEC. Ci sarà anche di meglio, ma funziona ed è> comoda (nessuna fila ai vari uffici, nessun> motivo di doversi recare fisicamente negli uffici> per stare poi in fila). Io la uso e mi è> comoda.> Mha... uno standard valido in un solo Paese ci può stare se si parla di determinati settori e solo se estende gli standard mondiali (ad esempio, nell'edilizia). Ma un settore come la comunicazione aziendale, non può sottostare a regole limitate ad un solo Paese. La PEC non è riconosciuta in nessun altro Paese al mondo. Risultato? Se io devo mandare una email di lavoro all'estero devo usare un altro strumento, che magari non è riconosciuto in sede legale perchè non ha le caratteristiche della PEC, anche se è riconosciuto a livello internazionale.> Certo che se poi il libro elettronico è una> brutta copia di quello di carta, l'open data> resta chiuso in un cassetto, le belle proposte> non servono a> nulla.Se il libro elettronico fosse una copia di quello cartaceo ma con degli indici e sommari "attivi" (e non solo una pagina di indice scritta li e basta), lo renderebbe già molto utile per la veloce consultazione, ma spesso sono semplici testi che riproducono fedelmente il libro cartaceo e dove l'unica differenza è che puoi usare la funzione Trova....Re: Una domanda seria.
- Scritto da: ...> > Libri di testo elettronici. Il minimo.> > E che vorrebbe dire questa frase???non era una frase difficile.> > Libri di testo elettronici, si, il minimo è che> ci siano, ma devono costare sensibilmente meno> (almeno il 60% meno del> cartaceo).possibilmente nulla. Li compra l'istituto scolastico. Una volta comperati li passa di anno in anno agli studenti.> > > > > > > Open data. Necessità.> > Si, necessit... il problema è se vai sui siti> ministeriali, anche i pdf per il pubblico sono> cifrati... questo per farti capire che nelle P.A.> non c'è la mentalità del "dobbiamo offrire ai> cittadini documentazione facilmente fruibile" ma> "dobbiamo dare il minimo indispensabile e che non> sia utilizzabile per altri scopi".> l'adozione degli open data dovrebbe aiutare a superare i problemi che indichi. Su torna a quel che dicevo: il problema è come verranno applicate le direttive del governo, non le direttive in sè.> > > > > > > PEC. Ci sarà anche di meglio, ma funziona ed> è> > comoda (nessuna fila ai vari uffici, nessun> > motivo di doversi recare fisicamente negli> uffici> > per stare poi in fila). Io la uso e mi è> > comoda.> > > > Mha... uno standard valido in un solo Paese ci> può stare se si parla di determinati settori e> solo se estende gli standard mondiali (ad> esempio, nell'edilizia). Ma un settore come la> comunicazione aziendale, non può sottostare a> regole limitate ad un solo Paese.> > La PEC non è riconosciuta in nessun altro Paese> al mondo. Risultato? Se io devo mandare una email> di lavoro all'estero devo usare un altro> strumento, che magari non è riconosciuto in sede> legale perchè non ha le caratteristiche della> PEC, anche se è riconosciuto a livello> internazionale.pienamente d'accordo. La PEC, così come è, è utile, e molto comoda, per la relazione cittadino vs pubblica amministrazione.mcmcmcmcmcRe: Una domanda seria.
- Scritto da: Quelo> Chi se la compra una Startup in un paese dove se> uno falsifica un bilancio non è reato e se assume> tutta la sua famiglia compresa la nonna di> novant'anni a sua insaputa, non è conflitto di> interessi ... glielo spieghi tu a Google ? Col> 75% di imposizione fiscale, se la prende e se la> porta SUBITO in America o in Polonia e qui ci> lascia al massimo due uffici di rappresentanza> con tre> persone.> > Questi sono ancora convinti che il WEB possa> essere italiano, non hanno capito che quando c'è> competitività internazionale i parassiti devono> sparire, altrimenti i costi diventano troppo alti> e possono permettersi di competere solo> sull'ostacolo linguistico, che è un'altra> caratteristica di questo paese ed una vera Agenda> Digitale Europea dovrebbe garantire di> superare.> > L'idea di innovazione in Italia è sempre stato di> prendere due o tre ingegneri come quei> sessantamila licenziati da Nokia e compagnia,> buttarli in una cantina per fare un prodotto> inutile, al costo di un manovale, e vivere alle> spalle di qualche grossa azienda (di solito di> telefonia) grazie a regali e tangenti offerte ai> responsabili degli acquisti e del> personale.Straquoto.VrobbyRe: Una domanda seria.
+100crumiroLibri elettronici all'italiana
Non ho letto l'ultimo testo di legge, ma quello in vigore fino ad ora, indicava libri di testo obbligatoriamente disponibili "anche" in versione elettronica.Bel pasticcio all'italiana (grazie alla pressione degli editori e della filiera della stampa), per cui ci si ritrova simpatici libri (tradizionali), con parte del contenuto, integrativo o extra, su sito o CD/DVD allegato. Moolto pratico, vero? (*ironico*)Il testo dell'articolo suggerisce che questo "obbligo" sia stato mantenuto tale quale. Come è ovvio che sia, nella tradizione pizza e mandolino.Se un universitario novello stesse sognando di studiare solo sull'Ipad, può continuare con il suo sogno, fino al risveglio.Per noi emigrati intanto attivano il servizio SE.CO.LI. (servizi consolari online - ma chi è quel genio che ha creato un'acronimo coì accattivante?). Tutto ben gestito attraverso mailing list. Un passo avanti (*ironico* 2).saluti da un paese dove la banda larga è arrivata 8 anni fa. No, forse 10.cordialmenteLammyRe: Libri elettronici all'italiana
Un governo moderno e preparato dovrebbe modificare l'Istruzione non facendo taglia a dismisura come si fa di solito, ma dovrebbe abolire i libri cartacei, dalle medie in su. Ed allo stesso tempo garantire che i prezzi dei libri elettronici siano giusti (e per giusto intendo il 40% del prezzo del cartaceo). Basta un ebook reader (ce ne sono da 40 euro in commercio) e con una spesa massima di 100 euro per i libri elettronici le famiglie avrebbero un bel risparmio. Questo è il modo di andare contro la crisi, altro che tagli!...Re: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: ...> Un governo moderno e preparato dovrebbe> modificare l'Istruzione non facendo taglia a> dismisura come si fa di solito, ma dovrebbe> abolire i libri cartacei, dalle medie in su. Ed> allo stesso tempo garantire che i prezzi dei> libri elettronici siano giusti (e per giusto> intendo il 40% del prezzo del cartaceo). Ho visto fare quest'osservazione da molti. Ma l'Italia non è un'economia pianificata, come era quella dell'Urss e come lo sono tuttora quelle di Cuba e della Corea del Nord.In parole povere: il prezzo dei libri lo stabilisce l'editore. :| Sì, <B> anche per quelli elettronici </B> , la carta e la rilegatura non credere incidano più di tanto. > Basta un> ebook reader (ce ne sono da 40 euro in commercio)> e con una spesa massima di 100 euro per i libri> elettronici le famiglie avrebbero un bel> risparmio. Questo è il modo di andare contro la> crisi, altro che> tagli!Ripeto, il prezzo lo fa l'editore, non il governo.Si potrebbe ingiungere a tutti i docenti di adottare come libri di testo solo quelli che hanno un costo contenuto. Ma anche lì, temo che ci sarebbero alzate di scudi, il libero insegnamento è garantito dalla costituzione: se un gruppo di insegnanti sostiene che tutti i libri di testo economici fanno schifo, il parlamento non può far nulla.Ho assistito a diversi dibattiti in tv sul caro-libri scolastici, e ogni volta c'era qualcuno (in genere uno sprovveduto) che faceva proposte facili per un problema complesso. Va da sé, proposte inapplicabili.LeguleioRe: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: Leguleio> - Scritto da: ...> > > Un governo moderno e preparato dovrebbe> > modificare l'Istruzione non facendo taglia a> > dismisura come si fa di solito, ma dovrebbe> > abolire i libri cartacei, dalle medie in su.> Ed> > allo stesso tempo garantire che i prezzi dei> > libri elettronici siano giusti (e per giusto> > intendo il 40% del prezzo del cartaceo). > > Ho visto fare quest'osservazione da molti. Ma> l'Italia non è un'economia pianificata, come era> quella dell'Urss e come lo sono tuttora quelle di> Cuba e della Corea del> Nord.> In parole povere: il prezzo dei libri lo> stabilisce l'editore. :| Sì, <B> anche per> quelli elettronici </B> , la carta e la> rilegatura non credere incidano più di tanto.Dici che il grosso del costo sia dato dallo spostare ogni anno le figure dal punto A al punto B? Oppure che il grosso è il margine degli editori?> > > Basta un> > ebook reader (ce ne sono da 40 euro in> commercio)> > e con una spesa massima di 100 euro per i> libri> > elettronici le famiglie avrebbero un bel> > risparmio. Questo è il modo di andare contro> la> > crisi, altro che> > tagli!> > Ripeto, il prezzo lo fa l'editore, non il governo.Ok> Si potrebbe ingiungere a tutti i docenti di> adottare come libri di testo solo quelli che> hanno un costo contenuto. Ma anche lì, temo che> ci sarebbero alzate di scudi,Non sarebbe una novità> il libero> insegnamento è garantito dalla costituzione: se> un gruppo di insegnanti sostiene che tutti i> libri di testo economici fanno schifo, il> parlamento non può far> nulla.Il Parlamento no, ma i genitori ed i sindaci sì.Con iniziative e proteste credo che otterebbero una certa "pressione" sui peggiori professori> Ho assistito a diversi dibattiti in tv sul> caro-libri scolastici, e ogni volta c'era> qualcuno (in genere uno sprovveduto) che faceva> proposte facili per un problema complesso. Va da> sé, proposte> inapplicabili.Dizionario italiano per stranieri:Inapplicabili= cose che spesso non si vogliono fareSurak 2.0Re: Libri elettronici all'italiana
Esattamente come il prezzo della connessione a banda larga lo decide il possessore dei cavi che "casualmente" è anche uno dei gestori della banda larga e ancora "casualmente" quei cavi li hanno pagati prima i nostri nonni poi i nostri padri e poi ancora una volta noi ma non ci appartengono.> In parole povere: il prezzo dei libri lo> stabilisce l'editore. :| Sì, <B> anche per> quelli elettronici </B> , la carta e la> rilegatura non credere incidano più di tanto.>QueloRe: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: Leguleio> Ho visto fare quest'osservazione da molti. Ma> l'Italia non è un'economia pianificata, come era> quella dell'Urss e come lo sono tuttora quelle di> Cuba e della Corea del> Nord.e non è nemmeno un Paese veramente liberista, dove i prezzi li fa cadere la concorrenza!!insomma, un bel mix di autoritarismo marxista e finto libero mercato, ovvero un regime oligarchico in piena regolacollioneRe: Libri elettronici all'italiana
"From government to non-profit organizations, teachers to textbook publishers, we all have a role to play in leveraging 21st century technology to expand learning and better serve California's students, parents, teachers and schools. This initiative will ensure our schools know which digital textbooks stand up to California's academic content standards - so these cost-effective resources can be used in our schools to help ensure each and every student has access to a world-class education." - Governor SchwarzeneggerE per saperne di più sui libri scolastici elettronici gratuiti: http://www.techdirt.com/articles/20121003/07482720580/california-to-commission-50-open-textbooks-2013-finnish-teachers-write-one-weekend.shtmlCarlo FavaRe: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: ...> Un governo moderno e preparato dovrebbe> modificare l'Istruzione non facendo taglia a> dismisura come si fa di solito, ma dovrebbe> abolire i libri cartacei, dalle medie in su.E perchè da "in giù" no?Dalle medie in su, potrebbero essere eliminati gli insegnanti sostituiti da appositi programmi d'insegnamento rendendo così l'istruzione personalizzata.Si può fare benissimo pure questo> Ed> allo stesso tempo garantire che i prezzi dei> libri elettronici siano giusti (e per giusto> intendo il 40% del prezzo del cartaceo). Basta un> ebook reader (ce ne sono da 40 euro in commercio)> e con una spesa massima di 100 euro per i libri> elettronici le famiglie avrebbero un bel> risparmio. Questo è il modo di andare contro la> crisi, altro che> tagli!Manderesti in crisi gli editori e tutto il mondo che gira sulla carta, quindi ridurresti il PIL. Uno a questo punto potrebeb dire che con quei soldi si comprerebbero altre cose (magari estere), ma per l'economia le cose vanno sommate se possibile, non scambiateNon è certo una roba che farebbero dei "professoroni" d'economia disposti a tutto, pure a passare sul nostro cadavere nel nostro interesseSurak 2.0Re: Libri elettronici all'italiana
> E perchè da "in giù" no?> Dalle medie in su, potrebbero essere eliminati> gli insegnanti sostituiti da appositi programmi> d'insegnamento rendendo così l'istruzione> personalizzata.> Si può fare benissimo pure questoPerchè essendo realisti, un bambino delle elementari non credo abbia molti vantaggi.Inoltre, secondo me, il fatto di usare un libro cartaceo in giovane età aiuta a creare organizzazione mentale. Un bambino è più giusto che resti a contatto con le cose materiali, invece di fare avanti e indietro su un display.> Manderesti in crisi gli editori e tutto il mondo> che gira sulla carta, quindi ridurresti il PIL.> Uno a questo punto potrebeb dire che con quei> soldi si comprerebbero altre cose (magari> estere), ma per l'economia le cose vanno sommate> se possibile, non> scambiate> Non è certo una roba che farebbero dei> "professoroni" d'economia disposti a tutto, pure> a passare sul nostro cadavere nel nostro> interesseIo credo che nell'economia le cose non si possono mai sommare. Come fai a sommare ripetutamente una cosa che è limitata?Se c'è crisi in tutta la Nazione, è inutile tagliare le spese, aggiungere nuove tasse, continuare a dare prestiti... Il discorso è molto lungo, ma facendo così si ottiene un impoverimento della qualità della vita (meno istruzione, cultura, svago ecc...) ed un imbarbarimento dovuto al fatto che una persona deve avere come unico scopo nella vita quello di lavorare per pagare i debiti, sapendo che questi debiti non finiranno mai.Forse per ora non è così per tutti, ma lo è già per molti e questo numero cresce sempre di più.Ridistribuendo i soldi facendone rimanere un pò di più al cittadino, si creano sicuramente nuovi squilibri, ma sono squilibri in posti dove fino ad ora si è approfittata di questa situazione.Anche se il prezzo lo fa l'editore, c'è da dire che il costo di un libro è esageratamente alto in confronto al reale costo di produzione. Considerando l'Istruzione come un bene del Paese, si può considerare la spesa sostenuta dalle famiglie come un investimento anche per il Paese e, in un certo modo associabile ad una spesa pubblica, più costa questa istruzione, meno vantaggi avrà il Paese in futuro.Facendo così il Governo potrebbe risolvere la cosa non imponendo il prezzo, ma mettendo dei paletti da non oltrepassare (può sembrare la stessa cosa ma giuridicamente è diverso). Gli editori non falliranno di certo. Guadagneranno semplicemente di meno. (Paletti significativi però, perchè se il Governo dice "Un libro di testo non può superare i 50 euro..." c'è chiaramente un non voler cambiare la situazione attuale.)Gli editori poi, anche perdendo in libri di testo, impegnandosi, rientrerebbero parzialmente con le possibili vendite superiori dei libri di "intrattenimento" (romanzi, thriller ecc... non è difficile pensare che se qualcuno ha più soldi, riesce a togliersi qualche soddisfazione in più).Facendo in modo di far rimanere più soldi al cittadino chi ci perde?1) I settori dove si va ad influire (che per la maggior parte sono settori che hanno preso l'abitudine di fare soldi facili e sicuri grazie alle spese che il cittadino DEVE effettuare, Istruzione, Luce, Gas, Acqua ecc...)2) Le Banche (Queste più vengono penalizzate e meglio è, sono diventate i padroni del mondo grazie ai governi di corrotti o imprenditori (o entrambi))Chi ci guadagna? Tuttiil cittadino che avendo più soldi magari evita di dover fare prestiti e ricomincia anche a godersi un pò la vital'Economia che ricominciando a girare favorisce le attività commerciali, il turismo ecc...Ora non sto dicendo che limitando i prezzi dei libri di testo si sistema l'Economia, sto dicendo che SICURAMENTE l'Economia non si sistema come stanno facendo ora, tasse su tasse, tagli su tagli e consegnando i Paesi alle Banche....Re: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: Surak 2.0> E perchè da "in giù" no?in effetti basterebbe costruire ebook reader appositi, con materiali plastici morbidi e display oled, il tutto per evitare facili rotture e accidentali ferimenti ( eh si, i mocciosi sono pericolosi fino a questo punto )> Dalle medie in su, potrebbero essere eliminati> gli insegnanti sostituiti da appositi programmi> d'insegnamento rendendo così l'istruzione> personalizzata.oddio, in Corea del Sud hanno messo un pò di robot, ma penso basterebbe anche solo inserire nella scuola insegnanti preparati, invece dei soliti asini entrati a colpi di decenni di supplenze e/o come insegnanti di sostegno> Manderesti in crisi gli editori e tutto il mondo> che gira sulla carta, quindi ridurresti il PIL.> Uno a questo punto potrebeb dire che con quei> soldi si comprerebbero altre cose (magari> estere), ma per l'economia le cose vanno sommate> se possibile, non> scambiateMonti di sicuro la pensa così, ma si guarda bene dal citare i perchè, ovvero il signoraggio bancario, il fatto che le banche centrali non hanno più la facoltà di stampare denaro, i soldi che devono essere obbligatoriamente presi in prestito dal fantomatico mercato ( ovvero Goldman e altre fortune 500 ), ecc...> Non è certo una roba che farebbero dei> "professoroni" d'economia disposti a tutto, pure> a passare sul nostro cadavere nel nostro> interesseappunto, finchè avremo al potere i maggiordomi di quelli che hanno causato la crisi, non si risolverà mai nullainteressante notare come le loro misure di austerity sono solo servite a questo http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-10-05/grecia-appello-samaras-senza-093428.shtml?uuid=Ab9g5moGeppure un certo Keynes gliel'aveva detto oltre un secolo fa, quindi questi o sono stupidi o criminalicollioneRe: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: Lammy> Non ho letto l'ultimo testo di legge, ma quello> in vigore fino ad ora, indicava libri di testo> obbligatoriamente disponibili "anche" in versione> elettronica.(*ironico*)Gli Editori non molleranno "l'osso" tanto facilmente.A parte il fatto che un testo cartaceo stanca meno la vista e ha comunque alcuni vantaggi, ma perchè non aprire un sito o più siti universitari rendendo accessibili i files per i testi? Ipad o Pc o altro su cui poter consultare gli argomenti?Eh la mia ovviamente è un'illusione... :(ninjaverdeRe: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: ninjaverde> - Scritto da: Lammy> > Non ho letto l'ultimo testo di legge, ma quello> > in vigore fino ad ora, indicava libri di testo> > obbligatoriamente disponibili "anche" in> versione> > elettronica.> (*ironico*)> > Gli Editori non molleranno "l'osso" tanto> facilmente.> A parte il fatto che un testo cartaceo stanca> meno la vista e ha comunque alcuni vantaggi, ma> perchè non aprire un sito o più siti universitari> rendendo accessibili i files per i testi? Ipad o> Pc o altro su cui poter consultare gli> argomenti?> Eh la mia ovviamente è un'illusione... :(Più di un'illusione. Perchè qualcuno dovrebbe mettere online un testo che può vendere? Perchè qualcuno dovrebbe lavorare per creare un testo e poi divulgarlo gratis? Gli editori fanno il loro lavoro, ho conosciuto professori che hanno pubblicato le dispense online, ma altri che hanno fatto libri illeggibili, da acquistare obbligatoriamente, parti speciali inventate solo per profitto e inutili. Diciamo che l'unica nota stonata è il prof che indica il testo di cui è. Autore, ma anche qui non è scontato che sia in cattiva fede (dipende dalla qualità del testo). In certi caso il sospetto del conflitto di intEressi è forte... ma mai certo.AllibitoRe: Libri elettronici all'italiana
> Perchè qualcuno dovrebbe lavorare per creare un testo e> poi divulgarlo gratis?http://www.opensourcetext.org/Free worldRe: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: Allibito> Più di un'illusione. Perchè qualcuno dovrebbe> mettere online un testo che può vendere? Perchè> qualcuno dovrebbe lavorare per creare un testo e> poi divulgarlo gratis? Gli editori fanno il loroun concetto simile girava alle origini del movimento opensource, ovvero perchè creare software gratis quando puoi venderlo?eppure esistono tante sacche di gente che vogliono fare proprio questo, cominciando da chi è pagato per svolgere attività affini ( ingegneri di grandi società, professori e ricercatori universitari ) fino a chi lo fa per hobbyfermo restando che si potrebbe benissimo creare un altro modello economico, in cui la ricerca spasmodica della ricchezza non è l'obiettivo vitale dell'essere umano> qualcuno dovrebbe lavorare per creare un testo e> poi divulgarlo gratis? Gli editori fanno il loro> lavoro, ho conosciuto professori che hanno> pubblicato le dispense online, ma altri che hanno> fatto libri illeggibili, da acquistare> obbligatoriamente, parti speciali inventate solo> per profitto e inutili. Diciamo che l'unica nota> stonata è il prof che indica il testo di cui è.> Autore, ma anche qui non è scontato che sia in> cattiva fede (dipende dalla qualità del testo).> In certi caso il sospetto del conflitto di> intEressi è forte... ma mai> certo.appunto, alla fine è pura avidità, considerando che un professore universitario non fa certo la fame e tra stipendio e consulenze varie, porta a casa un bel malloppocollioneRe: Libri elettronici all'italiana
> Più di un'illusione. Perchè qualcuno dovrebbe> mettere online un testo che può vendere? Perchè> qualcuno dovrebbe lavorare per creare un testo e> poi divulgarlo gratis? Ma io a volte scarico film, e c'è un'opzione che si chiama "ticket".Quindi non credo che il files debbano essere gratis.Poi mi dirai: "Ma poi gli studenti se li scambiano"...Anche qui ci possono essere sistemi anticopia viso che userebbero o Tablet... Ma ci potrebbe essere anche un sistema molto più intelligente,come l'acquisto da parte delle scuole del testo in forma una tantum (o per anno scolastico) con una forma di contribuzione degli allievi (tassa per libri).Ovviamente ogni allievo verrebbe a spendere una cifra ultra-modica ma che compenserebbe gli autori ed il lavoro di digitalizzazione. Quindi lo scambio diretto sarebbe superfluo (o solo acXXXXXrio) poichè ogni allievo si scarica i testi che gli competono, prepagati. Fine della fiera... ma gli Editori rosicano poco ovviamente...ninjaverdeRe: Libri elettronici all'italiana
Saluto pure io da una città del Nord Italia dove arriva tranquillamente la fibra ottica di Tiscali a velocità più che accettabile. Due settimane fa però hanno tolto la corrente perché grazie agli incentivi statali stavano distruggendo un marciapiede per farci passare nuova fibra. L'ironia è che il cartello diceva "Stiamo Lavorando Per Voi".. dove penso che Voi fosse plurale maiestatis.- Scritto da: Lammy> > saluti da un paese dove la banda larga è arrivata> 8 anni fa. No, forse> 10.> cordialmenteQueloRe: Libri elettronici all'italiana
- Scritto da: Lammy> Non ho letto l'ultimo testo di legge, ma quello> in vigore fino ad ora, indicava libri di testo> obbligatoriamente disponibili "anche" in versione> elettronica.> Bel pasticcio all'italiana (grazie alla pressione> degli editori e della filiera della stampa), per> cui ci si ritrova simpatici libri (tradizionali),> con parte del contenuto, integrativo o extra, su> sito o CD/DVD allegato. Moolto pratico, vero?> (*ironico*)> Il testo dell'articolo suggerisce che questo> "obbligo" sia stato mantenuto tale quale. Come è> ovvio che sia, nella tradizione pizza e> mandolino.> > Se un universitario novello stesse sognando di> studiare solo sull'Ipad, può continuare con il> suo sogno, fino al> risveglio.> > Per noi emigrati intanto attivano il servizio> SE.CO.LI. (servizi consolari online - ma chi è> quel genio che ha creato un'acronimo coì> accattivante?). Tutto ben gestito attraverso> mailing list. Un passo avanti (*ironico*> 2).> > saluti da un paese dove la banda larga è arrivata> 8 anni fa. No, forse> 10.> cordialmentedi solito sono banali PDF molti scomodi da leggere su formati piccoli e difficilmente scalabili come l'html o i formati tipo epub (ma qui hanno problemi di protezioni di contenuti da risolvere)bancaix la redazione
non scherzo.un ringraziamento per aver tolto l'audio alla pubblicità.consulto p.i. la mattina presto (mooolto presto) quando a casa tutti ancora dormono e qualche giorno fa avevo svegliato tutta la famiglia, con ovvi "accident'ammè che non avevo abbassato l'audio".saluti.non fumo non bevo e non dico parolacceRe: x la redazione
Premesso che dell'esistenza di una pubblicità fastidiosa su PI l'ho scoperto solo grazie ai post con le lagnanze, se usi firefox ti consiglio un paio di add-on che funzionano egregiamente:- Adblock Plus (appena installato, vai in Gestione filtri e ti carichi la lista per l'Italia)- Noscript (appena installato, vai nelle Opzioni e poni particolare attenzione alle impostazioni delle schede Generale e Aspetto; quando visiti un sito permetti solo lo stretto necessario)noterai la differenza!navigatore navigatoRe: x la redazione
- Scritto da: navigatore navigato> Premesso che dell'esistenza di una pubblicità> fastidiosa su PI l'ho scoperto solo grazie ai> post con le lagnanze, se usi firefox ti consiglio> un paio di add-on che funzionano> egregiamente:> > - Adblock Plus (appena installato, vai in> Gestione filtri e ti carichi la lista per> l'Italia)> > - Noscript (appena installato, vai nelle Opzioni> e poni particolare attenzione alle impostazioni> delle schede Generale e Aspetto; quando visiti un> sito permetti solo lo stretto> necessario)> > noterai la differenza!non so, tutta la roba flash l'ho bloccata e non mi accorgo di nulla...bancaitante belle chiacchiere
Tante belle chiacchiere come al solito. Una bella pioggia di milioni di euro di denaro pubblico che andrà in tasca ai soliti noti, come al solito. Chi crede ancora che questa gente possa fare qualcosa di buono per le persone che vivono in questo paese è a dir poco matto.campioneGrazie per essersi disicritto ...
Grazie per essersi disicritto dall mailing list informativa di T****alia. Il suo nome sarà rimosso dalla lista entro 5 giorni lavorativi !!! :oMa dove volete andare ?Urikcome ho interpretato l'articolo
ho letto il primo quarto, poibla bla bla bla bla bla......In sintesi, ecco come facciamo a fregarvi altri soldi tramite agenzie e menate del genere e farvi contenti.150mln quà, 150 mnl làil presidente,il commissario,la segreteria,la trasferta,le auto,...continuate voisono sfiduciatoYoung&Nerdl'IT in italia fa schifo
e continuerà a a farlo non c'e' rispetto per questa professione a meno che non ti prendano in grandi aziende, basti vedere le aziende di mezzo tra il cliente e il lavoratoreasdGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiMauro Vecchio 05 10 2012
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