Con un annuncio sul blog aziendale, Facebook ha comunicato all’universo-mondo di aver intrapreso “un importante passo verso una maggiore apertura della piattaforma FB”, rilasciando la nuova libreria di programmazione Open Stream API . Grazie a essa gli sviluppatori avranno accesso alla componente centrale della “Facebook experience” , lo “stream”, e potranno sostanzialmente farci quel che vogliono.
Attraverso lo stream di attività di Facebook passano gli update di status (i discutibili “che cosa stai facendo ora”), le foto, i video, le note, i gruppi di appartenenza, le “amicizie” virtuali, i commenti e tutto quello che è possibile appiccicare sulla pagina di un utente del portale sociale: la Open Stream API permetterà non solo di accedere a tale flusso di dati, ma anche di remixarlo, filtrarlo e modificarlo alla bisogna.
Come già succede ora con Twitter, i coder potranno realizzare applicazioni e servizi sulla base degli stream utente trattandoli a mò di feed aggiornati in tempo reale, potendo per di più adoperare i precetti del nuovo standard Activity Streams , estensione del già rodato formato di feed Atom . Viste le caratteristiche di openness con cui nasce, l’iniziativa Open Stream viene vista con favore da più parti e già se ne preconizzano le qualità (prima ancora di aver dato anche solo uno sguardo al codice) di aggregatore di news in salsa social, come e più di quanto sia capace i fare Twitter.
Memore delle ancora calde polemiche sulla policy di gestione dei dati personali, poi, Facebook rassicura sul fatto che “gli utenti devono avere il pieno controllo e la scelta” su di essi “ed è esattamente così che abbiamo realizzato la Piattaforma Facebook e la Open Stream API. Tutte le condizioni della Piattaforma Facebook che determinano l’uso dei dati si applicano anche in questo caso e un’applicazione o un sito Facebook Connect possono solo accedere alla visione dello stream di un utente se tale utente fornisce il permesso all’applicazione”.
A rafforzare ulteriormente l’impressione della nuova ventata di “openness” che si respira al quartier generale di Facebook c’è anche la notizia dell’ adozione del servizio di accesso universale OpenID , con cui gli utenti potranno creare e loggarsi su un account FB usando le stesse credenziali di accesso impiegate per gli altri portali compatibili con la piattaforma .
Alfonso Maruccia