Come la figuraccia di Bill Gates con W98 cambiò i piani di Microsoft

Come la figuraccia di Bill Gates con W98 cambiò i piani di Microsoft

Come il celebre crash di Windows 98 durante una demo pubblica costrinse Microsoft a ripensare la gestione delle presentazioni in diretta.
Come la figuraccia di Bill Gates con W98 cambiò i piani di Microsoft
Come il celebre crash di Windows 98 durante una demo pubblica costrinse Microsoft a ripensare la gestione delle presentazioni in diretta.

Tra i momenti più memorabili che hanno segnato la storia recente dell’informatica, ce ne sono almeno due che hanno visto protagonista Microsoft. In uno c’è un sudatissimo e gasatissimo Steve Ballmer che aizza il pubblico con l’indimenticabile DEVELOPERS DEVELOPERS DEVELOPERS DEVELOPERS. Nell’altro, risalente a qualche anno prima, il predecessore Bill Gates guarda con evidente imbarazzo la Blue Screen of Death comparire sul monitor di un PC con Windows 98, durante la presentazione della piattaforma: Deve essere per questo che non lo stiamo ancora distribuendo. Sarebbe arrivato sul mercato pochi mesi dopo.

La figuraccia del BSoD di Windows 98

Ciò che non abbiamo saputo fino a oggi è che, in seguito alla figuraccia, l’azienda decise di cambiare i piani per la costruzione di una struttura chiamata Production Studios, collocata proprio nel campus di Redmond. Lo ha svelato Raymond Chen, per oltre 30 anni coinvolto nello sviluppo del sistema operativo e dal 2023 responsabile della sezione The Old New Thing ospitata dal blog ufficiale.

In uno degli ultimi post pubblicato ha raccontato che l’edificio era già in fase di progettazione, ma dopo il crash live i vertici di Microsoft hanno imposto una modifica per includere una stanza accanto alla sala di trasmissione, così da ospitare qualsiasi apparecchiatura informatica utilizzata durante le trasmissioni in diretta. Lì, ogni dispositivo sarebbe stato configurato e testato a fondo prima di salire sul palco.

Lo scanner nuovo e l’USB Cart of Death

Cosa è andato storto, nello specifico? Chen ha spiegato anche questo, in un altro intervento. Si è trattato di una leggerezza, un eccesso di confidenza. La Blue Screen of Death è comparsa subito dopo aver collegato uno scanner alla porta USB del computer, al momento dell’installazione dei driver.

Il team di sviluppo, nonostante ne avesse provato in procedenza un altro, decise per qualche motivo non meglio precisato di non utilizzarlo. Scelse di acquistarne uno nuovo da un negozio nelle vicinanze. Nello specifico, a scatenare l’errore fu l’alimentazione richiesta dalla periferica, assorbendo più dei 500 mW previsti e innescando così un’anomalia non prevista.

Una curiosità: lo scanner in questione, dopo un’attenta analisi, è stato montato su un elmetto di fanteria della seconda guerra mondiale e indossato da uno dei responsabili per il resto del progetto. Un altro retroscena divertente è quello che riguarda il cosiddetto USB Cart of Death, un vero e proprio carrello della spesa. Chen lo racconta nel video qui sopra.

Fonte: Microsoft
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Pubblicato il
7 nov 2025
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