Firefox, nuova beta per la privacy

Firefox, nuova beta per la privacy

Ennesima versione intermedia per il popolare browser open source. Questa volta le novità includono la funzionalità di opt-out dal tracciamento a fini pubblicitari
Ennesima versione intermedia per il popolare browser open source. Questa volta le novità includono la funzionalità di opt-out dal tracciamento a fini pubblicitari

Mozilla Firefox, il browser che nei prossimi mesi dovrebbe ridurre di parecchio i tempi necessari alla distribuzione di nuove versioni definitive, si aggiorna ancora con l’undicesima beta della release 4.0. La foundation open source annuncia la disponibilità dell’ennesima release intermedia, comprendente l’ implementazione di una funzionalità a tutela della privacy che non ci si attendeva di vedere così presto.

Disponibile per il download sui server Mozilla , Firefox 4 beta 11 include cambiamenti “minori” come il mancato passaggio automatico alla modalità di funzionamento off line, la riabilitazione di WebGL su piattaforme Linux, l’introduzione di una nuova tipologia di messaggi di stato visualizzati in sovraimpressione alla pagina web da caricare dopo l’eliminazione della barra di stato.

Ma soprattutto Firefox 4 beta 11 introduce al vasto popolo degli utenti del Panda Rosso la chiacchierata funzionalità Do Not Track proposta da Mozilla , una tecnologia che permette di comunicare in maniera permanente (tramite header HTTP) la volontà del netizen di non essere incluso nel tracciamento delle abitudini di navigazione da parte dei network pubblicitari di terze parti.

La funzionalità Do Not Track di Firefox 4b11 arriva un po’ a sorpresa e in netto contrasto con quanto aveva precedentemente comunicato Mozilla, e cioè che se ne sarebbe parlato addirittura per le versioni del browser successive alla quarta main release ormai in arrivo.

L’opzione di opt-out dal behavioural advertising c’è, ora quel che manca è il supporto concreto da parte del business dell’advertising senza il quale l’abilitazione della funzionalità – e l’apporto delle relative modifiche all’header HTTP – non produce al momento alcun risultato pratico .

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
9 feb 2011
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