La generica versione mobile del browser non basta più. I laboratori Mozilla scelgono di rifare il trucco a Firefox per andare incontro al maxischermo dei tablet. Una versione del browser dedicata ai dispositivi equipaggiati con Android Honeycomb è già in cantiere.
I primi screenshot pubblicati ufficialmente indicano che il browser tablet includerà funzioni prese direttamente della versione desktop, come le schede, i temi o la AwesomeBar: strumento intelligente nato con Firefox 3.0, utilizzabile per l’accesso a preferiti, cronologia e sincronizzazione.
L’interfaccia utente cercherà ovviamente un compromesso ottimizzato tra il layout della versione per computer e quella smartphone. In modalità landscape i famosi tab verranno ad esempio visualizzati miniaturizzati, sul lato sinistro dello schermo, mentre in modalità portrait finiranno dritti sulla parte superiore del display.
In generale sembra che si punterà ad un design minimalista, senza fronzoli, andando però ad accentuare le dimensioni di tasti come “Indietro” o “Ricarica”, che devono sempre rimanere a portata di polpastrello.
Con questo restyling mirato Firefox punta quindi a diventare il programma predefinito per la navigazione web sulle tavolette mosse dal sistema Google. Il discorso iPad viene rimandato a data da destinarsi, visto che le restrizioni Apple non permettono di realizzare un browser alternativo davvero “completo” indirizzato ai dispositivi iOS.
Roberto Pulito
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L'autorità responsabile dell'emissione
L'autorità responsabile dell'emissione del certificato dice di essere stata vittima di un attacco dei giudici politicizzati.illegaleRe: L'autorità responsabile dell'emissione
Ovviamente di sinistra.Nome e cognomeRe: L'autorità responsabile dell'emissione
- Scritto da: Nome e cognome> Ovviamente di sinistra.Ma non sara' mica lo stesso hacker del Trivulzio per caso?panda rossaRe: L'autorità responsabile dell'emissione
Pure di Stalmann, Bill Gates e Steve Jobs.lucaIn ogni modo ciò che è sucXXXXX è grave
Attaccare la credibilità e la (presunta) sicurezza dei certificati SSL significa minare le fondamenta della stessa rete.Chi ci dice che un domani non possa accadere la stessa cosa anche per certificati di società che forniscono servizi di home banking?Quello che è sucXXXXX deve mettere in guardia tutti, in primis rivalutare anche la credibilità di chi emette questi certificati. Chi fa errori in questo settore dovrà pagarli molto cariOsvaldoRe: In ogni modo ciò che è sucXXXXX è grave
- Scritto da: Osvaldo> Attaccare la credibilità e la (presunta)> sicurezza dei certificati SSL significa minare le> fondamenta della stessa> rete.> Chi ci dice che un domani non possa accadere la> stessa cosa anche per certificati di società che> forniscono servizi di home> banking?> > Quello che è sucXXXXX deve mettere in guardia> tutti, in primis rivalutare anche la credibilità> di chi emette questi certificati. Chi fa errori> in questo settore dovrà pagarli molto> cariQuoto! Anche se temo che gli unici che a pagare saranno sempre i soliti notiLolloRe: In ogni modo ciò che è sucXXXXX è grave
- Scritto da: Lollo> - Scritto da: Osvaldo> > Attaccare la credibilità e la (presunta)> > sicurezza dei certificati SSL significa> minare> le> > fondamenta della stessa> > rete.> > Chi ci dice che un domani non possa accadere> la> > stessa cosa anche per certificati di società> che> > forniscono servizi di home> > banking?> > > > Quello che è sucXXXXX deve mettere in guardia> > tutti, in primis rivalutare anche la> credibilità> > di chi emette questi certificati. Chi fa> errori> > in questo settore dovrà pagarli molto> > cari> > Quoto! Anche se temo che gli unici che a pagare> saranno sempre i soliti> notipurtroppo si ... chi fa i XXXXXX non paga mai ... del resto siamo nella repubblica delle banane http://goo.gl/JF3mqsukadRe: In ogni modo ciò che è sucXXXXX è grave
Sistemi di home banking no, ma organizzazioni importanti come Mossad e Cia si:http://blog.gerv.net/2011/09/diginotar-compromise/BigioGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 31 ago 2011Ti potrebbe interessare