D’ora in avanti, per gli utenti Fitbit indossare un dispositivo del marchio in questione al fine di monitorare la propria salute sarà ancora più conveniente. Da pochissimo, infatti, Fitbit ha ricevuto l’approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) per il monitoraggio in background della frequenza cardiaca, come reso noto da Google stessa che ne è proprietaria.
Fitbit: l’algoritmo PPG rileva segni di fibrillazione atriale
In questo modo, è possibile ricevere una panoramica più esaustiva dello stato di salute complessivo del soggetto che indossa il dispositivo Fitbit e soprattutto si possono rilevare segni di fibrillazione atriale, cioè un’alterazione del normale ritmo cardiaco. Il più delle volte la fibrillazione atriale si manifesta per sparire poco dopo e sovente non dà luogo a sintomi costanti nel tempo, ergo il monitoraggio continuo è essenziale in tal senso.
Il vero fulcro del sistema è l’algoritmo PPG (fotopletismografia), il quale in caso di rilevamento delle alterazioni del ritmo cardiaco può inviare una notifica all’utente, spronandolo a dettagliare l’accaduto con un medico, unitamente a dei consigli su come comportarsi. Considerando che la fibrillazione atriale interessa 33,5 milioni di persone nel mondo e che gli individui che ne sono affetti corrono il rischio di incorrere in un ictus di cinque volte superiore al normale, si tratta indubbiamente di un ottimo supporto.
Da notare che a maggio 2020 Google ha condotto uno studio di cinque mesi sul suo algoritmo, andando a coinvolgere circa 500 mila persone. Dallo studio è emersa una percentuale di accuratezza del sistema di più del 98%. L’algoritmo era stato presentato da Fitbit già a settembre 2020 e poco dopo era stato introdotto in Europa, ma non avendo la possibilità di rilevare in maniera costante il battito era per ovvie ragioni meno efficace.