Ford taglia il 10% della sua forza lavoro

Ford taglia il 10% della sua forza lavoro

Via 7000 dei 70000 dipendenti dell'Ovale Blu: il taglio si inserisce nel programma di riorganizzazione della società voluto dal nuovo CEO Jim Hackett.
Ford taglia il 10% della sua forza lavoro
Via 7000 dei 70000 dipendenti dell'Ovale Blu: il taglio si inserisce nel programma di riorganizzazione della società voluto dal nuovo CEO Jim Hackett.

Il processo di transazione che Ford sta affrontando al fine di abbracciare le innovazioni della smart mobility non sarà indolore: il gruppo ha confermato l’intenzione di procedere con una forte riduzione della propria forza lavoro a livello globale. Il taglio riguarderà ben 7.000 dei 70.000 dipendenti impiegati nel mondo e andrà a completarsi entro l’estate.

Ford licenzia 7.000 dipendenti nel mondo

È uno degli step della riorganizzazione societaria imposta da Jim Hackett, successore di Mark Fields e CEO del gruppo dal 2017. Stando a quanto reso noto, il 20% circa di coloro che libereranno le scrivanie sono attuali manager. La decisione sembra essere collegata a quella annunciata nel mese di febbraio, relativa alla chiusura di un impianto attivo in Brasile fin dal lontano 1967 e all’uscita dal mercato dei mezzi pesanti destinati ai paesi sudamericani. Entro un periodo compreso fra tre e cinque anni, Ford prevede così di risparmiare un totale pari a 11 miliardi di dollari.

Una parte delle risorse sarà destinata a progetti legati alla guida autonoma, con iniziative messe in campo dalla divisione Autonomous Vehicles creata lo scorso anno. L’Ovale Blu è anche tra le realtà che stanno investendo in Rivian (insieme, tra gli altri, ad Amazon e General Motors), una delle aziende più promettenti nel settore delle auto elettriche. Abbiamo inoltre già scritto su queste pagine di iniziative legate alla blockchain, più nel dettaglio al suo impiego per garantire la sostenibilità dei materiali utilizzati nel processo produttivo. In cantiere poi l’alleanza con Volkswagen finalizzata alla realizzazione di nuovi pickup e van commerciali.

La scelta del nuovo CEO è stata dettata anche dall’esigenza di rafforzare le partnership con le realtà della Silicon Valley, ormai quasi d’obbligo per gli automaker che desiderano guardare al futuro con la prospettiva di abbracciare le nuove tecnologie: dai già citati sistemi per le self-driving car fino al V2I (Vehicle-to-Infrastructure) e V2V (Vehicle-to-Vehicle), senza dimenticare le nuove soluzioni di infotainment e tutti i servizi legati alla mobilità connessa.

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Pubblicato il
20 mag 2019
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