Come anticipato un paio di settimane fa con la pubblicazione della Release Candidate 1, FreeBSD 15.0 è ora disponibile nella sua versione finale. A questo giro, sono arrivate la RC3 e la RC4. È il sistema operativo Unix-like, libero e aperto in circolazione da oltre trent’anni.
Le novità di FreeBSD 15.0, ora disponibile
Di seguito l’elenco delle novità più importanti tra quelle introdotte dall’Engineering Team del BSD Project (Berkeley Software Distribution) al lavoro sul progetto.
- Il sistema base può ora essere installato e gestito utilizzando il gestore di pacchetti pkg(8);
- i release artifact (immagini di installazione, VM ecc.) sono generati senza richiedere privilegi di root;
- implementazione nativa di inotify per semplificare il monitoraggio delle directory e il porting software;
- OpenZFS è stato aggiornato alla versione 2.4.0-rc4;
- OpenSSL è stato aggiornato all’ultima versione 3.5.4 con manutenzione a lungo termine (LTS), includendo il supporto per QUIC e algoritmi quantum resistant standardizzati ovvero ML-KEM, ML-DSA e SLH-DSA;
- OpenSSH è stato aggiornato alla versione 10.0p2 con supporto per key agreement come impostazione predefinita.
Con il rilascio di FreeBSD 15.0, il canale stable ha una nuova versione, a circa sei mesi di distanza dall’arrivo della precedente 14.3.
Per tutte le altre informazioni a proposito dei cambiamenti introdotti e per il download delle immagini ISO rimandiamo alle pagine del sito ufficiale. Sono disponibili per sistemi con architetture amd64, armv7, aarch64, powerpc64, powerpc64le e riscv64.
La base per tanti altri sistemi operativi
Non tutti ne sono a conoscenza, ma una parte significativa del codice sorgente di FreeBSD è diventato parte integrante di altri sistemi operativi, come nel caso di Darwin (implementato da Apple in macOS, iOS, iPadOS, watchOS e tvOS), TrueNAS (piattaforma open source per NAS e SAN) e il software di sistema per le console di gioco della famiglia Sony PlayStation. Anche altri OS attuali come OpenBSD, NetBSD e DragonFly BSD ne fanno uso.