Un inizio estate davvero bollente per il nuovo Samsung Galaxy SIII: è dei giorni scorsi la disavventura capitata a un giovane irlandese mentre guidava la sua auto con lo smartphone in carica attraverso la presa dell’accendisigari del veicolo.
“Improvvisamente – racconta il giovane – ho visto sprigionarsi una fiamma chiara dal telefono, poi sono uscite diverse scintille e infine un potente botto. Ho immediatamente fermato la macchina, per esaminare il telefono: era completamente bruciato nella parte inferiore, dall’interno verso il guscio esterno era carbonizzato. La parte inferiore della custodia era fusa. Il telefono continuava a funzionare, ma senza alcun segnale”.

Si nota chiaramente la plastica carbonizzata e fusa sul fondo del dispositivo: l’epicentro della fiammata è posto circa a metà fra il bordo destro del case e la porta microUSB.
Il giovane ha portato il device in un centro assistenza che ha accertato la causa del problema – il surriscaldamento – però non gli ha fornito un telefono sostitutivo.
“Ero davvero seccato: poteva essere un incidente più grave. Penso a cosa mi sarebbe successo se l’esplosione fosse stata più forte e mi avesse colpito in faccia o sulla gamba. E se mi fossi trovato a letto, mentre dormivo?”.
Il centro assistenza ha però inviato la carcassa del dispositivo a Samsung: l’azienda – dopo aver esaminato il telefono – ha provveduto a spedire all’utente un Galaxy SIII nuovo di zecca e (pare) senza alcun malfunzionamento recondito, nonché una serie di accessori per lo smartphone completamente gratuiti.
“I nostri dispositivi potrebbero andare incontro a problemi del genere, difetti strutturali che possono capitare – si legge in una nota sul blog ufficiale di Samsung – Appena riceviamo il device danneggiato, avviamo subito tutti gli accertamenti per appurare quale sia la causa del problema”.
Il Galaxy SIII non è il primo smartphone a prendere fuoco: agli inizi di maggio, in Australia, un iPhone aveva subito la stessa sorte . In quel caso, però, l’incidente era dovuto a una negligenza del proprietario, che aveva fatto eseguire sul suo telefonino una riparazione presso un centro non autorizzato. Identico problema per un Galaxy SII, la cui batteria interna era andata a fuoco nella tasca di un utente rimasto miracolosamente illeso.
Cristiano Vaccarella
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il paese delle discriminazioni...
non si capisce coma mai un piccolo editore che abbia scelto il supporto cartaceo, debba subire gli obblighi e i costi burocratici che invece gli editori online non subiscono... o tutti o nessuno!personaRe: il paese delle discriminazioni...
- Scritto da: persona> non si capisce coma mai un piccolo editore che> abbia scelto il supporto cartaceo, debba subire> gli obblighi e i costi burocratici che invece gli> editori online non subiscono... o tutti o> nessuno!Non si capisce perche' un piccolo lettore che abbia scelto il supporto digitale debba subire gli stessi obblighi e costi di un libro cartaceo che ha spese di carta, di stampa, di trasporto e di magazzino.Come al solito, botte piena e moglie ubriaca!panda rossaRe: il paese delle discriminazioni...
- Scritto da: persona> non si capisce coma mai un piccolo editore che> abbia scelto il supporto cartaceo, debba subire> gli obblighi e i costi burocratici che invece gli> editori online non subiscono... o tutti o> nessuno!Perché un editore cartaceo ha bisogno di un'infrastruttura molto più grande ed è difficile che abbia un giro di affari inferiore ai 100'000 euro all'anno, al contrario di quanto è stato previsto per chi vuole avere un sito di news online e che volendo può essere mandato avanti da una persona sola. Poi parliamoci chiaro, in edicola ci sono un mare di giornali che non compra nessuno e tirano avanti con i finanziamenti pubblici.Dottor StranamoreRe: il paese delle discriminazioni...
stranamore ti sbagli, posso testimoniare diversi esempi di riviste mensili amatoriali, cartacee, fatte da pochi amici appassionati, distribuite gratuitamente, che non arrivano neanche lontanamente a prendere 100 mila euro di sponsor... per esempio alcuni anni fa un amico gestiva da solo un piccolo periodico annuale satirico che costava neanche duemila euro di tipografia per ogni numero... ha dovuto registrarsi al tribunale altrimenti sarebbe stato illegale... ridicolo!personaRe: il paese delle discriminazioni...
- Scritto da: persona> stranamore ti sbagli, posso testimoniare diversi> esempi di riviste mensili amatoriali, cartacee,> fatte da pochi amici appassionati, distribuite> gratuitamente, che non arrivano neanche> lontanamente a prendere 100 mila euro di> sponsor... per esempio alcuni anni fa un amico> gestiva da solo un piccolo periodico annuale> satirico che costava neanche duemila euro di> tipografia per ogni numero... ha dovuto> registrarsi al tribunale altrimenti sarebbe stato> illegale...> ridicolo!Comunque con un sito web puoi anche spendere pochi euro al mese, anzi puoi comprare solo il dominio e utilizzare gratis blogspot. In confronto il tuo amico con i suoi costi di stampa era un colosso.Credo comunque il problema non sia la registrazione al ROC, ma l'obbligo di avere un direttore editoriale pubblicista o iscritto all'albo.Dottor StranamoreRe: il paese delle discriminazioni...
- Scritto da: persona> non si capisce coma mai un piccolo editore che> abbia scelto il supporto cartaceo, debba subire> gli obblighi e i costi burocratici che invece gli> editori online non subiscono... o tutti o> nessuno!Siamo in Italia, le leggi non le fanno i matematici ma i burocrati.Per spiegarti le cose con un esempio.Compri un terreno per fare una casa, peccato che non ti diano il permesso.Apri un canile per cani randagi, se fai il canile ci vuole un alloggio per il guardiano, il permesso te lo danno, quindi costruisci una megavilla. Chiudi il canile.Se non fanno cosi, come si farebbe in italia a raggiungere il concetto di infinito per il numero di leggi?pippo75"vincoli"
Io non capisco perché una testata on line che non chiede soldi a nessuno debba essere sottoposta a vincoli. Perché si parla di "alleggerisce i vincoli sulla titolarità dell'impresa"? Per quale motivo lo stato deve avere un controllo speciale per chi è nel mercato senza chiedere nulla al Governo?Sandro kensanRe: "vincoli"
- Scritto da: Sandro kensan> Io non capisco perché una testata on line che non> chiede soldi a nessuno debba essere sottoposta a> vincoli. Perché si parla di "alleggerisce i> vincoli sulla titolarità dell'impresa"? Per quale> motivo lo stato deve avere un controllo speciale> per chi è nel mercato senza chiedere nulla al> Governo?Lo scopo del ROC è quello di garantire la trasparenza e la pubblicità degli assetti proprietari, oltre che di consentire lapplicazione delle norme sulla limitazione delle concentrazioni editoriali e sulla tutela del pluralismo informativo.Dottor StranamoreRe: "vincoli"
- Scritto da: Dottor Stranamore> Lo scopo del ROC è quello di garantire la> trasparenza e la pubblicità degli assetti> proprietari, oltre che di consentire> lapplicazione delle norme sulla limitazione> delle concentrazioni editoriali e sulla tutela> del pluralismo> informativo.Benissimo e sono d'accordo ma l'iscrizione al ROC non è obbligatoria per quelli sotto i centomila euro di ricavato, per cui perché stabilire vincoli?Sandro kensanRe: "vincoli"
- Scritto da: Sandro kensan> - Scritto da: Dottor Stranamore> > > Lo scopo del ROC è quello di garantire la> > trasparenza e la pubblicità degli assetti> > proprietari, oltre che di consentire> > lapplicazione delle norme sulla limitazione> > delle concentrazioni editoriali e sulla> tutela> > del pluralismo> > informativo.> > Benissimo e sono d'accordo ma l'iscrizione al ROC> non è obbligatoria per quelli sotto i centomila> euro di ricavato, per cui perché stabilire> vincoli?Perché chi sta sotto i 100'000 è troppo piccolo per mettere in pericolo la trasparenza e il pluralismo informativo.Dottor Stranamoreabolire finanziamento pubblico editoria
Bisogna abolire subito il finanziamento pubblico all'editoria, costa troppo ed è antidemocratico. La burocrazia su internet non dovrebbe esistere perciò dovrebbe essere ELIMINATA TOTALMENTE. Ogni sforzo di regolamentazione di internet nasconde semplicemente il tentativo da parte del potere di tacitare il dissenso ed incanalare l'utonto sui binari del pensiero unico. Internet è cultura e sapere, cultura e sapere a portata di tutti sono un problema sia per il potere che per le lobbies che vi gravitano intorno, queste due entità lavorano solo per mantere lo status quo ed i loro guadagni multimiliardari, non fanno nulla gratis e nulla per il bene comune. Diffidate sempre da chi vuole regolamentare internet con la scusa del terrorismo, delle tasse o di qualche altro problema inesistenze creato ad arte, in realtà vuol fare solo il proprio interesse.Internet è nata senza confini, chi l'ha vissuta in quegli anni sa di cosa sto parlando, facciamo in modo che non diventi un ulteriore strumento di controllo e guadagno.abbiateGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 22 giu 2012Ti potrebbe interessare