GitHub rilascia la versione beta di Copilot Chat

GitHub rilascia la versione beta di Copilot Chat

GitHub ha annunciato la disponibilità della beta pubblica di Copilot Chat che consente agli sviluppatori di velocizzare la scrittura del codice.
GitHub rilascia la versione beta di Copilot Chat
GitHub ha annunciato la disponibilità della beta pubblica di Copilot Chat che consente agli sviluppatori di velocizzare la scrittura del codice.

GitHub ha annunciato la disponibilità della versione beta di Copilot Chat, parte dell’iniziativa Copilot X annunciata a fine marzo. Il chatbot era finora accessibile solo tramite lista di attesa. Gli sviluppatori possono interagire con il modello GPT-4 durante la scrittura del codice.

GitHub Copilot Chat per tutti

La beta pubblica di Copilot Chat è disponibile per tutti gli utenti business tramite Visual Studio e VS Code. Si tratta di un assistente conversazionale integrato nell’ambiente di sviluppo (IDE) che consente di eseguire attività complesse attraverso richieste testuali. È quindi possibile creare intere applicazioni ed effettuare il debugging del codice in pochi minuti.

A differenza dei chatbot general purpose, Copilot Chat è “contestualmente consapevole” del codice scritto dallo sviluppatore, quindi permette anche di correggere errori di programmazione, effettuare l’analisi del codice e risolvere problemi di sicurezza. Il chatbot di GitHub fornisce suggerimenti e soluzioni in tempo reale.

Secondo l’azienda californiana, acquisita da Microsoft nel 2018 per 7,5 miliardi di dollari, la produttività degli sviluppatori può aumentare di 10 volte. Ciò significa che il lavoro di 10 giorni può essere completato in un giorno. Gli amministratori possono attivare e configurare Copilot nella sezione dedicata delle impostazioni dell’account.

Nelle prossime settimane è previsto anche il lancio pubblico di Copilot Voice, il servizio che consente di usare la voce per fare richieste al chatbot (non è stata comunicata una data precisa). Copilot X rappresenta un ottimo esempio di utilizzo dell’intelligenza artificiale generativa. Purtroppo la capacità di generare codice viene sfruttata anche dai malintenzionati. Esistono infatti versioni “cattive” di ChatGPT, come WormGPT.

Fonte: GitHub
Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
23 lug 2023
Link copiato negli appunti