Gli Internet Cafè pensati per i disabili

Gli Internet Cafè pensati per i disabili

Una società americana reinventa i pub Internet, riprogettandoli con l'obiettivo di offrire anche alle persone diversamente abili i vantaggi della comunicazione informatica. Gratis
Una società americana reinventa i pub Internet, riprogettandoli con l'obiettivo di offrire anche alle persone diversamente abili i vantaggi della comunicazione informatica. Gratis

Dare la possibilità di entrare in contatto con l’informatica e la telematica anche a chi ha problemi ad utilizzare gli strumenti di interfaccia tradizionali: è questa l’idea che sta alla base dei nuovi Good Bytes Cafè , catena di Internet café appena inaugurata a San Antonio, Texas.

L’idea di dar corpo ai temi dell’accessibilità fisica ed elettronica con i net point è della Goodwill Industries International : la società americana, che offre percorsi formativi e servizi di impiego alle persone disabili in 24 diversi paesi, spera che l’iniziativa spinga verso il mondo tecnologico chi non può permettersi di acquistare le sofisticate apparecchiature per interfacciarsi al PC necessarie a superare il proprio handicap.

L’appena inaugurato Good Bytes Cafè, primo di quella che potrebbe essere una lunga serie di strutture negli Stati Uniti e non solo, è totalmente gratuito per gli utenti . Approfittando della generosa donazione di 125mila dollari della sede locale della telco AT&T , Goodwill Industries lo ha infarcito di PC IBM compatibili dotati di avanzate tecnologie di interfacciamento pensate per i portatori di handicap.

La dotazione comprende software per l’ingrandimento e la lettura di testi ad alta voce per chi ha la vista debole, mouse a forma di joystick più facili da controllare, un dispositivo ottico che permette di muovere il cursore del mouse con gli occhi o anche un controller da montare sulla testa per padroneggiare il cursore muovendo semplicemente la testa o il naso.

All’apertura, il Cafè pare sia stato accolto dall’entusiasmo dei primi avventori: Engadget cita la reazione di una persona con problemi di sordità, che ha descritto la struttura come “assolutamente fantastica”. Rebecca Helterbrand, vice presidente del settore marketing per la sede locale delle Goodwill, ha dichiarato il proprio apprezzamento per l’apertura del Good Bytes Cafè, esprimendo la speranza che rappresenti soltanto l’inizio di una lunga serie di iniziative simili.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
19 dic 2006
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