L’integrazione sempre più stretta tra Gemini e i servizi di Google come Gmail e Calendario solleva seri interrogativi sulla protezione dei dati personali. Proton, paladino della crittografia end-to-end, non ha dubbi: questa sinergia è un incubo per la sicurezza degli utenti.
Proton stronca la combo Gmail, Calendario e Gemini di Google
Che Google e la tutela della vita privata non vadano esattamente a braccetto non è certo una novità. L’azienda di Mountain View punta a semplificare la quotidianità dei suoi utenti grazie a Gemini, ora in grado di interagire con Gmail e Calendario per creare eventi o controllare gli appuntamenti in agenda. Ma dietro la promessa di un’assistenza personalizzata si cela il rischio di un accesso sempre più invasivo alle informazioni personali da parte dei giganti tech.
Proton punta il dito contro l’assenza di crittografia end-to-end di default su servizi come Google Calendario. Senza questa protezione, Google mantiene la possibilità tecnica di accedere ai dettagli degli eventi salvati nelle agende degli utenti. Titolo, descrizione, luogo, partecipanti: informazioni preziose che l’azienda può analizzare per migliorare i suoi servizi, ma anche potenzialmente condividere con terze parti, autorità comprese, in base a normative come il FISA negli USA.
Gemini + Calendar + Gmail = Privacy Hell 💀 https://t.co/3LUvhJ1RpX
— Proton Mail (@ProtonMail) May 9, 2025
L’ingresso in scena di Gemini complica ulteriormente il quadro. Google assicura di non usare i dati di Google Documenti per addestrare i suoi modelli AI, ma la sua policy sulla privacy non esclude in modo categorico l’impiego di contenuti pubblici a questo scopo. Inoltre, Gemini memorizza di default le richieste degli utenti e le proprie risposte.
Senza codice aperto per Gemini e Google Documenti, non è possibile verificare in modo indipendente le affermazioni di Google sulla tutela dei dati. Un problema non nuovo per Proton, che in passato aveva preso in considerazione l’idea di lasciare la Svizzera proprio per timori legati alla sorveglianza e alla protezione delle informazioni.
Qual è l’alternativa?
Di fronte a questo scenario, Proton propone il suo ecosistema fondato su crittografia end-to-end e zero access. Servizi come Proton Mail e Proton Calendar impediscono alla stessa Proton di accedere ai dati degli utenti, dal contenuto delle email agli allegati, fino ai dettagli degli eventi. Un approccio essenziale per chi tiene alla riservatezza delle proprie informazioni.
La filosofia di Proton si basa su un modello di business distinto da quello di Google. Proton Mail, ad esempio, si finanzia tramite abbonamenti a pagamento che offrono funzionalità avanzate, non attraverso lo sfruttamento dei dati a fini pubblicitari.
Proton fa della trasparenza un suo cavallo di battaglia: tutti i suoi servizi sono open source e la loro sicurezza è sottoposta ad audit indipendenti. Un approccio che contrasta con l’opacità rimproverata ai sistemi proprietari dei colossi tech e che rappresenta una garanzia per chi cerca un reale controllo sulle proprie informazioni personali.