Per qualcuno si può trasformare in un incubo: Gmail è down, Gmail è offline, oddio dov’è la mia posta. Così i più smaliziati si sono dati da fare e hanno compilato un elenco dei metodi alternativi con cui raggiungere la propria inbox anche nelle fasi più concitate per i server di Google. Non sia mai che si resti senza posta elettronica.
Sono otto gli indirizzi da memorizzare tra i bookmark del browser per testare diversi modi di accedere alla propria casella di posta. Non tutti sono sempre utili, alcuni offrono visioni peculiari della propria casella, tutti esigono che comunque Gmail sia in perfetta forma (o quasi) per accedere al proprio account: senza dimenticare che, per ogni evenienza, buon accorgimento sarebbe scaricare periodicamente su un computer attraverso un client tradizionale il contenuto della propria inbox. Magari senza cancellarlo, visto tutto lo spazio che c’è a disposizione online, ma come ulteriore backup.
Uno dei più affascinanti indirizzi alternativi al classico mail.google.com è senz’altro quello pensato e realizzato per iPhone : http://mail.google.com/mail/x/gdlakb-/gp/ . L’effetto, anche su una normalissima schermata di Firefox, è identico a quello presentato sullo schermo del melafonino: peccato che il risultato sia formattato per la risoluzione massima di quello stesso schermo, limitata a 320×480 pixel, e la lettura delle email e la composizione delle risposte possa risultare un pochino macchinosa.
Simile, ma non identica, al caso precedente è l’ interfaccia ideata per i cellulari e i PDA, e più in generale per essere consultata in mobilità: http://m.gmail.com/ . A differenza del caso precedente, la visualizzazione si allarga per coprire l’intera finestra del browser, ma la realizzazione gerarchica del codice fa sì che si debba scorrere l’intero testo di una email per raggiungere il collegamento per rispondere ad una missiva.
Altrettanto interessante è la modalità iGoogle Gadget : all’indirizzo http://www.google.com/ig/gmailmax viene mostrata la stessa interfaccia che può essere inserita nella home page personalizzata di BigG. Peculiarità di questa modalità, secondo qualcuno, sarebbe la capacità di scavalcare i filtri che sempre più spesso limitano la libera navigazione all’interno degli uffici. Una URL da tenere a portata di mano se si lavora in una multinazionale.
Ci sono poi la modalità development che consente di saltare il check del browser nel caso si stia usando una versione non ufficiale del software, quella basic per risparmiare preziosi chilobyte di traffico quando se ne senta la necessità a scapito delle funzioni avanzate come l’autocompletamento degli indirizzi, quella secure che sfrutta il protocollo https per garantire riservatezza e infine quella old , per i nostalgici dei bei vecchi tempi.
Infine, vale la pena senz’altro citare la modalità safe , che garantisce di mettersi al sicuro quando si perde il controllo dei gadget del Google Labs . E sono sempre di più le funzionalità aggiuntive che si possono attivare nella propria casella Gmail, dalle risposte pre-confezionate da spedire in giro quando si va di fretta (“Grazie mille, gli darò un’occhiata!”, oppure “Ti sono grato per la tua premura, ho apprezzato molto!”), passando per l’ integrazione di Google Calendar e Docs con tanto di avvisi nell’interfaccia della posta (proprio come in Outlook), fino all’introduzione di nuove emoticon da piazzare nei messaggi e il filtro per evitare di mandare lettere indesiderate ad orari impensati.
Buone notizie, infine, anche per quanti non hanno la fortuna di possedere un Blackberry o uno qualsiasi dei suoi surrogati e anelano a un po’ di posta elettronica anche in mobilità. Da pochi giorni è disponibile la seconda release di Gmail for mobile , l’applicazione scritta in Java che consente di scaricarsi le ultime missive ricevute da una fino a quattro diverse caselle Gmail, offrendo anche alcune rudimentali capacità di lettura ed editing offline. Non sarà come navigare sul proprio computer, ma per smaltire qualche email mentre si viaggia in galleria basta e avanza.
Luca Annunziata