Gogne più precise a L.A.

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Le vuole lo sceriffo di Orange County secondo cui la gogna dei condannati per reati sessuali della zona deve comprendere foto, dati personali e indirizzo esatto di residenza
Le vuole lo sceriffo di Orange County secondo cui la gogna dei condannati per reati sessuali della zona deve comprendere foto, dati personali e indirizzo esatto di residenza


Los Angeles (USA) – Internet può dare una mano alle famiglie e ai genitori preoccupati che i propri vicini di casa possano non essere quelle persone gentili che sembrano e che, in realtà, nascondano un tempestoso passato fatto di violenze e abusi sessuali. Così la pensa lo sceriffo di Orange County , in California, uno dei primi ad aver attivato siti internet con i dati di persone condannate per questo genere di reati, in particolare per aggressioni ai danni di bambini e minori.

La gogna è ormai su dal 2002 e fin qui ha consentito ad ogni residente dell’area di stabilire se, nel raggio di mille piedi da dove vive, risieda qualcuno che abbia scontato una pena per questo genere di reati. Quella offerta dallo sceriffo è una gogna meno esplicita di altre, come quella di San Jose , che offrono accesso non solo a tutti i dati personali e sensibili degli ex detenuti ma anche alla foto del volto.

Ma ora la gogna cambierà. Secondo il Dipartimento di giustizia locale, infatti, è ora di rendere tutto molto più dettagliato, inserendo nei dati disponibili gli indirizzi esatti della residenza di tutti coloro che sono stati condannati per gravi abusi. Oltre agli indirizzi verranno inseriti anche i nomi completi e le fotografie dei condannati.

La decisione di rendere la vita molto più difficile a chi è uscito di galera è dovuta ad una decisione della Contea presa nel nome di una maggiore sicurezza per i residenti che sarebbe fornita dalle potenzialità di internet.

Le gogne, che rappresentano un’applicazione della cosiddetta Legge Megan , dal nome di una bimba che fu rapita, seviziata ed uccisa dal suo aguzzino, secondo lo sceriffo dovrebbero essere adottate da molte altre città che invece spesso titubano, una cosa che crea a suo dire “un disappunto incredibile”.

“La privacy di autori di abusi condannati – ha affermato – è irrilevante se si devono proteggere i bambini della nostra comunità”. Va da sé che al sito, destinato alla comunità locale, può accedere chiunque da qualsiasi altra città o dal resto del mondo…

Sull’argomento vedi anche:
Nessuno fermi le Gogne elettroniche

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Pubblicato il
22 apr 2004
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