Google denuncia Sonos, ricomincia lo scontro legale

Google denuncia Sonos, ricomincia lo scontro legale

Google ha presentato due denunce contro Sonos per la violazione di sette brevetti relativi a tecnologie usate in nove altoparlanti.
Google denuncia Sonos, ricomincia lo scontro legale
Google ha presentato due denunce contro Sonos per la violazione di sette brevetti relativi a tecnologie usate in nove altoparlanti.

Sembrava tutto finito con la vittoria di Sonos all’inizio di gennaio, invece ricomincia lo scontro legale tra le due aziende. Google ha denunciato il produttore di Santa Barbara per la violazione di sette brevetti relativi a varie tecnologie utilizzate negli altoparlanti, tra cui il recente Voice Control.

Google vs Sonos: nuova battaglia legale

Le due denunce, presentate da Google al tribunale della California, riguardano le tecnologie che permettono di rilevare le “hotword”, effettuare la ricarica wireless e gestire un gruppo di altoparlanti tramite comandi vocali. Un portavoce dell’azienda di Mountain View, ha dichiarato che Sonos continua a violare i brevetti e che ha avviato una campagna ingannevole a spese dei clienti.

Piuttosto che competere sulla base dell’innovazione e della qualità dei prodotti, Sonos ha deciso di competere in tribunale e ha avviato una campagna aggressiva e fuorviante contro i nostri prodotti, a spese dei nostri clienti condivisi. Preferiamo l’innovazione al contenzioso, ma le loro azioni non ci lasciano altra scelta che difendere la nostra tecnologia e sfidare la chiara e continua violazione dei nostri brevetti da parte di Sonos.

Nelle denunce è scritto che gli ingegneri di Google hanno collaborato con gli ingegneri di Sonos per aggiungere il supporto di Google Assistant, ma non hanno mai concesso l’uso delle tecnologie, come afferma Sonos. Secondo l’azienda di Mountain View, Sonos ha utilizzato i suoi brevetti per sviluppare la funzionalità Voice Control. I prodotti interessati sono: Sonos Move, Roam, Roam SL, Arc, Beam, One, One SL, Five e Ray.

Google presenterà le stesse denunce all’International Trade Commission nei prossimi giorni. L’obiettivo è chiedere il blocco delle importazioni negli Stati Uniti dei suddetti prodotti.

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Fonte: The Verge
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Pubblicato il
8 ago 2022
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