Google si impegna per offrire un'IA responsabile: le parole di Sundar Pichai

Google si impegna per offrire un'IA responsabile: le parole di Sundar Pichai

Nelle stesse ore in cui Google svela il nuovo Social Innovation Fund on AI, impegno a livello europeo che finanzia lo sviluppo di soluzioni IA trasformative per aziende in contesti svantaggiati, il CEO Sundar Pichai rilascia affermazioni interessanti relative all’impegno di Big G e della società madre Alphabet nello sviluppo responsabile dell’intelligenza artificiale, affinché i problemi di sicurezza relativi alla rapida crescita di questa tecnologia possano essere risolti tempestivamente.

Google vuole IA responsabili nell’industria tech

La conversazione tra Financial Times e Sundar Pichai mostra chiaramente l’ottimismo di quest’ultimo in merito al futuro dell’intelligenza artificiale, da egli ritenuta “la tecnologia più profonda su cui l’umanità sta lavorando oggi”. Tuttavia, è anche evidente la sua preoccupazione relativamente al modo in cui la protezione degli utenti – ergo dei cittadini, fruitori finali dei servizi IA di ultima generazione – venga trascurata dagli sviluppatori.

A oggi, insomma, per Pichai è come se la corsa all’intelligenza artificiale abbia alimentato una competizione poco sicura, senza misure sufficienti al fine di tutelare il pubblico.

Google

L’Amministratore Delegato di Google ha quindi sottolineato come l’implementazione delle IA su Gmail, Google Maps e altri servizi proprietari stia avvantaggiando gli utenti evitando applicazioni dannose, ma anche che i possibili effetti negativi dell’IA andranno analizzati il prima possibile per regolamentare il settore, senza farsi intimidire dai campanelli di allarme suonati da personalità come Elon Musk.

In questa “corsa all’oro”, ecco come Pichai percepisce la posizione della Grande G:

“In Google, introduciamo l’intelligenza artificiale nei nostri prodotti e servizi da oltre un decennio e li rendiamo disponibili ai nostri utenti. Ci teniamo molto. Tuttavia, ciò che conta, ancora di più, è la corsa per costruire l’IA in modo responsabile e rendere sicuro che, come società, facciamo le cose per bene.”

Le critiche nei confronti del gigante statunitense non sono mancate: ricordiamo, ad esempio, l’allerta dei due dipendenti Google che hanno cercato di fermare il lancio dell’intelligenza artificiale proprietaria Google Bard, ritenendolo uno strumento potenzialmente pericoloso e ancora acerbo.

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Pubblicato il
23 mag 2023
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