La pagina dei risultati di Google che conosciamo da 25 anni sta per cambiare per sempre. Invece di una semplice lista verticale di link blu, l’azienda di Mountain View sta sperimentando qualcosa di completamente diverso: Web Guide. È un sistema che usa l’intelligenza artificiale per organizzare automaticamente i risultati in gruppi tematici logici.
Google Web Guide, i risultati di ricerca raggruppati da Gemini
Invece della tradizionale lista di risultati, il nuovo sistema raggruppa le pagine in base ad aspetti specifici della propria ricerca. Se si cerca come viaggiare da soli in Giappone
, non si vedrà più una sequenza casuale di link, ma sezioni dedicate: guide complete, consigli di sicurezza, esperienze personali di altri viaggiatori.
È alimentato da Gemini. L’assistente AI di Google non si limita a capire cosa si cerca, ma anticipa i diversi tipi di risposta di cui si potrebbe aver bisogno.
Web Guide fa parte di Search Labs, il laboratorio sperimentale dove Google testa nuove idee permettendo agli utenti di scegliere quali provare. Non è un cambiamento obbligatorio, ma un’opzione che si può attivare o disattivare in qualsiasi momento.
Il sistema usa una tecnica chiamata “fan-out” che Google aveva già introdotto con AI Mode. Invece di una singola ricerca, l’intelligenza artificiale ne esegue diverse contemporaneamente per catturare sfumature diverse della domanda.
Le domande complesse
La vera potenza di Web Guide emerge con query articolate che riflettono come pensano davvero le persone. Invece di dover pensare alle parole chiave giuste, si può scrivere naturalmente: Vorrei iniziare a correre ma non ho mai fatto sport, da dove comincio?
Normalmente si dovrebbero fare tre o quattro ricerche separate: scarpe da running per principianti, programmi di allenamento, come evitare infortuni, motivazione per continuare. Web Guide capisce che dietro quella semplice domanda ci sono tanti aspetti diversi e organizza tutto in sezioni logiche: una per l’equipaggiamento base, una per i programmi, una per i consigli di salute, e una per le app che aiutano a non mollare dopo una settimana.
Il controllo nelle mani dell’utente
L’esperimento sarà inizialmente disponibile nella tab “Web” di Search, con la possibilità di tornare alla visualizzazione standard senza disabilitare completamente l’esperimento. È un approccio graduale che rispetta le abitudini degli utenti. Si può provare la novità ma anche rifugiarsi nella familiarità quando serve.
Google ha promesso che nel tempo espanderà Web Guide anche alla tab “Tutti”, quello che useranno la maggior parte delle persone per le ricerche quotidiane. È un segnale che l’azienda crede davvero in questa direzione.
La metamorfosi di Google
Web Guide è l’ultimo tassello della trasformazione di Google da semplice indice del web a “motore delle risposte”. L’obiettivo non è più solo trovare pagine rilevanti, ma fornire risposte complete senza costringere gli utenti a visitare decine di siti diversi.
È una strategia che fa felici gli utenti ma preoccupa editori e creatori di contenuti, che vedono diminuire il traffico verso i loro siti. Ogni miglioramento nell’esperienza di ricerca corrisponde a meno clic verso l’esterno, minando il modello economico che ha sostenuto il web aperto per decenni.