Google Meet: trasferimento chiamate tra dispositivi

Google Meet: trasferimento chiamate tra dispositivi

La nuova funzionalità di Google Meet, accessibile a tutti, permette il trasferimento della videochiamata da un dispositivo all'altro senza interruzioni.
Google Meet: trasferimento chiamate tra dispositivi
La nuova funzionalità di Google Meet, accessibile a tutti, permette il trasferimento della videochiamata da un dispositivo all'altro senza interruzioni.

L’azienda di Mountain View ha annunciato una nuova funzionalità di Google Meet che permette di trasferire facilmente una videochiamata tra dispositivi. Questa novità sarà accessibile a tutti nei prossimi giorni. Solo gli abbonati a Google Workspace potranno invece sfruttare la crittografia client-side per contattare utenti esterni (anche quelli senza account Google).

Trasferimento di una videochiamata

Molti utenti usano vari dispositivi e si collegano da diversi luoghi. Può capitare quindi di iniziare una videochiamata sullo smartphone e di riprenderla su PC. Questo passaggio comportava finora l’interruzione del collegamento. A partire da ieri, gli utenti possono utilizzare la nuova funzionalità di Google Meet che consente il trasferimento da un dispositivo all’altro (smartphone, tablet, computer) senza soluzione di continuità.

Dopo aver avviato l’app e scelto il meeting è necessario cliccare sulla voce “Switch here“. La videochiamata continuerà quindi sul nuovo dispositivo e verrà interrotta sull’altro. Come specificato nella pagina di aiuto, l’utente può anche mantenere attiva la videochiamata su entrambi i dispositivi.

Il rollout è iniziato ieri e verrà completato entro il 9 maggio. La funzionalità sarà accessibile a tutti, quindi anche agli utenti con account Google personale.

La seconda novità è invece riservata agli abbonati ai piani Enterprise Plus, Education Standard e Education Plus. Google Meet supporta ora la crittografia client-side anche per i partecipanti esterni.

L’amministratore deve però aggiornare la configurazione IdP/KACLS per specificare l’identity provider che dovrà autenticare le chiavi crittografiche. La funzionalità sarà accessibile entro i prossimi tre giorni.

Fonte: Google
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Pubblicato il
25 apr 2024
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