Google, occhio a Open Street Map

Google, occhio a Open Street Map

Apple e Foursquare l'hanno già abbandonata per il servizio di mappe open source. E sul servizio sembra allungarsi l'ombra di Microsoft
Apple e Foursquare l'hanno già abbandonata per il servizio di mappe open source. E sul servizio sembra allungarsi l'ombra di Microsoft

Google Maps, pur rappresentando al momento il leader nel settore delle mappe online, non è senza contendenti . A rappresentare sul fronte mappe il principale avversario di Mountain View sembra essere OpenStreetMaps, atlante open source basato sul crowdsourcing e finanziato, tra gli altri, da Yahoo! (dal 2006) e Microsoft (dal 2010).

In particolare, sia Fourquare che Apple ( per il momento solo per iOS) hanno abbandonato Google Maps a favore del servizio alternativo MapBox basato sui dati in crowdsourcing di OpenStreetMap. Secondo alcune fonti , tuttavia, sarebbero diverse le aziende scontente del servizio di mappe di Google: una questione legata soprattutto alla sua recente decisione di introdurre una tariffa per l’utilizzo del servizio da parte degli utenti business.

Mentre Foursquare ne ha fatto soprattutto una questione di costo, Apple sembra aver adottato OpenStreetMap in attesa di sviluppare una propria soluzione che sarebbe in lavorazione.

Particolarmente pericoloso su questo fronte per Google è tuttavia Microsoft, che ha creato rapporti molto stretti con il servizio di mappe: oltre a finanziare il progetto dal 2010, Microsoft ha messo a disposizione del servizio le risorse del suo Bing Aerial Imagery e assunto il suo fondatore, Steve Coast, come vertice del suo Bing Maps, dandogli al contempo la possibilità di continuare a lavorare ad OpenStreetMap . Una mossa che sembra inequivocabilmente sancire la collaborazione tra questo e i servizi omologhi di Bing.

Claudio Tamburrino

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Pubblicato il
29 mar 2012
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