Google, quando lavorare non stanca

Google, quando lavorare non stanca

BigG si riprende il primato nella classifica dei migliori posti di lavoro. Incoronata da quasi 20mila dipendenti in terra statunitense. Tra pasti gratuiti e piste da bowling. Il CEO Larry Page celebra lo spirito di famiglia
BigG si riprende il primato nella classifica dei migliori posti di lavoro. Incoronata da quasi 20mila dipendenti in terra statunitense. Tra pasti gratuiti e piste da bowling. Il CEO Larry Page celebra lo spirito di famiglia

Sarà merito dei nutriti stipendi, dei grandi risultati nel search globale, dei pasti gratuiti nei 25 café aziendali. Google è tornata al primo posto nella classifica dei migliori posti di lavoro , quella stilata da ormai 15 anni dalla rivista statunitense Fortune per elencare gli ecosistemi del business preferiti dai dipendenti a stelle e strisce.

Il colosso di Mountain View si è dunque ripreso – per la terza volta negli ultimi anni – la palma di “migliore azienda per cui lavorare”, battendo in volata la società di consulenza Boston Consulting Group . Un balzo di tre posizioni rispetto allo scorso anno, garantito dall’entusiasmo di 18.500 dipendenti statunitensi .

“Le persone vogliono sentirsi parte di una famiglia, anche se si tratta di lavoro – ha spiegato il CEO di Google Larry Page – È ora la terza volta che ci prendiamo il primo posto in classifica, più di qualsiasi altra società. Voglio ringraziare tutti i dipendenti di Google per il duro lavoro che ha reso possibile tutto questo”.

La stessa Fortune ha tracciato il sentiero di un successo ormai consolidato: piste per il bowling, aree all’aperto per giocare a bocce, ma soprattutto grandi risultati finanziari. Il tasso di crescita nell’occupazione garantita da BigG si è assestato sul 33 per cento nello scorso anno .

Ancora Page è intervenuto a presentare la ricetta – non più segreta – di questo momento magico per il Googleplex. “Ci assicuriamo che i nostri dipendenti mangino cibi salutari. Abbiamo numerosi dottori in sede e abbiamo deciso di spostare i dessert in un angolo”.

La classifica di Fortune è comunque strapiena di aziende IT. Il retailer Zappos – controllato da Amazon – è però sceso dal numero 6 al numero 11. Mentre sale il gigante delle telecomunicazioni Qualcomm (23esimo posto). Microsoft è invece scesa dalla 72esima alla 76esima posizione .

Mauro Vecchio

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Pubblicato il
23 gen 2012
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