Google, un googol per aiutare il Mondo

Google, un googol per aiutare il Mondo

I suoi primi 10 anni Google li festeggia spingendo sulla generazione di grandi idee, resa possibile dalla disponibilità di grandi capacità di calcolo
I suoi primi 10 anni Google li festeggia spingendo sulla generazione di grandi idee, resa possibile dalla disponibilità di grandi capacità di calcolo

In occasione del decimo anniversario dalla nascita della più importante corporation tecnologica della società dell’informazione, Google si festeggia da sé mettendo sul piatto denari e finanziamenti per chiunque sia in grado di sfruttare il web, la ricerca online, i contenuti disponibili a pochi click di distanza dall’universo virtuale parallelo alimentato da Montain View per tirar fuori un’idea. Un’idea che possa essere di aiuto a quante più persone possibile , che sia meritevole di considerazione filantropica e quindi dei soldi di cui sopra.

L’autocelebrazione, sulla pagina speciale del decimo compleanno di BigG e del suo impero del search e dell’advertising, è costituita da una timeline particolareggiata degli eventi concernenti la storia della società. Una timeline che comprende sin troppi dettagli su tutto quanto fa Google , dall’incontro dei fondatori Larry Page e Sergey Brin alla data in cui il klingoniano è divenuta una delle 27 “lingue” ufficialmente supportate dal search engine, senza naturalmente trascurare il significato semantico della parola googol che ha dato poi origine al marchio.

Proprio googol, il numero illimitatamente grande che può essere espresso anche come 10 alla centesima, è il leit motiv dell’altra iniziativa intrapresa in occasione della compleanno di BigG, quella che ha a che fare con la filantropia, la voglia di dedicare risorse ed energie a qualcosa di più della semplice soddisfazione del proprio ego e più in particolare con la promulgazione del solito motto “don’t be evil” che dovrebbe albergare nel Googleplex e nei suoi abitanti.

Al “grido” di “May Those Who Help The Most Win”, lanciata con un video stilizzato pieno di buon cuore e spiragli di armonia per l’umanità tutta , l’iniziativa “Project 10 to the 100th” è nata perché “Mai nella storia così tante persone hanno avuto così tante informazioni, così tanti strumenti a propria disposizione, così tanti modi di concretizzare buone idee. Allo stesso tempo così tante persone, di tutti i percorsi della vita, possono fare uso di così tanto aiuto, sia in piccolo che in grande”.

Considerando che “oltre un certo livello base di ricchezza materiale, l’unica cosa che aumenta la felicità individuale nel corso del tempo è l’aiuto dato agli altri”, Google incoraggia chiunque abbia quelle buone idee citate poc’anzi a comunicarle alla corporation, qualsiasi sia la sfera di interesse e le dimensioni del possibile aiuto percepibile agli altri.

Delle idee che verranno sottoposte al progetto sino al 20 ottobre, 100 verranno selezionate da un panel organizzato da Google stessa entro il prossimo 27 gennaio, e tra queste 100, il pubblico dei netizen potrà scegliere 20 semifinalisti e in ultima istanza i 5 finalisti che si spartiranno i dieci milioni di dollari di premio finanziati da BigG .

Che si tratti dell’ennesimo tentativo di allontanare le critiche sul “be evil” aziendale che alimenta il Great Firewall of China in funzione del puro business poco importa: il contributo di BigG a una causa eminentemente filantropica è concreto e dovrebbe favorire il bene comune nonostante tutto. I critici di BigG per oggi rimangono a bocca asciutta.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il 25 set 2008
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