GPL3, ecco la terza bozza

GPL3, ecco la terza bozza

A quasi dieci mesi di distanza dalla precedente, Free Software Foundation ha pubblicato la terza bozza della licenza che introduce nuovi anticorpi per i brevetti e che si fa più tollerante nei confronti del DRM
A quasi dieci mesi di distanza dalla precedente, Free Software Foundation ha pubblicato la terza bozza della licenza che introduce nuovi anticorpi per i brevetti e che si fa più tollerante nei confronti del DRM

Boston (USA) – Con la pubblicazione, avvenuta ieri, della terza e penultima bozza della GPL3, la lunga e tribolata gestazione della nuova licenza di Free Software Foundation ( FSF ) si avvicina ormai alla fase conclusiva.

Come previsto, la nuova bozza affronta la questione dell’ accordo fra Microsoft e Novell , e a tal riguardo introduce clausole che “impediscono ai distributori di agire in collusione con i proprietari dei brevetti per fornire protezioni legali discriminatorie”. Come noto, infatti, l'”immunità” legale garantita da BigM agli utenti di Linux copre esclusivamente le distribuzioni di Novell.

“Il recente accordo sui brevetti stipulato tra Microsoft e Novell mira a scardinare le libertà degli utenti di software”, ha dichiarato Richard Stallman, presidente di FSF e principale autore della GPL. “In questa terza bozza abbiamo lavorato sodo per impedire che questo tipo di accordi si facciano beffe del software libero”.

Gli estensori del nuovo draft hanno poi semplificato i termini utilizzati nella licenza con l’obiettivo da un lato di renderla maggiormente compatibile con la GPL2 e dall’altro di facilitarne la comprensione e l’utilizzo.

Il testo della licenza prevede inoltre che chi viola la GPL3 possa riacquisirne automaticamente il diritto d’uso, a patto però di regolarizzare la propria posizione entro 30 giorni; i produttori che incudono software GPL3 in prodotti consumer sono invece obbligati a fornire, insieme al codice, informazioni sulla sua installazione. Secondo gli autori della bozza, quest’ultima richiesta è ora decisamente meno restrittiva di quella che era contenuta nel vecchio testo.

La precedente bozza, pubblicata nel luglio del 2006, era stata accusata da più parti di essere troppo ideologica, e di riflettere le idee più “integraliste” di Stallman , soprattutto in merito ad aspetti come DRM e compatibilità con le altre licenze aperte. Tra i più maldisposti nei confronti della GPL3 c’è il padre di Linux , Linus Torvalds , che con la pubblicazione di questa terza bozza sembra però aver decisamente mitigato il proprio giudizio.

“Devo dire di essere piuttosto compiaciuto (della nuova bozza, NdR)”, ha commentato il celebre sviluppatore finlandese. “Lo dico non perché la ritenga perfetta, ma semplicemente perché credo sia molto meglio di quanto mi aspettassi”. Torvalds ha spiegato di aver gradito soprattutto la cancellazione di alcune delle più severe restrizioni all’uso del DRM, contro le quali in passato si è strenuamente battuto , e di altre clausole che, a suo dire, rischiavano di “generare molteplici versioni incompatibili della GPL”.

La terza bozza della GPL3 sarà ora oggetto di una consultazione pubblica , della durata di 60 giorni, che permetterà a tutti gli interessati di commentare le modifiche e proporre aggiunte o emendamenti. Al termine di questo periodo verrà pubblicata un’ultima bozza da cui, dopo un dibattito di altri 30 giorni, scaturirà finalmente il testo definitivo della licenza.

Tutte le informazioni sull’ultima bozza della GPL3, incluso il testo integrale, sono reperibili qui .

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Pubblicato il 29 mar 2007
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