Hacker filorussi mandano offline sito Ministero Infrastrutture e Trasporti

Hacker filorussi mandano offline sito Ministero Infrastrutture e Trasporti

Gli hacker filorussi del gruppo NoName057 tornano all'attacco: questa volta nel mirino c'è il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Hacker filorussi mandano offline sito Ministero Infrastrutture e Trasporti
Gli hacker filorussi del gruppo NoName057 tornano all'attacco: questa volta nel mirino c'è il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Vi ricordate del recente attacco hacker al sito dei Carabinieri, condotto dal gruppo filorusso NoName057? Ebbene, dopo tale offensiva il medesimo team di cybercriminali ha deciso di puntare le sue armi informatiche contro il sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, attualmente offline a causa di un attacco DDoS mirato.

L’ennesimo Ministero attaccato dagli hacker filorussi

Si tratta di uno dei tanti attacchi visti nell’ultimo mese ai danni di un’infrastruttura governativa del Belpaese: tra febbraio e marzo 2023, infatti, sono state registrate offensive ai danni del Ministero della Difesa e degli Esteri, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e del Consiglio Superiore della Magistratura. Il modus operandi è il medesimo: il collettivo di hacktivisti condanna l’appoggio all’Ucraina da parte del governo italiano e della popolazione, dando il via a massicci attacchi DDoS ai portali chiave.

Hacker

In questo caso specifico, sul gruppo Telegram di NoName057 è apparso un messaggio di condanna per l’addestramento di un gruppo di 20 soldati ucraini in Italia, e per il recente discorso di Giorgia Meloni nel quale ha confermato l’invio di armi a Kiev. Secondo i media ucraini, peraltro, lo stesso team di hacker ha inviato lettere di minaccia ai giornalisti locali e attaccato siti web di altri paesi europei con il medesimo intento: impedire il corretto svolgimento delle attività per le infrastrutture bersaglio.

Fortunatamente, i danni di un attacco DDoS sono limitati e momentanei, portano a un blocco del portale colpito e null’altro. In breve, i dati sensibili non vengono rubati dai malintenzionati del caso. L’unico disguido riguarda l’impossibilità di accedere ai siti interessati, intasati dalle richieste delle reti di bot (botnet) sfruttate in queste occasioni.

Fonte: RedHotCyber
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Pubblicato il
22 mar 2023
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