Roma – Hacktivism. Il libro. Sull’uso di Internet da parte dei movimenti, sull’attivismo digitale, sulle campagne di informazione e sulle proteste online… C’è anche la storia del movimento hacker italiano, dalle bbs agli hacklabs. Nel volume di Arturo di Corinto e Tommaso Tozzi anche le istruzioni per le nuove forme di mobilitazione digitale…
La storia di come negli ambiti disciplinari piu? disparati, tra cui quello scientifico, della comunicazione e dei media, fino a quello artistico siano emerse attitudini e pratiche hacktivist.
Il volume (Ed. Manifestolibri, pp. 302) sarà presentato venerdì 21 nel pomeriggio presso il TPO Teatro Polivalente Occupato – vle Lenin 3 a Bologna.
Altre info e la versione elettronica del libro sono qui
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haia..
questa volta era meglio se vinceva M$!AnonimoRe: haia..
- Scritto da: Azktung> questa volta era meglio se vinceva M$!Gia'.. ma poi non capisco, le foto ritoccate di quel cesso della graf ?Siam messi bene..AnonimoRe: haia..
- Scritto da: Peppe Purga> - Scritto da: Azktung> > questa volta era meglio se vinceva M$!> > Gia'.. ma poi non capisco, le foto ritoccate> di quel cesso della graf ?> Siam messi bene..Sono d'accordo con la valutazione che fai del'estetica della persona, ma il discorso va fatto a prescindere...Se fossero le foto ritoccate della tua fidanzata/moglie probabilmente non ti farebbe piacere!!!Saluti.AnonimoRe: haia..
- Scritto da: Saluti> > Sono d'accordo con la valutazione che fai> del'estetica della persona, ma il discorso> va fatto a prescindere...> Se fossero le foto ritoccate della tua> fidanzata/moglie probabilmente non ti> farebbe piacere!!!> > Saluti... ma .. se me la facesse diventare gnocca .. magari!!AnonimoPiù politica
Se ho capito bene il tribunale è tedesco, paese molto nazionalista (un pò in Italia farebbe anche bene!) e dove ci si sta muovendo per fare entrare software free nelle pubbliche amministrazioni. Mi sembra una sentenza stupida, se poi pensiamo a tutto quello che ci arriva dalla Germania tra hacker, virus e siti di ogni genere allora è veramente ridicolo.In ogni caso mi fa schifo vedere come basta avere i soldi per ottenere quello che si vuole, se in internet ci finiva mia nonna in mutandoni e denunciavo qualcuno mi facevano una bella pernacchia!!AnonimoRe: Più politica
co tutto il rispetto ma se mettevi tua nonna in mutandoni ti denunciavo io per oltraggio al senso del pudorelolAnonimoMSN aveva davvero torto!!!
Il contratto che MSN fa in Germania con gli utenti da a MSN il diritto di utilizzare tutti i contenuti delle community websites per cavoli propri, di fatto il copyright non è più in mano all'utente. Inoltre le pagine sono fatte in modo tale, tramite logo e frame, che non si riesce a differenziare bene tra contenuti forniti da MSN e contenuti forniti dagli utenti. A questo punto mi sembra giusto che il giudice abbia dato ragione alla Graf. Vi ricordo che nelle prime condizioni d'uso di MS Passport c'era anche scritto che Microsoft poteva fare quello che voleva con le informazioni degli utenti. Questa volta l'ingordigia di MS ha trovato un boccone indigesto.AnonimoE' ora che i provider si responsabilizzino
Troppo comodo per i provider prendere i soldi e poi declinare ogni responsabilita' sui contenuti dei siti ospitati. La tutela della rete deve coinvolgere anche e soprattutto i provider.Dopotutto se uno ospita in casa propria un ricercato puo' essere accusato di favoreggiamento quando non di complicita' e rischiare la galera, non vedo perche' un provider non possa essere ritenuto "complice" di un sito che pubblica contenuti illegali e diffamatori e ospitato in casa del provider stesso.AnonimoRe: E' ora che i provider si responsabilizzino
Bravo-Grazie! Giusto-Grazie! Bis-Grazie!Il mondo non e' la propria camera da letto in cui mettere ordine.AnonimoE' ora che le cartiere si responsabilizzino!
E' ora che i produttori di carta e di penne si responsabilizzino!Troppo comodo per le cartiere, i produttori di penne e matite, prendere i soldi e poi declinare ogni responsabilita' sui contenuti dei foglio e sugli inchiostri. La tutela della rete deve coinvolgere anche e soprattutto le cartiere sui cui fogli possono essere commessi orrendi crimini, come disegnare una tennista nuda. Responsabilita' delle cartiere!Dopotutto se uno ospita in casa propria un ricercato puo' essere accusato di favoreggiamento quando non di complicita' e rischiare la galera, non vedo perche' un produttore di agende e quaderni non possa essere ritenuto "complice" di un pezzo di carta che pubblica contenuti illegali e diffamatori e che vengono affissi in casa del produttore stesso a sua insaputa.Bravo Mark! questo si chiama parlare!Io, Mark2, Voglio estendere il tuo concetto a tutti i responsabili di crimini di tutto il mondo! Per esempio denunceremo tutti quelli che hanno visto i contenuti illegali ed hanno taciuto. Tutti quelli che hanno prodotto Photoshop per fare i ritocchi illegali. Il provider del criminale ritoccatore che ha permesso di connettersi ad internet, l'azienda telefonica che permette discussioni e scambi di dati illegali ed anche l'autore del programma di FTP che ha permesso il transito di contenuti illegali.Bah!Non hai colto evidentemente che il titolo dell'articolo "una sentenza pericolosa" si riferiva proprio al pericolo che persone come te si accaniscano contro fornitori dei servizi, limitandone la liberta' e con questa la liberta' di tutti, anzicche' contro i autori dei gesti illeciti. Pensaci.AnonimoRe: E' ora che le cartiere si responsabilizzino!
> Non hai colto evidentemente che il titolo> dell'articolo "una sentenza pericolosa" si > riferiva proprio al pericolo che persone come > te si accaniscano contro fornitori dei > servizi, limitandone la liberta' e con questa > la liberta' di tutti, anzicche' contro i > autori dei gesti illeciti. Pensaci.Il punto e' che chi puo' controllare non lo fa paradosi dietro a contratti che limitano le responsabilita' pur guadagnando fior di quattrini da attivita' palesemente illecite.Un tipografo che stampa volantini inneggianti alla rivoluzione puo' essere incriminato al pari dell'autore del volantino. Se un negoziante vende un'arma ad un pregiudicato puo' essere incriminato.Perche' un provider non puo' essere incolpato per aver ospitato un sito con contenuti illegali ? La liberta' di espressione e' sacrosanta ma la diffamazione non e' liberta' di espressione ed infatti viene perseguita.Chi ha siti e attivita' legali, dal commercio alla semplice home page del gatto, non ha certamente nulla da temere, chi crede che sentenze come questa siano pericolose per la liberta' evidentemente ha qualcosa da nascondere.AnonimoRe: E' ora che le cartiere si responsabilizzino!
> Il punto e' che chi puo' controllare non lo> fa paradosi dietro a contratti che limitano> le responsabilita' pur guadagnando fior di> quattrini da attivita' palesemente illecite.> beh insomma.. fior di quattrinile community sono tutte gratis..> Un tipografo che stampa volantini> inneggianti alla rivoluzione puo' essere> incriminato al pari dell'autore del> volantino. Se un negoziante vende un'arma ad> un pregiudicato puo' essere incriminato.> sono reati, caro.qui parliamo di un utente, innocente fino a prova contraria, che uso male uno spazio datogli in locazione gratuita.E' come se io affittassi casa a qualcuno e questo dentro casa mia facesse uso di cocaina.Io che c'entro?che devo fare, mi metto a controllare nei cassetti quando vado a ritirare l'affitto?non parliamo di pregiudicati, ma di persone "normali".> Perche' un provider non puo' essere> incolpato per aver ospitato un sito con> contenuti illegali ? La liberta' di> espressione e' sacrosanta ma la diffamazione> non e' liberta' di espressione ed infatti> viene perseguita.> infatti una volta scoperto l'uso illeggittimo il sito viene chiuso.Ma non si puo' preventivamente considerare tutti potenziali colpevoli da tenere sotto controllo.> Chi ha siti e attivita' legali, dal> commercio alla semplice home page del gatto,> non ha certamente nulla da temere, chi crede> che sentenze come questa siano pericolose> per la liberta' evidentemente ha qualcosa da> nascondere.ma non dire scemenze!secondo te io che sono contro la pena di morte, avrei qualcosa da nascondere?La verita' e' che il mezzo non puo' essere considerato colpevole.Tra l'altro "fregare" i controlli e' una cosa banale.Basta mettere da scaricare "pippo.zip" e dentro ci si mettono mp3, foto porno e quello che vuoi.Un provider mica puo' mettersi a controllare file per file.Gli spazi gratuiti morirebbero.ciaoAnonimoRe: E' ora che i provider si responsabilizzino
Il problema si pone quando uno ha una casa di 5.000 KM quadrati con 200.000 stanze, con 100.000 porte e 300.000 finestre....AnonimoRe: E' ora che i provider si responsabilizzino
Ah, ah, ah ...ohohohohih,ih, ...eh,eh...le risate... ah, ah, ah...AnonimoDue persi e due misure?!
E' curioso come le major discografiche (per quanto riguarda i file mp3), quelle cinematografiche (per quanto riguarda i file video, con l'avvento della banda larga) e i colossi informatici (guarda caso, Microsoft) pretendano la chiusura o il controllo sistematico (e, credo, impossibile) dei sistemi di file sharing, i quali non credo debbano essere ritenuti responsabili dell'uso che ne viene fatto dagli utenti (loro forniscono un mezzo).E come poi invece le stesse aziende, in questo caso Microsoft, accampino come scusante il fatto di non essere responsabili dell'uso improprio di propria tecnologia o servizi da parte degli utenti clienti.Certo, la sentenza in questione e' pericolosa per le conseguenze dirette e indirette che puo' avere, ma e' anche rimarchevole la faccia tosta delle suddette societa': vendono e forniscono servizi e tecnologia a puro usofrutto dei clienti/utenti, esattamente come i servizi di file-sharing, ma le prime non sono responsabili e i secondi si.Strano, non trovate?AnonimoRe: Due persi e due misure?!
> E' curioso come le major discografiche (per> quanto riguarda i file mp3), quelle> cinematografiche (per quanto riguarda i file> video, con l'avvento della banda larga) e i> colossi informatici (guarda caso, Microsoft)> pretendano la chiusura o il controllo> sistematico (e, credo, impossibile) dei> sistemi di file sharing, i quali non credo> debbano essere ritenuti responsabili> dell'uso che ne viene fatto dagli utenti> (loro forniscono un mezzo).MS ha chiesto la chiusura dei sistemi di file sharing?ma sei sicuro?e quando?> E come poi invece le stesse aziende, in> questo caso Microsoft, accampino come> scusante il fatto di non essere responsabili> dell'uso improprio di propria tecnologia o> servizi da parte degli utenti clienti.> Certo, la sentenza in questione e'> pericolosa per le conseguenze dirette e> indirette che puo' avere, ma e' anche> rimarchevole la faccia tosta delle suddette> societa': vendono e forniscono servizi e> tecnologia a puro usofrutto dei> clienti/utenti, esattamente come i servizi> di file-sharing, ma le prime non sono> responsabili e i secondi si.> Strano, non trovate?infatti sono d'accordo...ero a favore di napster e resto convinto che il mezzo e l'uso che se ne fa siano due cose distinte.Altrimenti il coltello e' automaticamente arma da delitto. E come tale il suo possessore e' potenziale assassino.Per fortuna il nostro codice dice che siamo INNOCENTI fino a prova contraria.ciaoAnonimoRe: Due persi e due misure?!
- Scritto da: maks> Per fortuna il nostro codice dice che siamo> INNOCENTI fino a prova contraria.Non sempre e' cosi'. Ad esempio in campo fiscale da qualche anno sei colpevole a meno che tu non riesca a convincere il ministero delle finanze del contrario (sperando ovviamente di trovare qualcuno che abbia voglia di ascoltarti).Basti pensare all'uso dei parametri introdotti nel 95 o 96, non ricordo con precisione.Evviva l'itaGliaAnonimoRe: Due persi e due misure?!
- Scritto da: maks> > MS ha chiesto la chiusura dei sistemi di> file sharing?> ma sei sicuro?> e quando?No, in effetti non mi sono espresso molto bene; però penso che sicuramente anche MS entri nel genere del discorso (e in effetti voleva essere un discorso ampio, che includeva più campi commerciali, come in effetti sono interessati...).Basta pensare alla BSA: MS ne è sicuramente il maggior "sponsor", nessuno vieta che tutelino i propri interessi.Quello che però poco mi piace, per esempio, è leggere di cose tipo la BSA che agisce di concordo con la GdF italiana: ergo, la BSA è autorizzata a proteggere i propri interessi esclusivamente privati utilizzando le risorse e il personale della GdF (che, vi ricordo, paghiamo noi...), ovvero poteri pubblici (in quanto organo esecutivo dell'amministrazione dello Stato); mentre un comune cittadino italiano questa possibilità non credo proprio che l'abbia, se vuole rivalersi legalmente/commercialmente nei confronti di una qualunque software house staunitense, deve brigare parecchio, se non addirittyra intentare una improbabile causa (avete presente David e Golia? credete che vincerebbe ancora David?).> > > E come poi invece le stesse aziende, in> > questo caso Microsoft, accampino come> > scusante il fatto di non essere> responsabili> > dell'uso improprio di propria tecnologia o> > servizi da parte degli utenti clienti.> > Certo, la sentenza in questione e'> > pericolosa per le conseguenze dirette e> > indirette che puo' avere, ma e' anche> > rimarchevole la faccia tosta delle> suddette> > societa': vendono e forniscono servizi e> > tecnologia a puro usofrutto dei> > clienti/utenti, esattamente come i servizi> > di file-sharing, ma le prime non sono> > responsabili e i secondi si.> > Strano, non trovate?> > infatti sono d'accordo...> ero a favore di napster e resto convinto che> il mezzo e l'uso che se ne fa siano due cose> distinte.> Altrimenti il coltello e' automaticamente> arma da delitto. E come tale il suo> possessore e' potenziale assassino.> Per fortuna il nostro codice dice che siamo> INNOCENTI fino a prova contraria.Esatto! Inoltre, trovo una assurda buffonata che ora le major discografiche vogliano far pagare per dare la possibilità di scaricare mp3 dai loro network, quando sappiamo tutti che qualunque mp3 (con un bitrate di 128kb, standard accettabile per la Rete), per quanto accurato nella codifica, non ha certo la qualità di un CD inciso originale.Sono proprio ottusi: mi chiedo, ma quanta gente ricomincerebbe a comprare CD se non costassero una eresia? Se fossero così lungirmiranti da portare i prezzi tra i 5 e 10 ? (e sono largo...), se ne accorgerebbero anche loro.Guarda caso strano, è da una vita che sentiamo lamentare che il mercato della musica è in crisi, ma contrariamente a qualunque legge di mercato che si applica ad altri settori, pur diminuendo la richiesta (qualunque sia il motivo, pirateria inclusa), non diminuiscono i prezzi.E fanno comunque soldi a carrettate!Bha...> > ciaoAnonimoRe: Due persi e due misure?!
- Scritto da: Cristian> E fanno comunque soldi a carrettate!Ehm...più o meno come i miei errori di ortografia.Devo ammettere che mi sono anche allontanato uno zinzinino dall'argomento iniziale...chiedo venia; sapete, la foga...> Bha...> > > > > ciaoCiao.Anonimoè ora che le tipografie si responsabilizzino
cd subAnonimoAssurdo
Quando lo capiranno, quelle teste di cucurbitacee di azzecagarbugli vari, che le normali leggi non si possono applicare in toto alla rete?Nessuno gli ha spiegato che nulla, tecnicamente, vieta al navigatore di scaricare quelle foto e postarle sul suo sito, senza che la M$ se ne accorga neppure? E' giusto chiederne la rimozione, ma non e' materialmente possibile evitare che esse riappaiano chissa' dove. Ma fin quando si continuera' a pensare al web con lo stesso ordine di idee che si riserva alla carta stampata (ricordo che in una causa contro un sito, non ricordo quale, per via di contenuti contestati da un querelante, il tribunale dispose il ritiro di tutte le copie pubblicate!!), aspettiamoci questo genere di c@%%@teAnonimoUna volta tanto sto con MicroSoft...
;-DAnonimoNon vi va mai bene niente
E che c**zo, non vi va mai bene niente, stavolta il dragasacconi ha perso, e anche malamente... che volete di più dalla vita?Io godo.AnonimoChe forniscano l'IP e basta...
Al massimo, ma proprio al massimo, il provider potrebbe consegnare l'indirizzo IP e l'ora precisa di caricamento del file incriminato al tribunale e poi si divertano gli avvocati a rintracciare l'utente spiritoso.Sembra proprio che se hai un sacco di soldi puoi intentare un sacco di cause a di poco "strane" e magari anche vincerle, alla faccia di chi lavora.AnonimoMi sembra proprio una sentenza GIUSTA!!
Credo che abbiano proprio ragione.A proposito ho letto un insulto rivolto a me, nome e cognome, scritto su un muro.Penso che faro' causa al proprietario del muro.In fondo chi ha un muro dovrebbe controllare cosa la gente ci scrive sopra!E quasi quasi ci appiccico anche le foto di me nudo, non credo che sia un bello spettacolo, ma se vinco la causa allora $$$$ a palate.Voi che ne dite, lo faccio sul serio?Funzionera' anche in Italia?"Ma, mi faccia il piacere" come direbbe il gande TOTO'!AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 17 giu 2002Ti potrebbe interessare