HTC respinge ufficialmente le accuse davanti al tribunale per violazione di 20 brevetti. Brevetti su tecnologie utilizzare in iPhone e – secondo Apple – negli smartphone prodotti dall’azienda taiwanese.
“Useremo tutte le nostre armi legali per difenderci” afferma Jason Mackenzie, vicepresidente HTC addetto alle vendite e al marketing negli Stati Uniti. “Competizione” e “possibilità di scelta” i punti su cui batte per ribadire il rischio che si corre proibendo l’importazione dei suoi prodotti nel territorio degli Stati Uniti . Obiettivo che sembra celarsi dietro il ricorso da parte di Cupertino alla Commissione del commercio internazionale statunitense (ITC). L’eventuale blocco dei prodotti HTC, d’altronde, coinvolgerebbe sia apparecchi Android che Windows Mobile . Sbaraglierebbe, insomma, la concorrenza di Apple.
L’azienda taiwanese, d’altronde, si aspetta – data la serietà della questione – un processo molto lungo . Che nel frattempo non fermerà l’intessersi degli affari: i suoi due apparecchi che hanno esordito sul mercato in queste settimane – Nexus One e HD 2 – sono entrambi nominati nella causa depositata da Apple.
HTC, peraltro, ricorda che possiede anch’essa un cospicuo portafoglio brevetti su tecnologie utilizzate in smartphone (risale, per esempio, al 2007 il primo apparecchio “basato su gesti”, le cui tecnologie sono state rivendicate, e al novembre 2008 il primo smarphone 4G WIMAX). Non sembrerebbe, quindi, escludere la possibilità di eventuali controdenunce da sferrare nei confronti di Cupertino.
Ad arricchire la vicenda potrebbero poi intervenire i partner commerciali. Microsoft ma soprattutto Google, entrambi dotati di molte armi da giocare sul piano della competenza legale in campo di proprietà intellettuale.
Claudio Tamburrino
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Equo compenso ANCHE PER LE VIDEOTECHE!
Hasta la videoteca, SIEMPRE!Pepito il lungoChe belle persone
Quindi 75 dollari di tassa per comprare un hard disk. Significa che, ad esempio, se uno studente deve ripararsi il computer sostituendo l'hard disk, perchè gli serve per imparare qualche linguaggio di programmazione, per poi GUADAGNARSI IL PANE, deve prima obbligatoriamente pagare una tassa a quelli che FANNO LA BELLA VITA CON LE CANZONETTE E LE BALLERINE.Che belle persone, davvero!!!FetenteMalafede
Questa tassa rappresenta una soluzione [...] consumatori non vengano criminalizzati solo perché hanno trasferito musica acquistata legalmente da un dispositivo all'altro In questa frase è concentrata tuttal'assurditàla malafede dell'iniquo compenso.Se uno acquista un contenuto, non ha alcuna importanza su quale supporto fisico poi ne usufruisce.Il passo successivo sarà la pretesa che non solo sia importante il supporto fisico, ma anche il momento. In pratica, ascoltare una canzone adesso e ascoltarla tra un'ora, anche se sullo stesso dispositivo, verrà considerato come ascolto di contenuti distinti e quindi da PAGARE due volte.In sostanza, il sogno proibito di tutte le major, ogni volta che vedi o ascolti qualcosa devi pagare pagare pagare pagare...Ma la cosa veramente ironica è che non si rendono minimamente conto che così facendo forniscono una formidabile giustificazione morale alla Pirateria (che nessuno potrà mai fermare). ABOLIRE IL COPYRIGHTABOLIRE IL COPYRIGHTRe: Malafede
La cosa assurda è che senza musica&film si vive lo stesso. E pure bene.Peccato che, però, la TANGENTE alla SIAE* la si debba pagare lo stesso... *SIAE = Società Ita_g_liana Anonima EstorsoriSalvatopoRe: Malafede
- Scritto da: ABOLIRE IL COPYRIGHT> Questa tassa rappresenta una soluzione [...]> consumatori non vengano criminalizzati solo> perché hanno trasferito musica acquistata> legalmente da un dispositivo> all'altro > > In questa frase è concentrata tutta>l'assurditàla malafede dell'iniquo> compenso.> > Se uno acquista un contenuto, non ha alcuna> importanza su quale supporto fisico poi ne> usufruisce.> Giusto, ma solo se lo acquista legalmente.Poi può goderselo come gli pare, donarlo o altro a chi gli pare.> Il passo successivo sarà la pretesa che non solo> sia importante il supporto fisico, ma anche il> momento. In pratica, ascoltare una canzone adesso> e ascoltarla tra un'ora, anche se sullo stesso> dispositivo, verrà considerato come ascolto di> contenuti distinti e quindi da PAGARE due> volte.> Che esagerazione, mi sempra la premessa per..............> Ma la cosa veramente ironica è che non si rendono> minimamente conto che così facendo forniscono una> formidabile giustificazione morale alla> Pirateria (che nessuno potrà mai> fermare).> ........... giustificare la pirateria con moltipochi argomenti a supporto.> ABOLIRE IL COPYRIGHT Il copyright non si potrà mai abolire per ragioni semplicissime.la svolta di obama che tanot ha sorpteso molti, segnalata pure su PI di favorire la sua difesa, non è altro che la presa d'atto che l'occidente dipende e dipenderà sempre più da diritti d'autore, brevetti, ecc Cioè tutto ciò che servbe a protezione di opere dell'ingegno anche se facilmente copilabili e trasferibili con un sempolice copia e incolla.La produzione materiale sarà sempre più delegata a paesi in via di sviluppo (vedasi il Boom cinese), mentre da noi ci sarà la parte creativa.Secondo me tutte queste manovre di appesantimento del fardello da equo compenso, rallentamenti nello sviluppo della banda larga, proposte tariffarie per gb scaricatianzichè darci una bella flat adsl performante, son solo strumenti per far capire ai duri di comprendonio chela pirateria e la contraffazione in genere sono un danno per l'occidente.Quando la stargrande maggiornaza del lavoro occidentale dei Paesi sviluppati sarà quasi solodesign, brevetti, musica ,cinema, ecc., opere cioè facilmente piratabili, lavoro da cui dipenderanno decine di milioni di posti di lavoro e fatturati miliardari-in euro- forse i duri di comprendonio capirannol'importanza del rispetto del copyright (inteso in senso lato, ovviamente).HiperlonRe: Malafede
Si ma non è che aumentando la burocrazia e la protezione del copyright miglioreranno le cose: secondo me e come molti altri bisogna rivedere profondamente il sistema legato alla difesa, non aumentando i problemi, ma rivedendo tutta la filiera e i passaggi dei diritti: sappiamo benissimo infatti che di un cd da 16, si e no di diritti arriva 1 all'artista...bLaxRe: Malafede
- Scritto da: bLax> Si ma non è che aumentando la burocrazia e la> protezione del copyright miglioreranno le cose:> secondo me e come molti altri bisogna rivedere> profondamente il sistema legato alla difesa, non> aumentando i problemi, ma rivedendo tutta la> filiera e i passaggi dei diritti: sappiamo> benissimo infatti che di un cd da 16€, si e no di> diritti arriva 1€> all'artista...Si può rivedere tutto quello che vuoi, ma non ceerto con la pirateria. E' controproducente sotto tutti i punti di vista: si danno più giustificazioni a soluzioni come l'equo compenso (sempre più gravoso, prevedo), ecc;perdite di posti di lavoro nei Paesi occidentali che non saraqnno in grado di tutelare le opere dell'ingegno;mancato sviluppo tecnologico dei realtivi paesi e...altro ancora.Riformare si può riformare tutto, ma stiamo attenti perchèi rischi di soluzioni "anarchiche" sono grossi.HiperlonRe: Malafede
Abolite il copyright e' possibilissimo, perche' l'unica cosa che potrebbe danneggiare e' solo la filiera (uno che produce, 100 che guadagnano)Si deve capire che l'economia sana non e' quella che fa fare a 100 persone lavori inutili, solo per far numeri. I lavori devono essere solo quelli utili. Non come adesso che e' pieno di burocrati che non sanno fare nulla (eccetto che rubare)harveyEquo compenso?
Dopo aver scucito quelle cifre, uno si può sentire autorizzato a riempire tutto l'HD di mp3 presi dal mulo.Tanto, per quel che vale la musica delle major...FunzRe: Equo compenso?
Ma l'equo compenso in Italia c'è già....Mi pare che qui si dimentichi che si parla di Canada non d'Italia...Premetto che qui in Italia c'è l'equo compenso e si rischia ugualmente di finire sotto proXXXXX perchè si scarica musica (si fa per dire) su CD O DVD o HP equo-compensati.Quindi "sedotti e XXXXXati".Alla fine della favola la SIAE accumula denaro e non lo distribuisce a tutti gli autori.E' comunque ovvio che ci deve essere un ente che garantisca il diritto d'autore e se non è la SIAE sarà un altro. Il problema è che un ente deve funzionare bene, non come la gran parte degli enti italiani, che sono inefficienti e dannosi.Probabilmente una legge di equo compenso in Canada funzionerà per il semplice fatto che il Canada non è l'Italia.ninjaverdeGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiClaudio Tamburrino 18 03 2010
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