Humane AI Pin è un flop: business in vendita?

Humane AI Pin è un flop: business in vendita?

Fino a un miliardo di dollari: è quanto vorrebbe l'azienda responsabile del dispositivo Humane AI Pin per la cessione dell'intero business.
Humane AI Pin è un flop: business in vendita?
Fino a un miliardo di dollari: è quanto vorrebbe l'azienda responsabile del dispositivo Humane AI Pin per la cessione dell'intero business.

Presentato a inizio novembre come il dispositivo indossabile che avrebbe dovuto mandare in pensione gli smartphone tradizionali grazie all’intelligenza artificiale, Humane AI Pin non ha centrato il suo obiettivo. Le prime recensioni ricevute non sono state positive e gli ordino non decollano. Il prezzo di vendita (699 dollari) e l’obbligo di dover sottoscrivere un abbonamento mensile dedicato per l’utilizzo hanno fatto il resto. Ora, si ipotizza una vendita della startup che l’ha realizzato.

Avventura già terminata per Humane AI Pin?

A lanciare l’indiscrezione è Bloomberg, con un riferimento diretto a operazioni già avviate per trovare un compratore. Secondo fonti rimaste anonime, ma ritenute a conoscenza dei fatti, sarebbero già stati instaurati colloqui con un consulente finanziario per l’assistenza necessaria in una potenziale cessione del business, a fronte di un valore stimato tra i 750 milioni e 1 miliardo di dollari.

La società è stata fondata nel 2017 da Imran Chaudhri, ex designer Apple (impegnato in passato sull’interfaccia di iPhone), insieme alla moglie Bethany Bongiorno. È bene precisare che, al momento, non sono giunte conferme né smentite a proposito di quanto emerso.

Il dispositivo indossabile Humane AI Pin

Sono trascorse poche settimane dal debutto ufficiale sul mercato di Humane AI Pin. Un periodo breve, ma con tutta probabilità sufficiente per acquisire la consapevolezza di un’accoglienza non all’altezza delle aspettative.

Il dispositivo è una sorta di spilla con processore Qualcomm Snapdragon, sistema operativo personalizzato CosmOS, fotocamere, microfoni e una lunga serie di sensori. Nelle intenzioni, avrebbe dovuto rivoluzionare (o quantomeno innovare) le modalità di interazione con i dispositivi in mobilità, fino a oggi dominate dalle dimaniche imposte dal form factor e dalle caratteristiche degli smartphone, facendo leva sulle potenzialità dell’intelligenza artificiale.

Il modello impiegato è GPT di OpenAI. La scorsa settimana, un responsabile dell’azienda ha reso noto l’aggiornamento al nuovo GPT-4o capace di elaborare testo, audio e immagini in modo simultaneo e combinato. In caso di cessione del business, sarà da verificare come verrà gestito il ciclo vitale di Humane AI Pin.

Fonte: Bloomberg
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Pubblicato il
22 mag 2024
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