Le autorità tedesche hanno sequestrato i server di Hydra Market con la collaborazione degli Stati Uniti. Il Dipartimento di Giustizia ha comunicato di aver scoperto l’amministratore, ovvero colui che forniva il servizio di hosting. Si tratta di Dmitry Olegovich Pavlov, un russo di 30 anni, accusato di aver partecipato alla vendita di stupefacenti e al riciclaggio di denaro. Le indagini proseguono, ma le possibilità di arresto sono quasi nulle.
Trovato il gestore di Hydra Market
Hydra Market era il marketplace illegale più grande del dark web con un giro d’affari di oltre 1,2 miliardi di euro solo nel 2020. Due giorni fa la polizia criminale della Germania ha sequestrato i server e oltre 23 milioni di euro in Bitcoin. La piattaforma aveva circa 17 milioni di utenti, la maggioranza dei quali di lingua russa. Hydra consentiva di acquistare e vendere ogni tipo di prodotto e servizio illegale, dagli stupefacenti alle informazioni finanziarie e ai documenti falsi.
I gestori del marketplace trattenevano una percentuale per ogni transazione. Hydra offriva inoltre servizi dedicati per il riciclaggio del denaro che consentivano la conversione dei Bitcoin in valuta corrente. Dmitry Olegovich Pavlov si occupava dell’amministrazione dei server attraverso la sua azienda Promservice, fornendo le infrastrutture necessarie al funzionamento della piattaforma e facilitando la raccolta delle commissioni generate dalle vendite illegali.
Nonostante le accuse, quasi certamente Pavlov rimarrà a piede libero. Tra gli Stati Uniti e la Russia non esiste un accordo di estradizione, quindi le probabilità che possa essere processato nei tribunali degli USA sono pari a zero.