I ricercatori contro il tracciamento dei puntini gialli

I ricercatori contro il tracciamento dei puntini gialli

È un problema noto da tempo ma sempre di scottante attualità, e ora un ricercatore prova a contrastare il tracciamento dei documenti stampati con una nuova tecnica di conversione al volo. La maledizione dei puntini gialli non perdona
È un problema noto da tempo ma sempre di scottante attualità, e ora un ricercatore prova a contrastare il tracciamento dei documenti stampati con una nuova tecnica di conversione al volo. La maledizione dei puntini gialli non perdona

La possibilità di tenere traccia particolareggiata della data in cui è stato stampato un documento cartaceo è una questione su cui si dibatte da anni, le organizzazioni pro-diritti digitali hanno da sempre evidenziato i rischi per la privacy e la cronaca di questi giorni fornisce ulteriore benzina al fuoco delle polemiche.

La questione riguarda i famigerati puntini gialli stampati sui fogli ma invisibili a occhio nudo , una tecnica di tracciamento a base di steganografia che è oramai integrata in un gran numero di stampanti commerciali e che avrebbe contribuito all’identificazione e all’arresto di Reality Winner, autrice del leak che ha permesso al pubblico di conoscere il documento riservato di NSA sull’hacking russo delle elezioni presidenziali statunitensi.

I puntini gialli invisibili avrebbero secondo gli esperti fornito indicazioni molto precise sul giorno, l’ora e la stampante da cui è uscito il documento in oggetto, permettendo quindi all’intelligence USA di chiudere il cerchio su Winner in tempi piuttosto rapidi. Ma al di là della cronaca recente, i rischi per la privacy posti dai punti invisibili erano stati denunciati già nel lontano 2004 .


Se il problema non è nuovo, però, un ricercatore ha ora deciso di agire in maniera concreta per ridurre i suddetti rischi e fornire un’ulteriore protezione alle fonti di documenti riservati di interesse generale : Gabor Szathmari ha proposto una modifica a PDF Redact Tools , uno strumento per l’eliminazione sicura dei metadati dai file PDF prima della pubblicazione.

La modifica del ricercatore prevede la conversione in bianco e nero prima della fase di stampa, un meccanismo che dovrebbe rimuovere ogni traccia di puntini gialli da un documento. Si tratta di una soluzione che non elimina tutti i rischi di tracciamento, concede Szathmari, ma che almeno può servire a prevenire un nuovo caso Winner in futuro.

Alfonso Maruccia

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Pubblicato il
12 giu 2017
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