Quando ripensate al 2023, cosa ricordate?
Si apre così la lettera firmata da Bill Gates che ripercorre l’anno ormai giunto al termine e guarda al prossimo attraverso la lente dell’innovazione. Il co-fondatore ed ex CEO di Microsoft ha ben pochi dubbi: il 2024 sarà l’anno dell’intelligenza artificiale.
La visione di Bill Gates sull’IA
L’analisi di ciò che sta accadendo prende spunto da un paragone con il passato, tornando agli albori di Internet, richiamando alla mente come, all’epoca, molti non sapessero in che modo sfruttare le potenzialità di una rete globale. Lo stesso, sta avvenendo oggi con l’IA.
Al momento, siamo solo all’inizio di questa transizione. È un momento entusiasmante e confuso. Se non avete ancora capito come fare buon uso dell’IA, non siete i soli.
Per quanto riguarda gli ambiti nei quali gli algoritmi potrebbero tornare utili, al di là di quelli inerenti all’ottimizzazione dei processi produttivi, Gates ne individua alcuni di beneficio collettivo, dalla medicina all’educazione, fino alla sanità. Ad esempio, per contrastare la resistenza agli antibiotici, attraverso la creazione di tutor personalizzati in grado di affiancare gli studenti tenendo conto delle loro specifiche esigenze, rilevando precocemente le gravidanze a rischio, per la prevenzione di malattie come quella innescata dal virus dell’HIV e per la gestione delle cartelle cliniche.
L’innovazione come problem solver
Tutti gli esempi citati fanno riferimento a progetti già esistenti, messi in campo proprio con l’obiettivo di far leva sull’innovazione in campo IA per affrontare e risolvere problemi che, quotidianamente, impattano sulla vita delle persone. Ricordiamo che, di recente, ha fatto riferimento anche alla possibilità di ridurre la settimana lavorativa a soli tre giorni, grazie proprio sui cambiamenti che stanno per interessare il mondo del lavoro. Utopia?
La lunga lettera tocca poi altri temi: dalla lotta alla malnutrizione ai cambiamenti climatici, dalle elezioni in programma per il 2024 all’importanza dei vaccini, passando per le guerre. È possibile leggerla nella sua forma integrale sulle pagine del blog GatesNotes.