Rossi al semaforo bruciati e percorrenze nelle corsie sbagliate: sono queste le due segnalazioni più frequenti tra le oltre 50 inviate alla National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA), che hanno portato l’autorità americana sulla sicurezza stradale ad aprire un’indagine contro il software Full-Self Driving delle auto Tesla.
Non è la prima indagine: già ad ottobre 2024 la NHTSA ne aveva aperta un’altra dopo aver ricevuto segnalazioni di Tesla che avevano avuto incidenti in condizioni di scarsa visibilità. Una terza indagine risale ad aprile 2024, un’altra ancora e tuttora in corso.
NHTSA contro Tesla FSD v14
Questa indagine interessa specificatamente l’ultima versione del software per la guida autonoma di Tesla (il FSD v14), che si basa anche sui tantissimi dati raccolti da Tesla durante la fase di test dei suoi robotaxi, attualmente in corso in Texas.
In particolare 18 segnalazioni riguardano auto Tesla che passavano con il rosso, altre 6 sono per mancati avvisi di incidente da parte del costruttore (obbligatorie in caso di auto autonoma o semiautonoma). Altre 18 segnalazioni riguardano Tesla che hanno cambiato corsia dopo una svolta, tagliato una doppia striscia continua o provato ad entrare contromano in alcune strade.
Nella maggior parte di questi casi l’auto avrebbe dato poco o zero tempo al guidatore per accorgersi di cosa stava facendo il software e, di conseguenza, per rimediare al pericolo.
Che succede ora
L’indagine della National Highway Traffic Safety Administration contro Tesla per il Full-Self Driving v14 è appena iniziata (è datata 7 ottobre) ed è ancora in una fase preliminare, ma l’ente ne ha già dato notizia pubblica.
Ci vorranno circa otto mesi per terminare l’indagine e non è escluso che, se il FSD v14 sarà effettivamente ritenuto colpevole di queste pericolose infrazioni, la NHTSA imponga a Tesla un richiamo di tutte le auto affette dal problema. Richiamo che, però, sarà solo virtuale visto che le Tesla aggiornano il proprio software tramite aggiornamenti OTA.