Se i malintenzionati possono craccare o rubare qualsiasi tipo di password, è praticamente impossibile che riescano ad appropriarsi dello “stile” di digitazione. Da questa considerazione ha origine lo sviluppo di un sistema di sicurezza per PC approntato dalla giapponese NTT.
La tecnologia, chiamata Key Touch Pass , è in grado di analizzare le caratteristiche della digitazione dell’utente alla tastiera, confrontarle con quelle del profilo utente autorizzato all’accesso e, dunque, stabilire se chi sta scrivendo sia un impostore . Il sistema analizza la cadenza della digitazione sulla tastiera, il tempo di pressione dei tasti, la distanza temporale tra un clic e l’altro e gli errori più comunemente commessi: tutti criteri già adottati in altri sistemi in grado di qualificare un’individualità definita e, quindi, differente da tutte le altre.
Dopo un centinaio di battute, la macchina, efficace per la lingua inglese e giapponese , confronta il comportamento registrato con quello dell’utente che suppone sia loggato al PC. Se i due profili differiscono oltre una certa soglia di riferimento, il sistema conclude che chi si trova in quel momento al computer non è il proprietario o, comunque, il titolare delle credenziali di accesso. La soglia di riferimento si aggira intorno al 50 per cento, riferimento che, a detta degli sviluppatori, sarebbe adeguato nelle applicazioni e-learning, ma meno rigorosa rispetto a quelle in uso per i sistemi di sicurezza bancari.
L’azienda di produzione sostiene che la nuova invenzione possa essere utilizzata per scopi che vanno al di là della sicurezza, e molte sperimentazioni sono da tempo avviate nei network per l’e-learning. Potenziali usi nel campo dell’ online banking sono allo studio.
Cristina Sciannamblo
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Chi paga cosa
E' chiaro che a questo punto è necessario stabilire chi paga cosa.Introdurre una tariffazione variabile che fa sì che chi usa ad esempio youtube paghi per quello un extra (piccolo ma non zero) permetterebbe alle Telco di ridurre la parte di costo fisso dell'ADSL.O di non aumentarlo e finanziare le nuove tecnologie per chi vorrà più larga banda.Dall'altra non ha tutti i torri nemmeno Bernabè quando dice che google tiene il suo business in america e non paga tasse qua.Se google guadanga vendendo pubblicità ad aziende che dall'america poi vendono servizi o prodotti agli europei è chiaro che poi di tasse entrano quelle sui prodotti (se regolarmente sdoganati), aramente quelle sui servizi, ma zero di quanto a lucrato google sulla pubblicità.Questo crea un flusso di ricchezza a vantaggio di google e dell'america sulle spalle dell'europa e dell'asia.Se l'asia rientra vendendo tecnologia, noi europei che compriamo pc dall'asia e serivizi dall'america perdiamo sempre.Blue turtleRe: Chi paga cosa
- Scritto da: Blue turtle> E' chiaro che a questo punto è necessario> stabilire chi paga> cosa.> > Introdurre una tariffazione variabile che fa sì> che chi usa ad esempio youtube paghi per quello> un extra (piccolo ma non zero) permetterebbe alle> Telco di ridurre la parte di costo fisso> dell'ADSL.Qualunque cosa tu possa inventare per far pagare un contenuto che altrove viene fruito gratuitamente, ci sara' sempre qualcuno che aggirera' il controllo e fara' fruire gratuitamente tale contenuto.E' una battaglia persa.Il destino di internet e' quello di diventare libero, gratuito ed universalmente accessibile.panda rossaRe: Chi paga cosa
appunto, quello che va in crisi semmai e' il modello flat, ma non certo la net neutrality!!...far pagare "a consumo" il traffico (e non il contenuto) sarebbe troppo difficile?univocoRe: Chi paga cosa
cosi torniamo ventanni indietro ? Te pensi che certi servizi fossero nati ugualmente con un limite simile ?SgabbioRe: Chi paga cosa
- Scritto da: univoco> appunto, quello che va in crisi semmai e' il> modello flat, ma non certo la net> neutrality!!> > ...far pagare "a consumo" il traffico (e non il> contenuto) sarebbe troppo> difficile?No, non e' difficile, e' semplicemente idiota, e nuovamente parte dalla presunzione che la gente utilizzi la rete per scaricare.panda rossaRe: Chi paga cosa
Ma neanche per sogno. Ti pago tot megabit al secondo, se voglio posso usarli per guardarmi youtube 24h/24, e tu non puoi venire a rompermi il ca**o cercando di farmi sentire in colpa (ma di che cosa?).Non hai banda a sufficienza per tutti i tuoi clienti? Allarga il tubo o evita di procacciartene altri. Altro che rete non neutrale, ci vorrebbero controlli sulle telco che fanno le furbe...FunzRe: Chi paga cosa
- Scritto da: Blue turtle> E' chiaro che a questo punto è necessario> stabilire chi paga cosa.Al momento, l'utente paga tutto.Le infrastrutture, la banda, tutto.> Introdurre una tariffazione variabile che fa sì> che chi usa ad esempio youtube paghi per quello> un extra (piccolo ma non zero) permetterebbe alle> Telco di ridurre la parte di costo fisso> dell'ADSL.> O di non aumentarlo e finanziare le nuove> tecnologie per chi vorrà più larga> banda.Azz. Solo?A quando pedaggi diversi a seconda della corsia utilizzata in autostrada?Forse ti sfugge un punto, eh: se pago per un acXXXXX ad internet, voglio usufruire di tutto quello che è web.Che poi faccia il refresh della home del Corriere ogi 3 secondi o stia su YT cambia poco.Io pagare banda, io utilizzare.> Dall'altra non ha tutti i torri nemmeno Bernabè> quando dice che google tiene il suo business in> america e non paga tasse qua.???????????????????????> Questo crea un flusso di ricchezza a vantaggio di> google e dell'america sulle spalle dell'europa e> dell'asia.> Se l'asia rientra vendendo tecnologia, noi> europei che compriamo pc dall'asia e serivizi> dall'america perdiamo> sempre.Ehm... Come dire... Ca**i nostri che non innoviamo / produciamo / vendiamo?Valerenragionamenti vaghi e astratti: un caso?
senza un esempio o un riferimento concreto si puo' fare buona poesia, si puo' dire tutto e il contrario di tutto, nonostante cio', si preferisce ugualmente questa tipologia d'espressione forse perche' e' l'unico modo per far passare inosservate eresie megagalattiche senza poter essere contraddetti!...e come fai a contraddire qualcuno che parla senza una logica? ...per esempio qualcuno che propone l'abbandono della net neutrality come unica soluzione per la ripartizione equa delle risorse di rete?univocoAutostrade SpA
Annuncio ufficiale:Da domani Autostrade SpA riceverà una piccola parte degli introiti derivanti dalle vendite di veicoli commerciali e non da tutti i costruttori di autoveicoli e camion.In questo modo il crescente traffico sulla loro rete contribuirà al mantenimento della stessa.Ha senso, no?VindicatorRe: Autostrade SpA
Errore: col tuo esempio, prenderebbe soldi SIA dai conducenti CHE dai produttori.Comodo, facile, in fondo chiedere è gratis...ValerenRe: Autostrade SpA
No, tu fai confusione. Le autostrade in Italia le paga di volta in volta e per ogni viaggio, il conducente o il padrone del mezzo. Se faccio un viaggio, pago 1 e per il percorso fatto. Quindi proprio quello che alcuni vorrebbero per la rete. In Italia paghi le autostrade solo le usi ma se viaggi solo per strade comunali, provinciali e statali alle autostrade non dai nulla. é una tariffazione a consumo e non FLAT come in Svizzera o Austria dove tutti pagano uguale per ogni auto che hanno che sale sulle autostrade; li si che non è equo, si paga tutti uguale anche se in autostrada fai 5 km una volta l'anno, anche se in compenso pagando tutti pagano "relativamente" poco, relativamente per chi viaggia tanto ma certo molto per chi viaggia poco. Io consumo molto su internet, leggendo, chattando, giocando e vedendo tv e film in streaming, consumo molta, enormemente molta di più banda dei miei che navigano un po' e mandano qualche mail e foto; a rigor di logica io dovrei pagare di più perchè uso l'autostrada molto di più di loro mentre invece per i miei è iniquo pagare quanto me visto che usano internet molto meno.Pur non avendo voglia di pagare di più ammetto che la tariffizione flat dovrebbe essere rapportata al consumo reale e non al mero fatto di aver acXXXXX alla rete, la luce si paga in base al consumo e il gas pure e pure il telefono e non solo per il fatto di averlo. Far pagare in parte chi eroga contenuti permetterebbe di non far pagare più l'utenza telefonica ed avere un ritorno da chi si fa lautissimi guadagni proprio grazie alla rete, certamente più lauti delle compagnie telefoniche.TetsuiaGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 5 nov 2010Ti potrebbe interessare