Roma – Le piscine nei giardini delle ville sono sempre molto suggestive, soprattutto quando vengono mantenute in condizioni igieniche degne di essere definite tali. Mantenere depurata la piscina però significa tempo e soprattutto fatica, in quanto le operazioni di pulizia dell’acqua richiedono sforzi quotidiani. Infatti è sufficiente un po’ di vento a far danzare come ballerine delle foglie sullo specchio d’acqua oppure della pioggia a rendere l’acqua non proprio così cristallina ed invitante.
È vero che, in condizioni normali, chi si può permettere una villa con tanto di piscina, molto spesso ha anche a disposizione del personale di servizio o un’azienda incaricata della sua manutenzione, ma capita, purtroppo, che la cura applicata non sia quotidiana o non sia sufficiente a mantenere la piscina sempre al meglio. Per ovviare a tutto ciò e dire basta all’acqua sporca, può essere utile farsi aiutare da un robot che è in grado di mantenere pulite le piscine di ogni dimensione. Solar-Breeze, infatti, è un sistema robotico alimentato attraverso un pannello solare integrato nella parte superiore della scocca.

Il robot deve essere solo acceso ed una volta lasciato libero nell’acqua della piscina, è capace di nuotare per ore, purificando l’acqua dalla sporcizia, dalle foglie e da ogni tipo di detrito solido che galleggi sulla sua superficie. La sporcizia viene raccolta in uno speciale scomparto, che può essere successivamente asportato e svuotato.
Solar-Breeze presenta anche un dispenser chimico per distribuire sull’acqua in modo uniforme il cloro rilasciato dai prodotti chimici commerciali a pastiglia, venduti per la manutenzione delle piscine.
Il pannello solare garantisce un’autonomia illimitata, supportata anche da un gruppo di batterie che si ricaricano con il sole e che continuano a rifornire il robot anche in condizioni di scarsa luminosità. In questo modo, il robot non ha bisogno di essere alimentato tramite cavi, offrendo così maggiore sicurezza nell’uso. Usare Solar-Breeze fa dunque risparmiare tempo, energia ed aiuta l’ambiente, in quanto permette di evitare l’uso delle pompe da piscina, che, nei modelli da 2HP in funzione per un anno, sono in grado di emettere un quantitativo di CO2 nell’atmosfera pari ad un SUV che percorra 20000 km.
Tutti questi vantaggi permetteranno con il tempo di ammortizzare il costo del Solar-Breeze, pari a 500 dollari. Altre informazioni sono reperibili sul sito del produttore .
( via GIZMODO )
G. Barbieri
-
Che tristezza...
Come da titolo...SgabbioRe: Che tristezza...
- Scritto da: Sgabbio> Come da titolo...Tristezza? Ma era un motore di ricerca messo li solo per spillare soldi agli investitori che venivano convinti con chissà quali storie fantasmagoriche.Direi che il giochino gli ha fruttato un bel po di milioni. Vorrei anche io essere triste come loro in questo momento :DtruffacuilDove prendeva i soldi?
Allora, se ben ricordo, Cuil:- non raccoglieva dati dagli utenti (per rispettare la privacy)- non si faceva pagare per usare i suoi servizi (nemmeno con donazioni facoltative)- non metteva pubblicità- non si faceva pagare per indicizzare le pagine (per ottenere una maggiore neutralità)Ma allora... dove prendeva i soldi? Anche chi aveva investito, l'aveva fatto perchè contava di avere un ritorno economico: se vedi che non si prospetta nessun guadagno, nè ora nè in futuro, non investi più, e tenere in funzione un motore di ricerca costa.Peccato, però... un altro motore di ricerca indipendente che se ne va (dopo altavista, alltheweb, lycos, wikia search, yahoo...). Mi preoccupa molto il fatto che rimangano solo Google e Bing: se decidessero di far sparire dalle loro pagine i siti scomodi, tali siti diventerebbero introvabili, e questo sarebbe una minaccia seria alla net neutrality.lavosRe: Dove prendeva i soldi?
non ha chiuso perche' i servizi erano gratuiti ma semplicemente perche' come motore di ricerca non era soddisfacente... all'inizio imputarono la colpa al fatto che la ricerca funzionasse bene solo con le parole in inglese... evidentemente qualcosa nell'algoritmo nn ha funzionato e gli utenti ci mettono poco ad abbandonare una piattaforma che non funziona...- Scritto da: lavos> Allora, se ben ricordo, Cuil:> > - non raccoglieva dati dagli utenti (per> rispettare la> privacy)> - non si faceva pagare per usare i suoi servizi> (nemmeno con donazioni> facoltative)> - non metteva pubblicità> - non si faceva pagare per indicizzare le pagine> (per ottenere una maggiore> neutralità)> > Ma allora... dove prendeva i soldi? Anche chi> aveva investito, l'aveva fatto perchè contava di> avere un ritorno economico: se vedi che non si> prospetta nessun guadagno, nè ora nè in futuro,> non investi più, e tenere in funzione un motore> di ricerca> costa.> > Peccato, però... un altro motore di ricerca> indipendente che se ne va (dopo altavista,> alltheweb, lycos, wikia search, yahoo...). Mi> preoccupa molto il fatto che rimangano solo> Google e Bing: se decidessero di far sparire> dalle loro pagine i siti scomodi, tali siti> diventerebbero introvabili, e questo sarebbe una> minaccia seria alla net> neutrality.alienRe: Dove prendeva i soldi?
Veramente come ricerca faceva schifo.E comunque Yahoo! viene ancora usato molto.Francesco_Holy87Re: Dove prendeva i soldi?
Yahoo non è più indipendente, si appoggia a Bing. È questo il vero pericolo: tu credi di usare due motori di ricerca diversi (e speri quindi che uno possa trovare ciò che l'altro ha ignorato), ma in realtà usi sempre lo stesso motore.lavosRe: Dove prendeva i soldi?
- Scritto da: lavos> Yahoo non è più indipendente, si appoggia a Bing.> È questo il vero pericolo: tu credi di usare due> motori di ricerca diversi (e speri quindi che uno> possa trovare ciò che l'altro ha ignorato), ma in> realtà usi sempre lo stesso> motore.Questa dove l'hai sentita? Dal salumiere?cognomeRe: Dove prendeva i soldi?
Cercando ad esempio Luciano Ligabue, da risultati leggermente diversi. Penso che la cosa non sia del tutto vera... Forse non è altro che uno scambio di tecnologieFrancesco_Holy87Re: Dove prendeva i soldi?
Solite chiacchiere che si fanno al bar di prima mattina, giusto per parlare di qualche XXXXXXX!Ma dico dove caspio l'hai sentita sta storia? Che io sappia yahoo e microsoft si stanno scambiando solo tencnologiefox82iRe: Dove prendeva i soldi?
Non è un problema di fondi, è abbastanza tradizionale nel mercato del tecnologico lavorare a perdere con capitale di ventura per creare una base di utenti prima di iniziare a mettere pubblicità.Non ha chiuso perché non ce la faceva a pagare gli stipendi, ha chiuso perché in questi due anni aveva chiarificato ai finanziatori che non sarebbe mai decollato, ma per motivi tecnologici e non economici.Per fare un paragone, Google è nato nel 1998, nel 2000 già aveva una fetta ingente del mercato e aveva iniziato a mettere i banner publicitari... Cuil dopo due anni era stato abbandonato da tutti gli early adopter. Dopo un po' bisogna anche decidere di staccare la spina.Talking HeadRe: Dove prendeva i soldi?
- Scritto da: lavos> Peccato, però... un altro motore di ricerca> indipendente che se ne va (dopo altavista,> alltheweb, lycos, wikia search, yahoo...)ALTAVISTA c'è ancora.... cercalo con google vedrai che lo trovi.AxelRe: Dove prendeva i soldi?
Lo so benissimo che esiste ancora, ma guarda a chi appartiene:http://en.wikipedia.org/wiki/AltaVista AltaVista is a web search engine owned by Yahoo!. Difficile considerarlo ancora indipendentelavosYauba
Yauba e' la via, ed e' upercorribile.http://yauba.comanonNon funzionava una cippa
non era possibile neppure usare una sintassi tipo "frase intera" oppure +parola1 +parola2 +parola3insomma una schifezzaFetenteRe: Non funzionava una cippa
E come sperava di competere, se aveva il triplo delle pagine ed un decimo della personalizzazione della ricerca?ValerenGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 20 set 2010Ti potrebbe interessare