Magari non avrà avuto lo stesso effetto (pratico ma soprattutto psicologico-mediatico) dell’oramai mitologico millennium bug , ma il leap second i suoi bei danni li ha provocati eccome: numerosi gli episodi di crash e disservizi in Rete, mentre la probabile matrice di altri incidenti occorsi nello stesso periodo temporale attende conferme.
Introdotto qualche decade fa (1972), il leap second serve a risincronizzare gli orologi terrestri con il rallentamento della rotazione terrestre, un fenomeno progressivo e variabile che costringe i “misuratori di tempo” ad accumulare un ritardo sensibile rispetto al naturale avvicendarsi di giorno e notte.
Di “leap second” (l’aggiunta manuale di un secondo a un giorno scelto dell’anno) ne sono già trascorsi 25, ma diversamente da quello del 2005 l’ultimo arrotondamento temporale ha lasciato una scia fatta di crash, disservizi, siti irraggiungibili o codice impazzito come maionese.
Come in occasione del succitato millennium bug – ancorché su scala molto meno estesa – i danni sono stati tangibili anche se non proprio apocalittici negli effetti: il sito di social news Reddit ha manifestato problemi con Java/Cassandra, il network di blog professionali Gawker è finito completamente “down”, Mozilla ha avuto difficoltà con Java, svariati server basati su Linux sono finiti in crash e la compagnia aerea australiana Qantas è stata costretta a posticipare 50 voli.
Matrice probabilmente comune ancorché non confermata hanno avuto i problemi sperimentati dal social network professionale LinkedIn, dalla image board 4chan, da StumbeUpon, Yelp e molti altri servizi e siti web. I problemi di accessibilità a The Pirate Bay e Foursquare sarebbero invece indipendenti dal leap second , e non sono stati chiariti eventuali incroci con i disservizi causati dal maltempo in Virginia che hanno complicato la vita ai clienti dei servizi cloud di Amazon.
Alfonso Maruccia