Il supercomputer da 750 Raspberry Pi

Il supercomputer da 750 Raspberry Pi

Il supercomputer basato su ARM acquistato dal laboratorio di Los Alamos garantisce costi e consumi nettamente inferiori rispetto ad altri sistemi di High Performance Computing. Il suo scopo principale? Servire da banco di prova per gli sviluppatori, lasciando così liberi gli altri HPC per test e simulazioni
Il supercomputer basato su ARM acquistato dal laboratorio di Los Alamos garantisce costi e consumi nettamente inferiori rispetto ad altri sistemi di High Performance Computing. Il suo scopo principale? Servire da banco di prova per gli sviluppatori, lasciando così liberi gli altri HPC per test e simulazioni

Il laboratorio nazionale di Los Alamos ha presentato alla conferenza SuperComputing 17 il suo nuovo supercomputer costruito utilizzando 750 Raspberry Pi . L’HPC in questione è basato su un rack composto da cinque moduli prodotti da BitScope Designs , a loro volta costituiti da 150 Raspberry Pi ciascuno: il risultato finale è una piattaforma di ben 3.000 core dai consumi relativamente esigui se paragonati agli altri supercomputer basati su architetture differenti già in possesso del laboratorio, come Trinity e Crossroads.

cluster bitscope

Gary Grider, leader della divisione del laboratorio dedicata ai computer ad alte prestazioni, ha dichiarato che l’obiettivo del progetto è quello di fornire agli sviluppatori una piattaforma in grado di aiutarli durante le fasi di sviluppo , evitando così l’utilizzo di supercomputer aventi costi e consumi ben maggiori che verranno quindi dedicati quasi esclusivamente a test e simulazioni.

modulo bitscope

Il supercomputer basato su Raspberry è in grado di offrire le stesse capacità di parallelismo degli altri supercomputer , a fronte di costi e consumi – ed ovviamente prestazioni – molto minori: un supercomputer basato su architettura x86 costa centinaia di milioni di dollari e consuma MegaWatt di elettricità, oltre a richiedere infrastrutture specifiche per il suo raffreddamento; un singolo rack composto da 150 Raspberry Pi costa tra i 18 e i 20mila dollari e consuma circa 600 Watt. Il costo di ogni nodo è decisamente più alto di quello di un Raspberry disponibile sul mercato, in quanto ciascun di essi è configurato appositamente, in hardware e in software, per lavorare in parallelo all’interno di un supercomputer.

Stando a quanto dichiarato dalla Raspberry Pi Foundation il laboratorio di Los Alamos intende potenziare ulteriormente il suo nuovo supercomputer: l’obiettivo del prossimo anno è quello di arrivare a ben 40.000 core.

Elia Tufarolo

Fonte Immagini: 1 , 2

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
5 dic 2017
Link copiato negli appunti