Il tecnocontrollo nuoce alla salute

Il tecnocontrollo nuoce alla salute

Una ricerca finlandese rivela i rischi relativi alla sorveglianza elettronica. Stress, ansia, irritazione e perfino rabbia. Per alcuni, l'invasione della privacy è stata intollerabile
Una ricerca finlandese rivela i rischi relativi alla sorveglianza elettronica. Stress, ansia, irritazione e perfino rabbia. Per alcuni, l'invasione della privacy è stata intollerabile

La sorveglianza elettronica ha effetti negativi sul comportamento e sullo stile di vita delle persone: è quanto emerge dai dati elaborati da uno studio condotto dall’Istituto di Information Technology di Helsinki.

I ricercatori hanno munito dieci nuclei familiari di videocamere, microfoni, software per il tracciamento dei PC, connessioni wireless, smartphone, TV e DVD. I soggetti sotto osservazione si sono impegnati a riferire, secondo intervalli di tempo prestabiliti, sul grado di stress vissuto

L’indagine si è proposta di esaminare alcuni potenziali effetti del fenomeno definito come sorveglianza ubiqua : ansia, stress, preoccupazioni legate alla privacy e i comportamenti messi in atto per ottenerla in una condizione di osservazione costante. I risultati esposti hanno evidenziato stati di irritazione, ansia, impazienza e rabbia . La sorveglianza non ha causato problemi di salute mentale paragonabili per gravità agli effetti prodotti dalla depressione o dall’alcolismo, se misurati con una scala standardizzata. Tuttavia, un gruppo familiare ha deciso di uscire dallo studio al sesto mese, sostenendo che la violazione della privacy e dell’anonimato era diventata insopportabile.

Con l’espressione sorveglianza ubiqua , i ricercatori hanno inteso indicare la “raccolta unilaterale di dati relativi agli individui attraverso sensori presenti all’interno dell’ambiente di vita quotidiana”. Riferendosi ai casi di studio, il ricercatore Antti Oulasvirta, afferma : “Anche se quasi tutti sono stati capaci di adattare le proprie abitudini quotidiane per mantenere l’invasione nella privacy a un livello tollerabile, i cambiamenti effettuati hanno reso il nucleo familiare fragile. Qualsiasi mutamento sociale imprevisto riportava al centro della discussione le nuove abitudini adottate e, talvolta, le rendeva impraticabili.”

Cristina Sciannamblo

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
15 ott 2012
Link copiato negli appunti