Atlanta (USA) – Dopo oltre due anni di lavoro, JBoss ha dato alla luce la prima versione matura di Seam , un framework per lo sviluppo di applicazioni web che unisce le tecnologie AJAX con quelle alla base di Java 5.0.
Scritto in Java e rilasciato sotto la licenza LGPL , Seam fornisce agli sviluppatori un insieme di interfacce utente (UI), librerie e widget, con cui forgiare applicazioni pronte per entrare far parte del nascente Web 2.0. Il toolkit contiene anche componenti progettati per semplificare i processi collaterali alla programmazione web, come il session management e l’application workflow.
“Seam è stato progettato da zero con l’obiettivo di eliminare la complessità a livello di architettura e di API”, si legge sul sito del progetto. “Questo toolkit consente agli sviluppatori di assemblare complesse applicazioni web con semplici Plain Old Java Objects (POJOs) commentati, widget UI componibili e un pizzico di codice XML”.
JBoss afferma che Seam unifica ed integra fra loro alcune delle più note tecnologie alla base della cosiddetta Service Oriented Architecture (SOA), quali AJAX, Java Server Faces(JSF), Enterprise Java Beans (EJB3), Java Portlets e Business Process Management(BPM). In particolare, Seam richiede l’uso di JDK 5.0 e fa ampio uso della giovane funzionalità Annotations , che permette di definire vari aspetti del comportamento di un’applicazione senza scrivere grandi quantità di codice.
Seam è uno dei più importanti progetti rilasciati da JBoss da quando quest’ultima è stata acquisita, lo scorso aprile, da Red Hat . Tra i framework open source con cui Seam dovrà confrontarsi c’è Google Web Toolkit , rilasciato in versione beta lo scorso maggio.