Secondo le fonti di Reuters, il governo indiano ha pianificato l’introduzione di nuove regole che stabiliscono specifici obblighi per i produttori di smartphone, tra cui quello che prevede la possibilità di rimuovere le app preinstallate. L’obiettivo non è offrire una maggiore libertà di scelta agli utenti, come stabilito dalla legge sui mercati digitali in Europa, ma di garantire la sicurezza nazionale.
Maggiori controlli su app e sistemi operativi
Non sono ancora noti i dettagli, ma l’eventuale entrata in vigore delle nuove regole avrà importanti conseguenze per i produttori. L’India è infatti il secondo mercato mondiale degli smartphone. Apple, Samsung e Xiaomi ottengono grandi profitti dalla vendita dei dispositivi nel paese.
Secondo il governo, le app preinstallate rappresentano un punto debole per la sicurezza, in quanto raccolgono numerosi dati e possono essere utilizzate dai paesi stranieri (Cina in particolare) per spiare i cittadini. Dal 2020 ad oggi, l’India ha bandito oltre 200 app cinesi, tra cui TokTok (come vorrebbero fare anche gli Stati Uniti).
In base alle nuove regole, i produttori dovranno consentire la rimozione delle app preinstallate. Prima della commercializzazione dei nuovi dispositivi verrà verificata l’esistenza di questa opzione. È previsto inoltre un esame approfondito del sistema operativo. Questi controlli aggiuntivi rallenteranno sicuramente le vendite, aumentando i costi e riducendo i guadagni. Attualmente sono in corso le consultazioni tra governo e parti interessate. I produttori avranno un anno di tempo per rispettare le regole dal giorno dell’entrata di vigore.
La legge sui mercati digitali, che verrà applicata in Europa dal prossimo 3 maggio, impone l’obbligo di consentire la cancellazione delle app preinstallate, la modifica delle impostazioni predefinite che favoriscono prodotti e servizi del gatekeeper, e la visualizzazione di schermate di scelta per i servizi chiave.