Roma – La questione è bollente come ben sanno i lettori di Punto Informatico: di recente una ordinanza del Ministero dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha tenuto fuori dall’Esame di Stato per l’Ordine degli ingegneri, Settore dell’Informazione, Sezione A, i laureati in Scienze dell’Informazione e quelli in Informatica, suscitando inevitabili e accese polemiche . Su questo ora si dovrà pronunciare il Tribunale Amministrativo Regionale.
Il ricorso lo ha presentato al TAR l’ ALSI , Associazione dei laureati in Scienze dell’Informazione ed Informatica secondo cui il MIUR ha mal interpretato il DPR 328 /2001 operando così la clamorosa esclusione dall’Esame .
Secondo l’Associazione, il decreto non esclude “i dottori in Scienze Informatiche del vecchio ordinamento, ed un esame più attento da parte del Ministero, avrebbe evitato di ledere dal punto di vista materiale e morale migliaia di laureati italiani”.
“A prescindere dai tempi di risposta del TAR e dalla Circolare messa sotto accusa – si legge in una nota diffusa dall’ALSI – la problematica dei laureati in informatica della facoltà di Scienze (che si troverebbero illogicamente fuori da una regolamentazione nel loro ambito professionale) è apparsa spettacolare per tipologia a numerosi Senatori e Deputati, ed è pertanto diventata la questione più spinosa tra quelle che il MIUR dovrà affrontare”.
“Al Senato ed alla Camera – ricorda la nota – è stato infatti approvato un Ordine del giorno mediante cui si prende atto che i laureati in Scienze dell’Informazione ed i laureati in Informatica sono tra i maggiori competenti su attività fondamentali riservate agli iscritti dell’Ordine degli ingegneri, e si impegna il Governo a risolvere urgentemente il problema”.
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Uno solo non basta?
Questa follia della selezione di zona è una cavolata immane (oltre che un grosso ostacolo commerciale, giustificabile solo in rarissimi casi)...La protezione è stata fatta in maniera pessima, RIAA come MPAA si ostinano a non capire che non ci sia modo di proteggere tutto quello che vogliono.SalutiAnonimoQuando gli "hacker" schiattano.
Quando persone di questa levatura, che tentano di sfidare il sistema e normalmente sono "invincibili", cedono ... allora siamo arrivati alla frutta.Hanno vinto loro.Il potere del denaro ha vinto su tutto.Le notizie di oggi mi dsitruggono.AnonimoRe: Quando gli "hacker" schiattano.
OK, però la dimostrazione potrebbe farla, che sò, in Slovakia o a San Marino... no ?AnonimoRe: Quando gli "hacker" schiattano.
- Scritto da: BrUtE AiD> OK, però la dimostrazione potrebbe farla,> che sò, in Slovakia o a San Marino... no ?No, verrebbe arrestato appena rimette piede in america.Vedi il caso del programmatore russo... :-(America, paese delle liberta' (delle Major...)AnonimoAmericani schiavi del dollaro
Altro che paese della libertà, meno male che in Europa, PER ORA, schifezze come quelle del DCMA non sono ancora state promulgate. E comunque complimenti al signore, davvero un eroe della protesta civile.AnonimoO'Reilly (x la redazione)
Avevate il correttore automatico? ^__^AnonimoRe: O'Reilly (x la redazione)
Si', è uno script che trasforma in automatico gli apostrofi in lettere accentate e a volte fa casini ;-)Grazie, ciao!- Scritto da: SiN> Avevate il correttore automatico? ^__^Anonimotanto se credono di fermare la conoscenza...
la storia ha gia insegnato molto a riguardo...non sono bastati nemmeno brucciare le persone sul rogo...che faranno ???? il lavaggio del cervello ???AnonimoRe: tanto se credono di fermare la conoscenza...
- Scritto da: blah> la storia ha gia insegnato molto a> riguardo...> non sono bastati nemmeno brucciare le> persone sul rogo...> che faranno ???? il lavaggio del cervello ???Io nun ce metterei la manu sur foco (come invece fece er poro Muzio Scevola)....La questione e' molto seria e onestamente non comprendo come mai nessuno in Europa l'abbia ancora fatto. Infrangere la DCMA significherebbe essere arrestati negli States non nel resto del mondo. L'Europa e' il "paese" piu' sicuro dal quale mandare un messaggio forte contro quella schifezza del Regional Encoding.L'unico deterrente ad un'azione del genere e' il venire arrestati al primo ingresso negli Stati Uniti: ma quanto di coloro che sono pronti a sfidare le major hanno interesse a venire poi negli States?AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 29 lug 2002Ti potrebbe interessare