Cosa implica l’introduzione di processi di Intelligenza Artificiale nell’intricata macchina della Pubblica Amministrazione? Qual è il contesto etico e giuridico all’interno del quale si possa immaginare uno sviluppo di questo tipo? Il primo tentativo di risposta è nel protocollo d’intesa firmato dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione, Paola Pisano, e dal Presidente della Fondazione Leonardo – Civiltà delle Macchine, Luciano Violante.
Come abbiamo presentato nel piano Italia 2025 l’intelligenza artificiale e i big data possono supportare i decisori pubblici verso scelte sempre più consapevoli perché basate sull’analisi di dati, gestendo in maniera efficiente una serie di procedimenti amministrativi. Progettare, sviluppare e sperimentare soluzioni di intelligenza artificiale, purché etiche progettate in modo sicuro e con sempre al centro l’uomo e i suoi valori, e applicarle ai procedimenti amministrativi significa dare attuazione moderna ai principi costituzionali che vogliono un’amministrazione efficiente. Non è qualcosa che si possa scegliere se fare o non fare, è qualcosa che si deve fare e che può avere grandi ricadute positive sulla vita di tutti i giorni dei cittadini.
Paola Pisano
Intelligenza Artificiale nella PA: il protocollo d’intesa
Il protocollo avrà la durata di un anno ed entro 30 giorni sarà posto in essere un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del ministero e della Fondazione Leonardo.
L’intesa verte su focus specifici, definiti fin dalla prima stretta di mano, tra i quali spicca in modo particolare l’intenzione di stilare un vero e proprio “codice di conformità” per far atterrare l’IA nel pubblico sulla base di principi di sostenibilità etica e giuridica:
- la definizione di una metodologia di valutazione che possa garantire, durante le fasi di progettazione, sviluppo e implementazione, l’utilizzo sostenibile dell’IA nei servizi pubblici, nel rispetto dei nostri valori costituzionali;
- la stesura di una proposta di “codice di conformità” per l’implementazione dell’IA nel settore pubblico o in quello privato, anche in vista della definizione di un sistema di certificazione di sostenibilità etica e giuridica;
- la definizione di un piano di formazione per il personale docente delle scuole, su concetti basilari e metodi dell’IA, partendo dall’analisi dei benefici e dei rischi, fino alle regole di condotta per un’IA “benefica”;
- la definizione di almeno due progetti, destinati a una possibile sperimentazione, dedicati all’applicazione di IA nei procedimenti amministrativi e giurisdizionali. Questi progetti saranno identificati anche nell’ambito della cabina di regia interministeriale per l’innovazione del Paese, avviata dal Ministro per l’innovazione tecnologica e la digitalizzazione.
La collaborazione con il Mid rappresenta, per la Fondazione Leonardo, il seguito della Conferenza Internazionale sullo statuto etico e giuridico dell’IA, tenutosi a novembre presso la Camera dei deputati, e un ulteriore impegno per la modernizzazione del Paese nel contesto europeo