Santa Clara (USA) – Nel settore discografico le alleanze fra etichette, fornitori di tecnologie per la protezione dei contenuti e produttori di media si stanno moltiplicando, e l’obiettivo è quasi sempre lo stesso: trovare nuove forme di distribuzione della musica che non siano soggette alla pirateria “selvaggia” che oggi affligge i CD ed il formato MP3.
L’ultima in ordine di tempo, ma fra le prime per importanza, è la nuova partnership stipulata ad inizio settimana fra InterTrust , nota sviluppatrice della tecnologia Digital Rights Management (DRM), e DataPlay , produttore di media digitali.
Le due aziende daranno vita ad una piattaforma per la distribuzione di contenuti, fra cui musica, che integri la tecnologia di protezione dei diritti d’autore sviluppata da InterTrust e i mini-dischi da 500 MB di DataPlay.
Il duo si è già garantito l’appoggio di Universal Music Group, EMI Recorded Music e BMG Entertainment, giganti del settore discografico che hanno pianificato il rilascio di musica sui supporti fisici di DataPlay. I player compatibili con questo formato saranno invece inizialmente prodotti da Samsung, Toshiba e SONICblue.
Le due aziende non nascondono che la loro più grande ambizione è quella di sostituire, un giorno, il CD.
“Uno standard per i media portatili che garantisca la protezione dei contenuti è essenziale per creare il successore del CD”, ha detto Talal Shamoon, vice presidente di InterTrust. “Un formato protetto e standard che si ponga al di là del CD è il solo modo per arrestare definitivamente la pirateria musicale, consentendo nello stesso tempo di fornire ai consumatori quella ricca esperienza che loro vogliono”.
Secondo DataPlay, il proprio formato vanta almeno due fondamentali vantaggi rispetto ad un comune CD, come la portabilità – i dischi hanno un diametro di poco superiore a quello di una moneta da 500 lire – e la capacità – un solo disco da 500 MB è in grado di contenere fino a 11 ore di musica compressa in qualità CD. Ora, con l’apporto della tecnologia DRM di InterTrust, si aggiunge anche la protezione dei contenuti.
Oltre a questo, i dischi di DataPlay, persino quelli pre-registrati, possono essere scritti dall’utente e aprono la strada alla convivenza fra due diverse forme di distribuzione della musica: quella tradizionale, attraverso i canali di vendita al dettaglio, e quella on-line, attraverso il download di musica protetta.
DataPlay si rende anche conto che non è possibile pensare di rimpiazzare il CD da un giorno all’altro, specie considerando l’immensa base di lettori installati nel mondo. Per il momento, l’obiettivo è quello di conquistare il mercato dei player portatili, un settore dove sarà più facile per il mondo discografico imporre standard proprietari e protetti.
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Un solo grido...
ALEEEE OOOoooo aleeee ooooo!Anonimoliberal vs comunisti
non si e' mai costruito un mercato libero sugli espropri, ma sulla libera iniziativaAnonimoRe: liberal vs comunisti
Dipende se la libera iniziativa e', di fatto, libera.- Scritto da: paristexas> non si e' mai costruito un mercato libero> sugli espropri, ma sulla libera iniziativaAnonimoRe: liberal vs comunisti
Non si costruiscono mercati liberi nemmeno svendendo cio' che e' di pubblica proprieta' ad un gruppuscolo di individui senza l'esperienza necessaria per guidare un gigante di questo tipo, ma capaci solamente di chiedere ancora ai risparmiatori di finanziarli per il (ri)acquisto della societa'.Naturalmente, parlo di "svendita" perche' - nonostante l'apparente immensita' della cifra - cablare tutta l'Italia (pur con del volgare doppino di rame) costa ben piu' di centomila miliardi. E non ho ancora parlato di immobili, parco auto, organizzazione.La privatizzazione andava fatta, per carita', ma anche questa e' stata portata avanti "all'italiana".Un'ultima nota: per questioni di coerenza, si dovrebbe scrivere "liberal vs progressisti" o, se preferisci, "fascisti vs comunisti". Ma non ti preoccupare eccessivamente: l'Italia e' ben abituata a questo genere d'incongruenze. E Punto Informatico e' zeppa di gente come te...Carlo S.AnonimoRe: liberal vs comunisti
> Un'ultima nota: per questioni di coerenza,> si dovrebbe scrivere "liberal vs> progressisti" o, se preferisci, "fascisti vs> comunisti". Ma non ti preoccupareeheheheheh chiamali come vuoi, la sostanza e' quella ... .... pero' .. per tua conoscenza la politica economica del governo fascista non era assolutamente liberal, ma era molto simile a quella dei regimi totalitari dell'est ...mi dispiace per te, ma fascisti = comunisti e' l'equazione che preferisco ...........> eccessivamente: l'Italia e' ben abituata a> questo genere d'incongruenze. E Punto> Informatico e' zeppa di gente come te...grazie a dio ...AnonimoRe: liberal vs comunisti
>eheheheheh chiamali come vuoi, la >sostanza e' quella ... .... pero' .. per tua >conoscenza la politica economica del >governo fascista non era assolutamente >liberal, ma era molto simile a quella dei >regimi totalitari dell'est ...Perche'? Quella dei governi cosiddetti "liberal" e' diversa? Parliamo di microsoft, dai...>mi dispiace per te, ma fascisti = comunisti e' >l'equazione che preferisco ..............quindi liberal=progressisti. Sono daccordo con te.>grazie a dio ...Dio si scrive con la "d" maiuscola.O si fa a meno di ringraziarlo... Ah, la coerenza!Carlo S.AnonimoE tira fino all'ultimo come sempre
come sempre la tira per le lunghe Telecom la vecchiarda. Strano che Colannino, in vacanza alle bahamas non si sia suicidato quando ha sentito la notiziaAnonimoRe: E tira fino all'ultimo come sempre
Aggiornati!!Colaninno NON E' PIU' il proprietario della Telecom.Adesso e' tutto nelle mani di Tronchetti-ProveraAnonimoISDN
Ho fatto sisdetta a mezzo racc.rr il 7/6/2001, per tornare alla linea analogica e ho anche inviato, in seguito alla raccomandata, due fax. Non ho avuto nessun riscontro e mi arriva ancora la bolletta con il canone isdn!! Sono davvero dei gran farabutti!!Vorrei sapere cosa posso fare. Poi, parlare col 188 è un'impresa...AnonimoRe: ISDN
In effetti parlare con il 188 è difficile molto difficile: il numero di assistenza ai clienti è il 187 per i privati e il 191 per le aziende!!!AnonimoRe: ISDN
se fossi in te farei staccare la linea telefonica e userei solo il cellulare...AnonimoRe: ISDN
Non pagare più la bolletta ti espone all'accusa di insolvenza: dovresti quindi ri-scrivere alla Telecom Italia indirizzando all'Agenzia territoriale di competenza e per conoscenza alla Sede Generale, al Garante per le TLC e al Ministero delle Comunicazioni (all'attenzione di uno dei sottosegretari con delega per questo tpo di problemi), facendo presente la situazione e gli importi da te pagati malgrado la disdetta. Se poi in indirizzo ci metti anche qualche associazione dei consumatori è meglio. Dunque perseverare e dare più pubblicità possibile al trattamento ingiusto della società nei tuoi confronti.AnonimoRe: ISDN
io ho avuto la stessa idea circa 1 anno fastufandomi del carciofo isdn e del borchione di lato alla porta di casa, dopo un momento di confusione perché non capivano come mai volessi ritornare al "passato" dopo alcuni mesi ed alcune chiamate mi sono venuti a trovare due tizi che mi hanno tolto l'accrocchio di casa, all'epoca avevo scritto di eliminarmi tutti i servizi aggiuntivi che con isdn sono gratis (si fa per dire) e con l'analog no, la sig;ra telecom mi ha fatto pagare 100 sacchi di conversione linea, e mi ha rimborsato la differenza dei canoni dalla data di Ricezione della RR, tu comunque ri-sciaquagli le orecchie echiedi sempre il nome al tipo dell'assistenza, in questo modo se lo prende come fatto di responsabilità personale...Anonimonon dimentichiamo che ... ?
ogni operatore alternativo a Telecom dovra' versare circa 22 mila lire al mese per ogni linea da affittare a noi consumatori ?o ricordo male?AnonimoRe: non dimentichiamo che ... ?
- Scritto da: news> ogni operatore alternativo a Telecom dovra'> versare circa 22 mila lire al mese per ogni> linea da affittare a noi consumatori ?> o ricordo male?Riporto quello che ho già scritto in merito ad un altro articolo sulla flatrate.Visto che non è pensabile che ogni gestore telefonico si costruisca le proprie centrali, l' unico sistema per liberalizzare davvero l' ultimo miglio sarebbe quello di espropriare le centrali (intese come locali in muratura) a Telecom per portarle in mano pubblica e sotto il controllo tariffario degli affitti dello spazio all' interno di esse da parte dell' autority delle TLC (come succede negli USA).Finché Telecom si farà pagare l' affitto per ospitare nelle proprie centrali le schede degli altri gestori telefonici (e comunque finché le centrali saranno di sua proprietà) non saremo mai in regime di ultimo miglio veramente libero.AnonimoRe: non dimentichiamo che ... ?
- Scritto da: FlatNegate> - Scritto da: news> > ogni operatore alternativo a Telecom dovra'> > versare circa 22 mila lire al mese per ogni> > linea da affittare a noi consumatori ?> ... l' unico sistema per liberalizzare> davvero l' ultimo miglio sarebbe quello di> espropriare le centrali a Telecom ...Espropriare ??Sembra una parola degna dei peggiori "comunisti": non credo sia una strada percorribile dall'attuale governo.Per non parlare di quello che sarebbe l'alternativa :-(AnonimoRe: non dimentichiamo che ... ?
- Scritto da: newz> - Scritto da: FlatNegate> > - Scritto da: news> > > ogni operatore alternativo a Telecom> dovra'> > > versare circa 22 mila lire al mese per> ogni> > > linea da affittare a noi consumatori ?> > ... l' unico sistema per liberalizzare> > davvero l' ultimo miglio sarebbe quello di> > espropriare le centrali a Telecom ...> > Espropriare ??> Sembra una parola degna dei peggiori> "comunisti": non credo sia una strada> percorribile dall'attuale governo.> Per non parlare di quello che sarebbe> l'alternativa :-(A parte che l' attuale governo è tutto meno che liberale e a parte che sta ipotizzando non solo di riportare in mano pubblica le centrali ma anche tutta la rete Telecom (si veda http://punto-informatico.it/p.asp?i=36866), comunque Telecom verrebbe, come giusto, pagata bene per cedere le proprie centrali ed inoltre anche negli Stati Uniti, quando hanno scisso l' AT&T (monopolista di allora) per creare 7 nuovi gestori di telefonia, è stato fatto lo stesso.In fondo sarebbe un provvedimento che va a favore della libera concorrenza e del libero mercato.Diversamente non si avrebbe mai una VERA liberalizzazione del cosiddetto "ultimo miglio".Prendiamo l' esempio delle FS: ora è stata giustamente scissa in due aziende (Trenitalia per il trasporto e RFI per la rete) e dal 10 giungo di quest' anno possono correre sui binari ferroviari anche treni di altre società di trasporto che fanno concorrenza a Trenitalia la quale verrà altrettanto giustamente privatizzata a breve.Però, per ovvi motivi, ogni società di trasporto non può avere una sua rete ferroviaria e dunque l' attuale rete FS deve rimanere in mano pubblica per essere a disposizione di ogni società di trasporto (Trenitalia compresa) alle medesime condizioni.Tanto per esemplificare, nella telefonia si è in una situazione nella quale una delle società di trasporto è anche proprietaria della rete ferroviaria con evidenti storture della libera concorrenza.AnonimoSolo annunci...
Dell'ultimo miglio se ne sta parlando da qualche anno. Occorrerebbe un intervento straordinario dello stato, anche clamoroso, per aprire le porte alla vera concorrenza. Nessuna azienda privata ha il diritto di rallentare lo sviluppo di un paese!AnonimoRe: Solo annunci...
L'intervento c'e' stato ed era a suo modo clamoroso: infatti, non si e' fatto alcun rumore intorno alle DUE multe che la Comunita' Europea ho inflitto allo Stato Italiano (NON alla Signora Telecom) per NON aver favorito con tempestivita' lo sviluppo della concorrenza nelle TLC. Sto parlando di diverse decine di miliardi, per la cronaca.>Nessuna azienda privata ha il diritto di >rallentare lo sviluppo di un paese!Tranne Telecom Italia, a quanto sembra...Ah, se non ricordo male, anche microsoft e' stata accusata in questo senso. Poi non so piu' com'e' andata a finire...Carlo S.AnonimoRe: Solo annunci...
Non è paragonabile, Microsoft è competente nel suo lavoro e non rallenta lo sviluppo. Porta acqua al suo mulino approfittando del suo sistema operativo, forse, ma non impedisce (con delle leggi dello stato) ad altre società di software di vendere quello che vogliono e al prezzo che vogliono.Se quello che è successo in Italia sarebbe successo in america sono sicuro che il governo degli Stati uniti in pochi giorni avrebbe preso misure a dir poco drastiche nei confronti dei responsabili.- Scritto da: Carlo S.> L'intervento c'e' stato ed era a suo modo> clamoroso: infatti, non si e' fatto alcun> rumore intorno alle DUE multe che la> Comunita' Europea ho inflitto allo Stato> Italiano (NON alla Signora Telecom) per NON> aver favorito con tempestivita' lo sviluppo> della concorrenza nelle TLC. Sto parlando di> diverse decine di miliardi, per la cronaca.> > >Nessuna azienda privata ha il diritto di> >rallentare lo sviluppo di un paese!> > Tranne Telecom Italia, a quanto sembra...> Ah, se non ricordo male, anche microsoft e'> stata accusata in questo senso. Poi non so> piu' com'e' andata a finire...> > Carlo S.AnonimoRe: Solo annunci...
Ribadisco quanto gia' detto.Se non ricordo male, anche microsoft e' stata accusata di impedire sviluppo. Fra l'altro.E non esistono leggi che in Italia difendono Telecom, ma nemmeno leggi pronte a condannarla in caso di errore.L'esperienza passata (in Italia come in America) insegna che la legge in questi casi deve agire preventivamente, senza attendere che i fatti la colgano di sorpresa.Infine, per quanto riguada il tuo commento personale, la competenza di microsoft sembra essere piu' commerciale/legale che tecnologica.Non risulta, infatti, che abbiano contribuito in alcun senso alla creazione ed allo sviluppo del personal computer negli anni passati.Inoltre, il numero di brevetti "significativi" registrati da microsoft e' assolutamente trascurabile: indice di un'incidenza scarsa o nulla nella serie dei fattori che hanno determinato lo sviluppo del personal computer come lo usiamo oggi.Risultano, invece, noti a tutti i rapporti non eccellenti che quest'azienda ha avuto e continua ad avere con la Giustizia statunitense e altrettanto note sono le sue (chiamiamole cosi') pratiche commerciali.Francamente, vedo poco di cui vantarsi rispetto a Telecom Italia.Carlo S.AnonimoL'unbundling del local loop è free?
Sarebbe interessante capire alcune cose.Quanto costa ad un operatore alternativo a Telecomitalia stipulare un contratto per usufruire dell'ultimo miglio?Chi stabilisce queste tariffe?All'estero come si sono regolati?Gli operatori alternativi hanno intenzione o tendono comunque a creare un local loop proprietario?Spero che pubblichiate un articolo che tratta questi argomenti...GrazieAnonimoRe: L'unbundling del local loop è free?
- Scritto da: Guido S> Quanto costa ad un operatore alternativo a> Telecomitalia stipulare un contratto per> usufruire dell'ultimo miglio?Le ultime voci affermano che si parli di 22 mila lire al mese per ogni linea gestita in alternativa al gestore "ex-monopolista".AnonimoGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiPubblicato il 8 ago 2001Ti potrebbe interessare