Apple ha immesso in commercio il primo iPod Nano nel 2005 e, al pari dell’iPod “normale” che era stato presentato dall’azienda quattro anni prima, ha mantenuto l’iconica rotella per permettere il controllo del volume e dei vari menu di navigazione. Le cose, però, sarebbero potute andare anche diversamente, o almeno così pare stando a quanto emerso nel corso ultime ore.
iPod nano: la foto del prototipo senza rotella
Tony Fadell, l’ingegnere che in Apple si occupò dello sviluppo dell’iPod (e non solo), alla vigilia dell’uscita del suo libro intitolato “Build”, ha condiviso un post su Twitter che recita quanto segue: Ecco vari mockup dell’iPod Nano, abbiamo preso in considerazione ogni soluzione: come sarebbe se lo schermo fosse grande così? E come sarebbe se si togliesse la rotella. Il tweet è poi accompagnato da una foto, visibile di seguito, che mostra una serie di prototipi costruiti per decidere come sarebbe potuto essere l’iPod nano.
L’azienda di Cupertino stava infatti valutando differenti forme e dimensioni per il fratello minore del suo lettore musicale e tra le opzioni papabili vi era anche quella di creare un lettore musicale senza rotella e dotato di uno schermo grande tanto quanto lo stesso dispositivo.
La variante a tutto schermo è quella che si rivela più interessante poiché mette in evidenza non solo quanto già all’epoca il gruppo della “mela morsicata” avrebbe potuto investire in un dispositivo totalmente touch, ma pure perché a distanza di anni il design in questione è stato effettivamente adottato come principale, sui vari iPod (che nonostante non siano più commercializzati ufficialmente continuano a essere disponibili su Amazon, specie come ricondizionati) e non solo.
Il perché a suo tempo si scelse un design tradizionale è innanzitutto da ricercare nel fatto che la pulsantiera circolare veniva vista come un elemento iconico e in secondo luogo perché se è pur vero che Apple ha avuto modo di adottare determinate tecnologie anni prima che venissero diffuse sul mercato è altrettanto vero che ha sempre preferito attendere che i consumatori fossero pronti ad accogliere le suddette innovazioni.