L'Italia ha una Strategia Nazionale per le Competenze Digitali

La Strategia Nazionale per le Competenze Digitali

Finalmente il nostro paese dispone di una Strategia Nazionale per le Competenze Digitali: è giunta la firma sul decreto di adozione.
La Strategia Nazionale per le Competenze Digitali
Finalmente il nostro paese dispone di una Strategia Nazionale per le Competenze Digitali: è giunta la firma sul decreto di adozione.

Firmato da Paola Pisano, Ministro per l’Innovazione Tecnologica e la Digitalizzazione, il decreto di adozione della Strategia Nazionale per le Competenze Digitali. Si tratta di fatto di una prima volta per il nostro paese che si dà così una direzione, indicando la strada da percorrere. Uno step essenziale in vista dell’attuazione di “interventi organici, multisettoriali ed efficaci su un’area fondamentale per lo sviluppo economico e sociale”.

Italia: la Strategia Nazionale per le Competenze Digitali

Si va dunque così a colmare un gap che ha fin qui impedito la messa in atto di processi legati a doppio filo al concetto di Trasformazione Digitale. La Strategia è stata elaborata nell’ambito dell’iniziativa Repubblica Digitale, attraverso un approccio collaborativo che ha coinvolto Ministeri, Regioni, Province, Comuni, Università, istituti di ricerca, imprese, professionisti, RAI, associazioni e diverse articolazioni del settore pubblico, senza dimenticare le organizzazioni aderenti alla Coalizione Nazionale.

Il tutto coordinato dal Comitato Tecnico Guida di Repubblica Digitale e dal Dipartimento per la Trasformazione Digitale. Questi i quattro assi di intervento.

  • Istruzione e Formazione Superiore: per lo sviluppo delle competenze digitali all’interno dei cicli d’istruzione per i giovani, con il coordinamento del Ministero dell’Istruzione e del Ministero dell’Università e della Ricerca.
  • Forza lavoro attiva: per garantire competenze digitali adeguate sia nel settore privato che nel settore pubblico, incluse le competenze per l’e-leadership, con il coordinamento del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministro per la Pubblica Amministrazione.
  • Competenze specialistiche ICT: per potenziare la capacità del paese di sviluppare competenze per nuovi mercati e nuove possibilità di occupazione, in gran parte legate alle tecnologie emergenti e al possesso delle competenze indispensabili per i lavori del futuro, con il coordinamento del Ministero dell’Università e Ricerca e del Ministero dello Sviluppo Economico.
  • Cittadini: per sviluppare le competenze digitali necessarie a esercitare i diritti di cittadinanza e la partecipazione consapevole alla vita democratica, con il coordinamento del Ministro per l’Innovazione tecnologica e la Digitalizzazione (MID).

Piano Operativo e iniziative specifiche

Ora l’obiettivo è quello di recuperare la distanza che su questo fronte ancora separa l’Italia dagli altri paesi europei lavorando su digitalizzazione e abbattendo il digital divide che ancora interessa alcune aree del territorio mediante un Piano Operativo costituito da iniziative concrete, alcune delle quali già avviate e altre in fase di definizione. Queste le iniziative in tema di divario digitale.

  • Servizio Civile Digitale: progetto promosso attraverso un primo bando rivolto a 1.000 volontari del Servizio Civile Universale con lo scopo di rafforzare il ruolo dei giovani come facilitatori digitali e favorire l’inclusione digitale della popolazione.
  • Collaborazione organica con RAI: lo scopo è sviluppare contenuti per tutti i cittadini, anche attraverso i canali TV.
  • Palestra Digitale: un sito Web in cui i cittadini possono trovare una guida e strumenti per valutare le proprie competenze e rafforzarle.
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Pubblicato il 1 ago 2020
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