Kickstarter, campagna di risarcimento

Kickstarter, campagna di risarcimento

Se una campagna di crowdfunding raggiunge l'obiettivo, i prodotti dovrebbero raggiungere i finanziatori. La decisione di un tribunale statunitense sblocca le prime consegne, ad oltre due anni dalla chiusura del progetto
Se una campagna di crowdfunding raggiunge l'obiettivo, i prodotti dovrebbero raggiungere i finanziatori. La decisione di un tribunale statunitense sblocca le prime consegne, ad oltre due anni dalla chiusura del progetto

Il contesto normativo è ancora in divenire e le regole interne si stanno affinando, a dare concretezza alle aspettative di investitori che scommettono su prodotti finanziati in anticipo, e dal basso: le truffe architettate sulla base del crowdfunding, però, cominciano a non restare impunite, con le autorità che promettono di vigilare sulle raccolte fondi mediate dalla Rete.

La campagna di crowdfunding

Il denaro necessario a finanziare lo sviluppo del gioco di carte Asylum Playing Cards era stato raccolto con successo nel 2012, le 810 persone che avevano aderito alla campagna Kickstarter avevano garantito a Altius Management e al suo dirigente Ed Nash, al secolo Edward Polchlopek III, 10mila dollari in più rispetto ai 15mila richiesti. Dadi e mazzi di carte, però, non avevano raggiunto i finanziatori e il promotore della campagna aveva interrotto ogni tipo di comunicazione: le autorità dello stato di Washington, in rappresentanza di 31 cittadini, avevano sporto denuncia nel confronti dell’azienda che aveva avviato la raccolta fondi.

Nel mese di luglio, si apprende ora da una notizia cha sta circolando in Rete, un tribunale dello stato di Washington ha giudicato Nash colpevole di aver violato la legge a tutela del consumatore, oltre che le regole interne con cui Kickstarer offre ai propri utenti le garanzie necessarie ad aderire alle campagne. Per questo motivo a Nash è stato imposto di procedere ai risarcimenti, 668 dollari da dividere fra i 31 finanziatori dello stato di Washington, di pagare sanzioni per 31mila dollari, oltre a 23.183 dollari utili a compensare le spese legali sostenute dalle autorità.

“Lo stato di Washington non tollererà i furti sotto forma di crowdfunding – aveva promesso il procuratore generale Bob Ferguson, che ha portato avanti quello che spiegava essere il primo procedimento dello stato nei confronti di una campagna di crowdfunding che non ha dato seguito alle proprie promesse. La Federal Trade Commission nei mesi scorsi era intervenuta per difendere i consumatori statunitensi nel contesto di un caso simile: il contenzioso si era risolto senza alcun risarcimento, poiché colui che aveva avviato la campagna di era dichiarato impossibilitato a pagare.

Nel frattempo, dal mese di luglio ad oggi, alcuni degli investitori hanno ricevuto Asylum Playing Cards: non è dato sapere se Nash abbia provveduto anche ad assolvere alle richieste delle autorità.

Gaia Bottà

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Pubblicato il
16 set 2015
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