La BSA scuote anche Cipro

La BSA scuote anche Cipro

Rivoluzione nell'isola. Le autorità si dicono pronte a perseguire la pirateria informatica. Il 70 per cento dei programmi che girano sarebbe frutto di copie illegali. Inutili le valutazioni delle perdite
Rivoluzione nell'isola. Le autorità si dicono pronte a perseguire la pirateria informatica. Il 70 per cento dei programmi che girano sarebbe frutto di copie illegali. Inutili le valutazioni delle perdite


Nicosia (Cipro) – Il 70 per cento del software che gira negli uffici dell’isola di Cipro sarebbe illegale perché ottenuto mediante la copia di software protetto da severi copyright. E così l’alleanza del software, la BSA, avrebbe ottenuto nelle scorse ore un impegno delle autorità del paese per porre fine ad una “piaga”.

Stando alla BSA , a Cipro una parte consistente del problema riguarda i rivenditori di computer. Una stima per l’anno scorso indica in un numero variabile tra 14.000 e 20.000 le macchine vendute dai negozianti con software installato non originale, ovvero copiato illegalmente.

Per dimostrare la propria buona volontà alla BSA, le autorità di Cipro nei giorni scorsi hanno condotto una raid che ha portato al sequestro di migliaia di copie di software pirata sull’isola. Con la promessa che si tratta solo dell’inizio. Una promessa confortata dal training speciale a cui sono stati sottoposti reparti della polizia di Cipro.

Achilleas Demetriades, legale e rappresentante locale della BSA e di altre organizzazioni internazionali che si battono per difendere i propri copyright, ha sostenuto che “quanto fatto serve a dimostrare che le autorità hanno iniziato ad usare le maniere forti, perché la pirateria non può essere tollerata. Cipro si presenta come un centro di supporto per i servizi e quindi queste azioni sono un passo deciso nella direzione giusta”. Stando a Demetriades, “si stima per l’anno scorso una perdita di entrate compresa tra 19,8 e 21,3 milioni di dollari per l’industria del software dovuta a pirateria. Demetriades non ha però specificato se tutto il software copiato illegalmente e rinvenuto dalla polizia sarebbe stato acquistato dagli utenti a prezzi di listino. Questo è infatti un discrimine essenziale per capire l’ammontare delle “perdite”, un dato che però non trova facilmente ospitalità nei rapporti sulle perdite forniti dalla BSA.

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Pubblicato il
6 nov 2000
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