Hirata (Giappone) – Il computer nella Pubblica Amministrazione stressa, fa dimenticare i vecchi supporti per la scrittura, porta ad una progressiva analfabetizzazione e corrode i rapporti umani: questo l’agghiacchiante quadretto che un sindaco giapponese ha descritto ai funzionari degli uffici pubblici della sua città annunciando “il giorno senza computer”.
Da quanto si apprende, Mitsuyasu Ota questo venerdì ha intenzione di attivare la sperimentazione della giornata speciale negli uffici pubblici della sua città, Hirata, nonostante le perplessità di alcuni operatori secondo cui molte pratiche dovranno essere rimandate al successivo giorno di lavoro, quando i computer potranno essere nuovamente utilizzati.
Venerdì i funzionari di Ota dovranno continuare il proprio lavoro utilizzando penna e carta, come si faceva una volta, e imparare a non contare troppo sul computer. Proprio questo, secondo il sindaco, è uno dei maggiori problemi.
“Ci sono molti giovani funzionari – ha detto Ota – che sono in errore credendo di lavorare semplicemente perché stanno ad una tastiera tutto il giorno. I giovani non hanno più l’abitudine di scrivere a mano. E ‘ importante porre dello sforzo nella scrittura. I documenti o le lettere realizzate con i computer sono spesso scritti male o con errori di ortografia”.
A quanto pare, l’esperimento di Hirata verrà seguito con particolare attenzione dal ministero degli Interni nipponico. Secondo un portavoce del Ministero, però, ormai tutta una nuova generazione è cresciuta con i computer e c’è un certo scetticismo sulla possibile diffusione della giornata senza computer.