Roma – Si è definitivamente conclusa la scorsa settimana la causa che vedeva contrapposta Skype a gpl-violations.org , un’organizzazione non profit che accusava la società lussemburghese di violare la licenza GNU GPL. La celebre pioniera del VoIP, che dal 2005 fa parte del gruppo eBay, ha deciso di rinunciare ad un ricorso in appello con cui potrebbe sperare di ribaltare una recente sentenza emessa da una corte tedesca.
Come riporta ars technica , la contesa riguardava il telefono VoIP WSKP100, che sebbene utilizzi un sistema operativo basato su Linux, non è accompagnato né da una copia della licenza GPL né dal codice sorgente (o un link ad esso) coperto da tale licenza.
L’organizzazione non profit, guidata e fondata da Harald Welte , sostiene di aver adito le vie legali solo dopo aver cercato di risolvere la questione con Skype in modo pacifico. Dopo il fallimento di ogni trattativa, Welte ha chiesto e ottenuto dal tribunale un’ingiunzione contro Skype: il desiderio di quest’ultima era quello di ricorrere in appello, facendo leva su una presunta incompatibilità tra la licenza GPL e la legislazione tedesca. In una recente udienza, tuttavia, il giudice ha detto che le argomentazioni di Skype non sono supportate da sufficienti elementi, e che un eventuale ricorso in appello avrebbe dunque ben poche chance di successo. La società dalla grande “S” ha così deciso di rinunciare al ricorso, e mettere la parola fine ad una causa che, secondo Welte, è stata una delle più lunghe e dispendiose mai affrontate dalla propria organizzazione.
Ora Skype avrà alcune settimane di tempo per adeguarsi alla sentenza tedesca e conformarsi a quanto prescritto dalla licenza GPL.
Nell’ultimo anno, la licenza di Free Software Foundation (FSF) è uscita vittoriosa da diverse altre cause analoghe, ma nella maggior parte dei casi i difensori della GPL sono riusciti a risolvere le violazioni con accordi extragiudiziali.
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dumping
Sbaglio o questo si chiama dumping?http://it.wikipedia.org/wiki/DumpingCon il termine inglese dumping si indica, nell'ambito del diritto internazionale (ma il concetto deriva dalla dottrina economica), una procedura di vendita di un bene o di un servizio su di un mercato estero (mercato di importazione) ad un prezzo inferiore a quello di vendita (o, addirittura, a quello di produzione) del medesimo prodotto sul mercato di origine (mercato di esportazione).Le vendite in dumping sono state disciplinate dalle norme internazionali antidumping (in particolare nell'ambito del General Agreement on Tariffs and Trade - GATT) in quanto capaci di determinare perturbazioni anche importanti sul mercato di importazione e di attribuire un vantaggio di base all'impresa importatrice nei confronti degli altri soggetti (produttori o esportatori) che operano nel mercato di importazione per lo stesso bene o servizio.globalRe: dumping
Tanto il costo marginale per produrre una copia di Windows è quasi zero.FunzRe: dumping
il costo di xp oramai non è 0, è negativo!loro oramai non spendono praticamente niente per migliorare xp e quindi avranno solo introiti...ginoRe: dumping
E dimmi un po'... Mettiamo pure che con l'sp3 Xp non sia migliorato, chi li paga a quelli che hanno aggiunto tutti quei bug al codice? Hai idea di quanti programmatori ci son da sfamare presso MS ? O credi che l'sp3 l'ha sviluppato Steve Ballmer nel suo ufficetto?BillRe: dumping
Comunque si tratta di dumping, a meno che non lo svendano o lo regalino anche negli USA e in Europa.localRe: dumping
- Scritto da: global> Sbaglio o questo si chiama dumping?> > http://it.wikipedia.org/wiki/Dumping> > Con il termine inglese dumping si indica,> nell'ambito del diritto internazionale (ma il> concetto deriva dalla dottrina economica), una> procedura di vendita di un bene o di un servizio> su di un mercato estero (mercato di importazione)> ad un prezzo inferiore a quello di vendita (o,> addirittura, a quello di produzione) del medesimo> prodotto sul mercato di origine (mercato di> esportazione).> > Le vendite in dumping sono state disciplinate> dalle norme internazionali antidumping (in> particolare nell'ambito del General Agreement on> Tariffs and Trade - GATT) in quanto capaci di> determinare perturbazioni anche importanti sul> mercato di importazione e di attribuire un> vantaggio di base all'impresa importatrice nei> confronti degli altri soggetti (produttori o> esportatori) che operano nel mercato di> importazione per lo stesso bene o> servizio.direi che non sbaglima il tutto del resto è perfettamente in linea con la consolidata storia degli "orrori" M$...http://www.gregorys.it/informat/microsoft.htmA reloadedQuesto si chiama OEM
Ed a questo mirano. A loro non gliene frega nulla di vendere le licenze DOPO aver venduto il computer, a loro interessa vendere le licenze OEM obbligando la gente a comprarle.Un po' come accade oggi, Microsoft tutto quello che "guadagna" viene dalle licenze OEM: con una strategia di questo tipo, sarà legittimata, dopo, a costringere la gente a comprare le licenze OEM.Esattamente lo stesso meccanismo che è successo in Italia. Esattamente lo stesso meccanismo della pirateria informatica, che tanta fortuna ha portato proprio a Mr. Microsoft.Davide ImpegnatoPur di racimolare qualche $$
Altra notizia attinente a questo comportamento "altruista"...http://www.theinquirer.net/gb/inquirer/news/2008/05/12/microsft-offers-cut-price-xplo scopo è sempre quello, o racimolare qualche $$ anche dai paesi poveri, o impedire che qualche futuro informatico o lavoratore che utilizza strumenti informatici si formi usando Linux e prodotti open source.Non sono regali o donazioni, e manco favori, sono sempre e soltanto investimenti.iRobyNeocolonialismo informatico?
mah...GuitarRe: Neocolonialismo informatico?
- Scritto da: Guitar> mah...mah...direi NEOCOLONIALISMO. (punto. senza bisogno di aggettivi.)A reloadedIdea poco praticabile
Sono curiono di vedere come farà MS a controllare che i requisiti hardware siano rispettati, visto che già ora nel sud est asiatico il 90% delle installazioni è pirataguardianodelfaroRe: Idea poco praticabile
Ma a M$ questo non credo che interessi; anzi, la pirateria sta alla base della diffusione planetaria di Windows!Ponzio PilatoRe: Idea poco praticabile
- Scritto da: Ponzio Pilato> Ma a M$ questo non credo che interessi; anzi, la> pirateria sta alla base della diffusione> planetaria di> Windows!Invece io credo proprio che a MS questo interessi e molto.Questa stessa iniziativa ne è la dimostrazione lampante: commercializzare alla fonte per non venire piratati a valle.Lo sconticino serve per incentivare le istituzioni locali ad aderire.Se MS vende direttamente i S.O., le suite di Office e tutti i sw che distribuisce, capirai che la pirateria a valle non ha più senso; ormai il suo fatturato MS l'ha già fatto.Quello che tu dici era valido ai tempi di Windows 3.11, dove le protezioni sulle copie erano zero e Windows ha potuto affermarsi come standard, pur non essendo il miglior SO.Da Win95 in poi MS ha adottato una politica più attenta e un controllo su certificati e aggiornamenti.Questa però non è stata sufficiente a sconfiggere la pirateria: sappiamo benuissimo che le copie pirata dei sw si trovano anche nelle patatine.Ecco quindi che arriva la mossa di MS citata nell'articolo.guardianodelfaroGrazie, il tuo commento è in fase di approvazioneGrazie, il tuo commento è stato pubblicatoCommento non inviatoGrazie per esserti iscritto alla nostra newsletterOops, la registrazione alla newsletter non è andata a buon fine. Riprova.Leggi gli altri commentiTi potrebbe interessare