La nuova Stele di Rosetta è hi-tech?

La nuova Stele di Rosetta è hi-tech?

Decodificare antichi testi scritti in un idioma ormai sconosciuto. Con l'ausilio di un software
Decodificare antichi testi scritti in un idioma ormai sconosciuto. Con l'ausilio di un software

Un tesoro letterario della Valle dell’Indo, composto da più di 5mila tavole, litografie ed amuleti su cui appaiono testi scritti in una lingua fino ad oggi sconosciuta starebbe diventando comprensibile grazie ad un software. Un team composto da ricercatori indiani e statunitensi ha pubblicato i risultati del lavoro condotto finora.

Gli scienziati che si stanno confrontando con questa complessa traduzione utilizzano un programma che si serve della Catena di Markov per analizzare la disposizione dei grafemi e fare breccia nell’arcaico linguaggio : “Oltre ad avere un proprio significato – ha spiegato Rajesh Rao, ricercatore dell’Università di Washington – ogni simbolo deve essere coerentemente legato al contesto”.

Una volta inseriti i dati, questo programma può svolgere diversi compiti, come creare testi originali nel linguaggio analizzato per confrontarli con quelli presenti sui reperti locali. Una volta eseguita la comparazione, il software è in grado di segnalare eventuali testi gemelli, in modo da consentire ulteriori analisi linguistiche che possano condurre a comprendere il significato .

Non si tratta però di una Stele di Rosetta in versione hi-tech: secondo un professore finlandese, Asko Parpolo dell’Università di Helsinki, il programma non potrebbe andare oltre. Non sarebbe quindi possibile decifrare il testo ed arrivare alla comprensione della lingua.

Giorgio Pontico

Link copiato negli appunti

Ti potrebbe interessare

Pubblicato il
31 ago 2009
Link copiato negli appunti